L’inizio della telefonata con Alessandro Rosson, candidato sindaco di ‘Indipendenza’ è già una dichiarazione di intenti: “Andiamo a fare un po’ di casino”.
Alle regionali era sceso in campo prendendo con forza le distanze dal centrodestra tradizionale, mettendosi in evidenza per posizioni antisistema e puriste che non si piegano a quel ‘centro’ che anticipa ‘destra’. Ora ci riprova alle comunali di Genova, portando in dote la sua narrazione e dichiarandosi pronto a intrecciarla con quella di un altro cantore dell’antisistema: Francesco Toscano, portacolori di ‘Democrazia Sovrana e Popolare’, anche lui intenzionato a scendere in campo a Genova come a ottobre aveva fatto in Liguria. Anche se adesso prende piede l’ipotesi di un’alleanza che avrebbe del clamoroso tra il movimento dell’ex MSI Gianni Alemanno e quello dell’ex comunista Marco Rizzo.
Cosa la spinge a tornare in corsa?
“Me l’hanno chiesto tutti quelli che ci hanno dato una mano per le regionali, ma anche i cittadini di Genova e chi ci ha supportato con i banchetti. Mi hanno detto che non hanno nessuno che si candidi per una forza antisistema. Raccolgo la sfida, non abbiamo mezzi ma molti volenterosi che vogliono rappresentare quella Genova al di fuori delle nomine, degli ‘amici degli amici’, dei contratti tarocchi su cui la Procura sta indagando. E allora ci vuole una voce pura, di uno incensurato che la poltrona l’ha persa perché diceva queste cose”
Sempre lontani dalla destra tradizionale?
“Ci sono delle interlocuzioni con altri movimenti antisistema come quelli di Marco Rizzo (Democrazia Sovrana e Popolare, ndr). Ho sentito Francesco Toscano perché proveremo a unirci, diamo un senso di alleanza. Vediamo come fare e se si può fare. Se ci sono le convergenze per andare insieme o no. A oggi sono il candidato di ‘Indipendenza’. I fratellini d’Italia e del centrodestra dovranno rispondere delle molte schifezze che stanno facendo in Regione, le liste d’attesa non sono cambiate di una virgola. O paghi, o aspetti sei mesi. E poi gli incarichi che sono già stati decisi…”
Cosa non ha funzionato alle regionali?
“Faremo un risultato migliore. È stato un voto molto polarizzato con Bucci che è andato male a Genova e ha avuto la fortuna di avere quella valanga di voti nel Ponente, terra non proprio limpidissima…ci sono problemi forti di infiltrazioni e non lo dico io, ma persone autorevoli come Nicola Gratteri. Bucci è andato male a Genova perché i genovesi lo conoscevano bene. Piciocchi prende ordini da Bucci che a sua volta prende ordini da Meloni e Rixi. Andrà molto meglio perché quelli che hanno votato a destra l’altra volta questa volta non lo faranno più anche per le posizioni che loro hanno sulla guerra e sul sostegno all’Ucraina. Noi siamo contrari, le risorse servono per il territorio. I genovesi sanno che c’è un forte impoverimento della città, lo si vede dal deprezzamento immobiliare di tutto il contesto. Mentre le grandi città hanno prezzi che schizzano alle stelle, l’unico capoluogo di regione che va al contrario è Genova. I genovesi se ne vanno, è una città insicura, sporca, ci sono vie di spaccio, la presenza di gang di extracomunitari è palese, ne succedono di ogni. Il porto non gira a pieno regime. I giovani a Genova che prospettive hanno?”
E lei che Genova ha un mente?
“Più sicura. Genova deve smetterla di essere un porto di approdo per le Ong. Ho fatto l’università in via Balbi e non c’era degrado come oggi. Che guarda ai genovesi, non si può pensare solo al turismo, ma anche ai genovesi. Bisogna creare posti di lavoro per i giovani, agevolarli e soprattutto Genova deve tornare a essere un porto leader nel mondo perché è la vocazione che la città ha sempre avuto. Una città di marinai e sognatori, a Genova ora non si sogna più”
La vicenda giudiziaria di Alemanno avrà delle ripercussioni?
“Quella di Alemanno è l’ennesima vergogna che si sta evidenziando a livello europeo, c’è un attacco fortissimo a tutte le forze politiche di destra vera, non democristiane come la Meloni: Alemanno in carcere per delle leggerezze, in Romania hanno reso ineleggibile alla presidenza un candidato di destra nostro fratello, e ora vediamo che cosa sta succedendo con la Le Pen. Si cerca di bloccare quegli esponenti antisistema e pacifisti all’interno dell’Europa. Prima c’era il business delle mascherine, ora dei proiettili. Alemanno è stato condannato per traffico di influenze, ma le nomine che ha fatto Bucci? Andiamo a vedere tutti i contratti degli assessori. Vediamo se le persone vengono scelte per merito o per competenza. Il traffico di influenze è indicare le persone che conosci, le persone che ha indicato Alemanno avevano competenze. Sfido a guardare se sono pubblici i contratti della presidenza del consiglio regionale. Perché certi collaboratori non timbrano il cartellino? Ci sono indagini della Procura. Andavo in Regione e gli uffici erano vuoti”
Ora come vi muoverete?
“Iniziamo adesso con presìdi sulla legalità, faremo dei banchetti nelle zone più degradate di Genova, anche con passeggiate notturne per evidenziare problemi di degrado e di sicurezza, in alcuni quartieri di Genova strappati ai genovesi”