"Lo spazio per immaginare insieme la Genova di Domani. La casa di volontari, attivisti, candidati e di chi ha voglia di cambiare questa città": così scrive sui social la candidata sindaca per il centrosinistra alle prossime elezioni comunali di Genova Silvia Salis, che inaugurerà questo sabato 29 marzo il proprio Point elettorale in via Carducci 13R a partire dalle 16:30.
Point elettorale a due passi da quello dell'avversario Pietro Piciocchi, candidato per il centrodestra, inaugurato lo scorso 17 marzo in via Ceccardi assieme a Ilaria Cavo, parlamentare di Noi Moderati ed ex assessora regionale, chiamata alla carica di vicesindaco.
Una facilità, probabilmente eccessiva, nel reperire degli spazi così 'comodi' in pieno centro cittadino e che, evidentemente, è segno di una città che sta cambiando velocemente, troppo velocemente, e che segna un declino, inevitabile, delle attività commerciali storiche (e non), che stanno sempre più abbassando definitivamente le proprie saracinesche.
Ultima e, non sarà certamente questa a chiudere un capitolo amaro per la città, la chiusura di 'Mescite', che proprio oggi, dopo quattordici lunghi anni di attività, ha salutato i propri clienti via social: “Questo luogo ha significato tanto per tutti noi e per tutti voi".
Non solo il centro della città, però, è in sofferenza: di spazi vuoti, probabilmente, i due candidati ne avrebbero potuti trovare a "bizzeffe" anche nei quartieri genovesi, anch'essi in difficoltà. Nelle recenti settimane, avevamo raccontato l'imminente chiusura di una delle storiche attività di Sestri Ponente 'La Bottega delle Mercerie' che, dopo trent'anni di presenza attiva sul territorio, ha deciso di avviarsi verso la chiusura definitiva e di rimanere aperti con l'obiettivo di trovare dei successori.
"Sono ancora qua perché non vorrei mai vedere la saracinesca dell'attività abbassarsi definitivamente, sarebbe un enorme dolore. L'idea è proprio quella di trovare qualcuno che abbia la volontà di proseguire, non solo per noi ma soprattutto per il quartiere. Non vogliamo assolutamente che l'attività rischi di chiudere definitivamente, anche perché rappresenta (e rappresentiamo) un punto di riferimento abbastanza importante per tutta la delegazione e non solo", ci aveva raccontato la titolare Caterina Ferrari. Tutto questo perché, il problema, è che la desertificazione commerciale è dovuta anche al fatto che non si trovano dei successori, e la vicenda della Bottega delle Mercerie, ne è un esempio lampante.