Genova continua a crescere nelle preferenze dei turisti facendo segnare un febbraio da record.
Il secondo mese dell’anno, infatti, ha fatto segnare un più 10,71% di presenze rispetto al 2024, aumento trainato dai visitatori italiani, con 7.425 presenze in più, a cui si aggiungono quelli stranieri, aumentati di 5.780 unità. Numeri che confermano l'attrattività della città e la buona riuscita della promozione del territorio.
Risultati salutati con entusiasmo dal vicesindaco facente funzioni, nonché candidato per il centro destra alle prossime Comunali, Pietro Piciocchi.
“Questi numeri dimostrano che Genova sta crescendo nella giusta direzione - commenta Piciocchi - Il turismo non è solo una voce nelle statistiche: è lavoro, è economia, è futuro. Continueremo a investire su una città viva, accogliente e capace di attrarre visitatori tutto l’anno”.
Ma se i segnali incoraggianti indicano che la via del turismo è certamente da percorrere, questa non può e non deve andare a discapito dei residenti della città, in modo particolare dei tantissimi che abitano il centro storico cittadino, meta tra le più gettonate per chi sceglie di visitare Genova.
Il tessuto urbano, assieme a quello sociale, si sta profondamente trasformando, rischiando una metamorfosi tale da rischiare di rendere poco vivibili i vicoli della città: dove prima si trovavano botteghe di ogni genere, servizi per la comunità e luoghi di aggregazione, appaiono sempre più esercizi commerciali principalmente rivolti ai visitatori.
Una condizione che sta sollevando un dibattito la cui soluzione è tutt’altro che semplice e che si lega irrimediabilmente al rischio di perdita di identità locale e alla qualità della vita dei residenti.
Il dibattito resta aperto: se da un lato il turismo rappresenta una risorsa fondamentale per l'economia genovese, dall'altro è necessario trovare un equilibrio che preservi l'autenticità del territorio e garantisca una convivenza armoniosa tra residenti e visitatori.