Dopo ventuno anni di attività consecutiva, nel 2025 la storica iniziativa ‘Spiaggia dei Bambini’ non si farà. Lo comunica l’Arciragazzi Pro in Liguria, attraverso una lettera firmata dal suo presidente Juri Pertichini.
La spiaggia di Voltri, che ha accolto bambini e bambine dei Centri Estivi fino al 2020 e, successivamente, famiglie e disabili, raggiungendo numeri impressionanti come gli oltre ottomila accessi nel 2024, non vedrà la realizzazione delle attività per la nuova stagione.
La decisione, come spiegato nella nota, è maturata a seguito di una prolungata situazione di insostenibilità segnalata già nel settembre 2024 a tutti gli interlocutori politici e amministrativi comunali e municipali, nonché alle principali organizzazioni del terzo settore. Nonostante i risultati conseguiti e gli anni di impegno, l’organizzazione si è trovata a dover affrontare ogni stagione come se fosse la prima, gestendo innumerevoli problematiche legate al ripascimento, alle manutenzioni e alla definizione delle responsabilità tra i vari enti coinvolti come Comune, Municipio, Autorità Portuale e Aster.
A complicare ulteriormente la situazione, l’approssimarsi delle elezioni amministrative ha posto il rischio di un blocco dei processi amministrativi e di una riallocazione delle risorse. Nonostante le numerose riunioni con diversi Assessori, gli Ordini del Giorno (tra cui l’ultimo, il n. 111 a inizio marzo), e la raccolta di disponibilità e interesse, non è emerso nulla di concreto.
Un protocollo discusso da novembre, che avrebbe dovuto coordinare i vari attori, non ha prodotto i risultati sperati entro i tempi necessari, ovvero dicembre, per poter definire i passi operativi. La mancata sincronizzazione tra i piani di Comune e Municipio, l’Autorità Portuale che declina responsabilità, i cambiamenti nella Giunta comunale post-Bucci e il ritardo nell’avvio dei bandi regionali per il finanziamento delle attività giovanili estive hanno contribuito a rendere impraticabile la realizzazione dell’iniziativa. In particolare, Pertichini evidenzia come non sia stato possibile cercare fondi per un’iniziativa non ancora “formalmente sancita”. Anche la disponibilità dei bagnini e delle bagnine è venuta meno, con molti che hanno cercato altre opportunità lavorative.
L’invio, l’11 marzo, di un programma dettagliato di 14 punti (7 strutturali e di processo e 7 legati alle risorse) non ha portato ai risultati sperati, con l’eccezione di alcune risorse accantonate da Arciragazzi Prometeo in Liguria e dalla rete/progetto ACT Genova.
La scadenza imminente dell’attività del Consiglio Comunale (8 aprile) e il passaggio all’ordinaria amministrazione, che permette solo l’attuazione di incombenze già programmate e finanziate (cosa che non riguarda la “Spiaggia dei Bambini”), unitamente al periodo pasquale, ai ponti e alle successive elezioni e referendum, hanno reso impossibile ogni ulteriore programmazione. Inoltre, la condizione attuale della spiaggia litoranea, descritta come un “campo di battaglia” con uno “scalone” di almeno un metro, rende impossibile qualsiasi attività.
Arciragazzi Pro in Liguria aveva proposto una “presa in carico comunitaria” dell’iniziativa, riconoscendola come un “bene collettivo” dopo 21 anni. Sebbene la risposta in termini di interesse e disponibilità sia stata positiva da parte di tutti gli attori coinvolti (Municipio, Comune, maggioranza e opposizione, associazioni e terzo settore), il presidente Pertichini sottolinea come probabilmente “il sistema” non sia ancora pronto dal punto di vista della governance e del coordinamento.
Nonostante la delusione, l’associazione ringrazia coloro che hanno tentato di dare continuità all’iniziativa e auspica che questo fallimento possa essere un punto di partenza per una riorganizzazione, utilizzando il 2025 per manutenzioni sia fisiche che del sistema di governance.
La lettera si conclude con una riflessione sul “paradigma del fare”, sottolineando come l’azione finale debba essere supportata da risorse e sostenibilità degli obiettivi, elementi che sono mancati nel caso della “Spiaggia dei Bambini” per il 2025. L’associazione guarda comunque al futuro, annunciando l’intenzione di ricominciare il lavoro di ricostruzione verso la “Spiaggia dei Bambini di Genova del 2026”.
“Non possiamo più permetterci di ripartire ogni anno come se fosse il primo. Sembra un dettaglio tecnico, ma in realtà è fondamentale” spiega alla Voce di Genova Juri Pertichini. “Abbiamo raggiunto dei risultati importanti, anche grazie a questa amministrazione, e lo dico subito, non voglio farne una questione politica. Anche se, va detto, tutta questa enfasi sul ‘fare’ ogni tanto rimbalza indietro”.
“La gestione della spiaggia è complessa: c'è l’Autorità Portuale per il demanio marittimo, il Comune di Genova con Aster per la passeggiata, il Municipio con la propria area tecnica, la concessione, i gestori dei parcheggi... È una macchina articolata, che non si può avviare ad aprile. L’anno scorso, nonostante fossimo in ritardo, siamo riusciti a partire a febbraio. Abbiamo messo in campo interventi per l’accessibilità e per i disabili e tutto ha funzionato. Per il 2025, però, non si farà più in tempo”.
“Noi avevamo proposto di siglare un protocollo, che riconoscesse l’esistenza di un progetto chiamato Spiaggia dei bambini - spiega ancora il presidente dell’associazione - da organizzare ogni anno al meglio, ma senza doverlo reinventare ogni volta. Se ci fosse un finanziamento pluriennale, la questione sarebbe semplice. Per ora però non è così: finora ci siamo sempre arrangiati con l’aiuto del Comune, delle associazioni, del volontariato. Dopo il Covid, ci sono stati fondi straordinari che ci hanno permesso di fare qualcosa di più, ma oggi quei fondi non ci sono più. Per questo avevamo cominciato a parlarne già a settembre. L’idea era di istituzionalizzare l’iniziativa, anche perché, dopo vent’anni, non è detto che debbano sempre occuparsene le stesse persone. È un progetto collettivo, un bene comune. Le intenzioni erano buone. Con l’assessore Marta Brusoni, ad esempio, abbiamo lavorato bene. Quando ha cambiato deleghe, ci sono voluti due mesi solo per riavviare i dialoghi. A quel punto, però, era troppo tardi”.
"C’è anche un altro dettaglio cruciale: oggi è il 7 aprile. I bagnini dai 16 ai 25 anni – quelli che noi scegliamo di assumere – hanno già tutti firmato contratti altrove. In Liguria non li trovi più, se non in qualche struttura già organizzata. Questo è il risultato del ritardo. Abbiamo sempre dichiarato la nostra disponibilità e la nostra volontà di impegnarci. Ma certe cose non si possono fare all’ultimo minuto” precisa ancora. “Noi siamo, prima di tutto, un'associazione educativa. Questo significa che, come per chi educa o fa il genitore, non basta dire le cose: bisogna farle. E la differenza tra parole e azioni è ancora più evidente in un progetto complesso come la Spiaggia dei bambini, che da ventun anni portiamo avanti come volontari, pagando solo i ragazzi giovani – bagnini e presidianti – per scelta e per coerenza con i nostri valori”.
“Non si può improvvisare: il ‘fare’ richiede programmazione. Ora, magari lunedì arriva una bella notizia e tutto si sblocca, ma finora non è successo. E la situazione è chiara: giovedì ospiteremo comunque 400 bambini per la Festa degli aquiloni, come sempre ci siamo. Non ci siamo mai tirati indietro. Però serve maturità: se nessuno si prende davvero la responsabilità, ci rimettiamo tutti. Vent'anni fa potevamo chiedere ai volontari di venire di corsa a dare una mano. Oggi non è più così: i giovani studiano, lavorano, hanno impegni. Serve programmazione, almeno con due mesi di anticipo. Non è chiedere la luna, è la realtà di oggi. E in quanto associazione educativa, il nostro compito è anche capire e rispettare la complessità del mondo che loro si trovano ad affrontare” conclude.