"Sembrava troppo bello avere un avversario veramente civico. Ma è durato molto poco. Sono bastate due punture e tutta l’ennesima ipocrisia è crollata”.
Inizia così la nota il vicesindaco reggente Pietro Piciocchi, candidato sindaco di Genova per il centrodestra, in riferimento alle parole di Silvia Salis, ieri a Sestri Ponente insieme a Elly Schlein per sostenere la sua candidatura.
“E torna subito l’accusa di fascismo. Il porto sicuro ogni volta che la sinistra non sa dove sbattere la testa. Parte una polemica sul ruolo della Fondazione Lottomatica. Non sai cosa dire? La butti sul fascismo. Il Coni annega nelle inchieste? La butti sul fascismo. Il campo largo non tiene più? La butti sul fascismo e non ci pensi più. Ma noi non ci stiamo. Per convinzioni. Per tradizioni. Per esperienza politica. Non permettiamo a nessuno di fare assurde accuse di questo genere, figlie della solita e stanca politica di sinistra e, dunque, della Salis".
"Noi siamo ancora la più bella novità della politica genovese. Noi siamo quelli che possiamo lanciare Genova nella contemporaneità. E non basterà una Salis a infangare la nostra identità", ha concluso Piciocchi.