Attualità - 30 marzo 2025, 08:00

Casa del Soldato, il manifesto di architettura che attende la sua rinascita

Un’occasione mancata per il quartiere, tra promesse disattese e l’ombra elettorale, che oggi fa dell’opera di Daneri un simbolo di abbandono. E da più parti si sollevano i dubbi su una riscoperta a fini elettorali

Casa del Soldato, il manifesto di architettura che attende la sua rinascita

Una storia significativa alle spalle per un edificio che è simbolo, nel bene e nel male, di Sturla,

La Casa del Soldato continua a essere al centro del dibattito politico e di una crescente frustrazione tra i residenti. Quella che nel 2016 sembrava una promettente opportunità di riqualificazione e di creazione di un polo sociale e culturale per la comunità, si è trasformata in un simbolo di inerzia amministrativa e, secondo l'opposizione, di un cinico opportunismo in vista delle prossime elezioni.

La consigliera municipale Serena Finocchio, esponente del Partito Democratico, da tempo continua a denunciare la condizione della Casa del Soldato, riportando l'attenzione sulla vicenda, ripercorrendo le tappe di una storia che ha lasciato dietro di sé un senso di occasione perduta. “La Casa del Soldato è passata dal Demanio al Comune. Tante associazioni avevano ipotizzato progetti di ogni tipo per far diventare la struttura un punto di riferimento per il quartiere. Non mancavano spazi di coworking e una biblioteca”.

Un entusiasmo palpabile alimentato dall’idea di uno spazio polifunzionale che avrebbe potuto rivitalizzare il tessuto sociale di Sturla.

Noi parliamo di piazza Sturla - continua Finocchio - ma non è una vera e propria piazza e nel quartiere manca uno spazio di aggregazione. Piazza Sturla resta comunque un punto nevralgico, è un nodo di scambio”.

Certamente, la presenza di uno spazio per la comunità avrebbe contribuito a rendere la piazza ancora più centrale, diventando essenziale anche per studenti e studentesse: “Ragazzi e ragazze da Nervi devono andare fino alla Casa dello Studente o ad Asiago per avere la possibilità di studiare in una biblioteca o in una sala studio. Se questa fosse a Sturla, per chi è del quartiere sarebbe indubbiamente un valore aggiunto e creerebbe un’offerta interessante per tanti e tante del levante genovese”.

A rendere ancora più amara la vicenda, secondo quanto dichiarato dalla consigliera municipale, vi era la disponibilità di risorse economiche per la realizzazione del progetto: “Il progetto aveva già fondi destinati per i lavori e si sarebbe potuto partire”. Un quadro che lascia intendere come la volontà politica fosse l'unico vero ostacolo alla concretizzazione dell'iniziativa.

La svolta, che per l'opposizione ha il sapore di una doccia fredda, arriva con la decisione dell'amministrazione Bucci di fare marcia indietro: "Bucci ha deciso che questo progetto non gli interessava e quindi ha ridato la Casa del Soldato al Demanio che è passata allo Stato con l’intenzione di metterci un distaccamento del Vigili del Fuoco”. Una scelta che ha suscitato non poche perplessità, non solo per la rinuncia a un progetto sociale condiviso, ma anche per la destinazione d'uso ipotizzata.

La consigliera Finocchio non risparmia critiche alla scelta di destinare l'edificio razionalista dell'architetto Daneri a caserma dei Vigili del Fuoco: "Tutti sanno che quella palazzina è una palazzina razionalista dell'architetto Daneri studiata in tutti i libri di storia, storia dell'arte, di architettura. Così non è valorizzata e sta andando incontro a un importante degrado

Le perplessità non si limitano al valore culturale dell'immobile, ma riguardano anche la sua idoneità logistica per un distaccamento dei Vigili del Fuoco, come evidenzia Finocchio: “L’area di via Chighizola è esondabile, è difficile fare manovre. In più, ci sono due curve a gomito che sono un intralcio con i mezzi e la caserma si troverà vicino a un asilo”.

Ora, la Casa del Soldato torna al centro dell’attenzione: “Sarebbe stata davvero un’infrastruttura sociale - ribadisce Finocchio - a cui avrebbero aderito molte associazioni. La Casa del Soldato può diventare un luogo importate per il levante. Indubbiamente, il distaccamento dei Vigili del Fuoco è importante per l’area, ma si sarebbe potuto adottare una logica diversa e scegliere uno spazio più idoneo. Abbiamo questa casa abbandonata che continua a degradarsi, qualche tempo fa ha preso fuoco probabilmente perché qualche clochard si è rifugiato all’interno e ha acceso una fiamma. Vedere quest’opera che pian piano muore è un grande dispiacere e sarebbe bastato davvero poco per dare qualcosa a questo quartiere”.

Qualche giorno fa, come spiega sempre Finocchio, la maggioranza ha presentato un progetto simile a quello che da anni viene portato all’attenzione da parte delle forze di minoranza più e più volte bocciato.

La giunta propone un progetto che assomiglia terribilmente a quello che loro stessi hanno ostacolato per anni. Perché tutto questo tempo perso? Perché si prendono decisioni solo sotto elezioni? I cittadini di Sturla meritano di più. Noi continuiamo a chiedere che la Casa del Soldato venga davvero restituita alla comunità, senza annunci di facciata”.

Isabella Rizzitano

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