Politica - 21 marzo 2025, 12:55

“Abolire Alisa per riorganizzare la sanità ligure”, la proposta della minoranza in consiglio regionale

La proposta per iniziare a risolvere le criticità del settore: “L’Azienda è un carrozzone vuoto, vogliamo un sistema differente”. Martedì in aula la discussione sul buco di bilancio

“Abolire Alisa per riorganizzare la sanità ligure”, la proposta della minoranza in consiglio regionale

Abolire Alisa per iniziare a riorganizzare la sanità ligure: questa la proposta dei capigruppo dell’opposizione in consiglio regionale per affrontare le problematiche che riguardano il sistema sanitario, presentata questa mattina in via Fieschi. “Si è rivelata una struttura inutile, che avrebbe dovuto favorire un'evoluzione equilibrata del Servizio Sanitario Regionale, in sinergia con le politiche sociali, in una collaborazione tra Regione, Enti locali e i soggetti che partecipano allo sviluppo e al miglioramento del Sistema Sanitario Regionale - spiegano  dall’opposizione -. Avrebbe anche dovuto svolgere funzioni di programmazione sanitaria e sociosanitaria, coordinamento, indirizzo e governance delle Aziende sanitarie, invece non è riuscita a realizzare nulla di tutto questo”. 

A preoccupare è l’entità del buco, che rappresenta il problema più grande che ci si trova ad affrontare secondo i consiglieri. Inoltre, l’accento viene posto sulle difficoltà degli utenti ad accedere alle cure: “liste d'attesa infinite, cittadini costretti a rinunciare a curarsi perché non hanno la disponibilità economica e fughe fuori regione per visite o esami” spiegano ancora. “La compresenza di cinque ASL e di Alisa comporta, di fatto, tra le 22 e le 24 figure dirigenziali apicali, che oggi si aggiungono ai 13 specialisti che compongono il Consiglio superiore di sanità ligure e ai quattro saggi chiamati a sostegno dell'assessore Nicolò. Un ingente esborso di risorse economiche che potrebbero essere utilizzate soprattutto nell'assolvimento dei livelli essenziali di assistenza”.

La mozione sarà presentata al presidente del Consiglio Stefano Balleari, e porta le firme di Gianni Pastorino, Armando Sanna, Stefano Giordano, Selena Candia, Roberto Arboscello, Carola Baruzzo, Simone D’Angelo, Enrico Ioculano, Davide Natale, Andrea Orlando, Katia Piccardo, Federico Romeo e Jan Casella. 

Abbiamo appreso dalla delibera di Giunta del buco di sessantadue milioni e quindi correttamente martedì vogliamo i dati in aula - spiega il capogruppo del Partito Democratico in Regione Armando Sanna -. Questa è una discussione che portiamo avanti da mesi senza mai essere a conoscenza di quella che è la realtà. Si parla di buco, buchetto, addirittura di un buco pari a zero, ora finalmente la verità è venuta a galla. Martedì si aprirà questa discussione dopo l'informativa del Presidente di Regione, tutti i consiglieri porteranno avanti quella che oggi è sicuramente una paura reale di un buco della sanità che purtroppo si è rivelato quello che noi ci aspettavamo. Oggi abbiamo chiesto a gran voce con una mozione l'abolizione di Alisa, un lavoro che abbiamo avanti dalla scorsa legislatura, un carrozzone che in questo momento ha solo esclusivamente portato avanti un buco in quello che è il sistema nostro sanitario, un carrozzone vuoto. Ringrazio i colleghi che hanno lavorato in questi anni insieme a me, il primo firmatario Gianni Pastorino che ha portato avanti un'idea di sanità differente, una sanità pubblica, una sanità che sia di ascolto a quelle che sono le esigenze dei nostri cittadini”.

Riuscire a capire quante siano le risorse “sprecate” da Alisa risulta difficile da stimare: “La nostra Regione ha un bilancio molto complesso - dichiara Gianni Pastorino, consigliere regionale Lista Orlando, rappresentante di Linea Condivisa e primo firmatario della mozione -. Alcune regioni che hanno istituito aziende simili, come la Toscana, hanno deciso di ritornare indietro. Anche il Veneto sta facendo un'iniziativa del genere. L'accentrare su una agenzia come Alisa che assorbe tutte le politiche sanitarie si è rivelato un fallimento, non soltanto in Liguria. Certamente Alisa non è riuscita a fare né la funzione di coordinamento né di programmazione dell'azienda sanitaria. Ricordo che noi abbiamo Alisa, 5 aziende sanitarie e 4 aziende ospedaliere. Oggi abbiamo 4 consulenti attorno a Nicolò e il Consiglio superiore della sanità. È una struttura che dovrebbe curare tutto e invece non riesce a curare le condizioni di difficoltà dei cittadini. Alisa non costa tanto in sé, non è che si risparmierà gli stipendi da questo punto di vista: il problema è proprio una mancata funzione da parte di Alisa, che era nata per riaccorpare, forse rappresentare un'unica unità sanitaria locale, e invece è diventata una sola struttura ridondante”.

Andrea Orlando consigliere regionale del Partito Democratico, aggiunge: “Dopo le elezioni abbiamo contato la nomina di un capodipartimento, 4 consulenti dell'assessore, 13 componenti del Consiglio superiore della sanità Ligure. A questi si aggiungono i cinque direttori generali delle ASL e a questi si aggiungono ancora i commissari che sotto la guida dell'assessore Giampedrone dovranno realizzare gli ospedali. Diciamo che siamo nell'ambito del caos. In tutto questo Alisa, che già prima non si capiva cosa servisse, diventa sostanzialmente un'entità misteriosa rispetto alla quale una parola di chiarezza non solo è necessaria ma è diventata urgente, tanto per il fatto che dobbiamo fare i conti con un buco che abbiamo visto tanto piccolo”. Per iniziare a colmare il buco, secondo Orlando una delle proposte potrebbe appunto essere “il superamento di Alisa. La duplicazione delle funzioni è uno dei problemi della nostra struttura. Una regione piccola con cinque ASL non ha bisogno anche di un'agenzia più di un consiglio superiore della sanità e più di una serie di incarichi che sono pagati dai contribuenti”.

Alisa è stato oggetto di campagna elettorale da parte di tutte le forze politiche,  anche di centrodestra, che oggi si rimangia le parole e non comunica la correttezza e la trasparenza nei confronti dei cittadini sul tema - spiega ancora il capogruppo regionale del M5S Stefano Giordano -. Bucci aveva detto che se ci fosse stato un ammanco avrebbe raccolto baracca e burtattini e se ne sarebbe andato, oggi il buco c’è e non è un buchetto, e non c'è una posizione chiara. Partiamo dalla riorganizzazione, dall'eliminazione di Alisa e una riorganizzazione della sanità che dia l'opportunità veramente ai cittadini di avere un servizio efficiente dal punto di vista di prevenzione e di salute e cura dei malati”.

Da tempo non si discute di quelli che sono poi in realtà i progetti e le prospettive che questa giunta vuole dare alla nostra sanità - commenta Enrico loculano consigliere regionale PD e vicepresidente Commissione Salute - . Veniamo da un momento in cui Alisa ha svolto un ruolo assolutamente improprio, autoreferenziale, che ha prevaricato gli assessorati, i dipartimenti, le Asl, i direttori generali e siamo in un momento in cui stiamo discutendo di quello che è l'ammanco sanitario che poi si riverbera sulle prestazioni dei Liguri. Bucci l'ha sempre negato senza portare poi dati alla mano. Martedì sarà diciamo la prova del nove su quello che è effettivamente lo stato di salute della sanità ligure”.

"Alisa - aggiunge la capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra Selena Candia - è stata spacciata per anni come la soluzione invece è diventata il problema. Ha complicato la gestione sanitaria invece che semplificarla e ha aumentato i costi che dovrebbero invece essere usati per il personale. E soprattutto viene usata da paravento per un potere politico che non ha il coraggio di assumersi la responsabilità di quello che sta facendo, ovvero smantellare la sanità pubblica per far avanzare quella privata".


 

Chiara Orsetti


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