Economia - 21 marzo 2025, 16:40

Rixi incontra il mondo portuale a Palazzo San Giorgio, ma ancora non fissa la data per la nomina del nuovo presidente dell’authority: “Manca pochissimo”

Nell’estate del 2024 Matteo Salvini e il suo vice avevano garantito la scelta “entro la fine dell’anno”, poi il silenzio

Un annuncio c’è già: l’avvocato Maurizio D’Amico sarà il rappresentante del Ministero nella Zona Logistica Semplificata (ZLS). L’altra, quella più attesa, ancora non si intravede.
Il nome del nuovo presidente dell’Autorità Portuale secondo Matteo Salvini doveva arrivare “prima della fine dell’anno” e anche il suo vice Edoardo Rixi era allineato, spostando la data al massimo entro le prime settimane del 2025. Ad oggi, però, ancora non c’è quella governance che il mondo portuale attende da diciotto mesi.

Qualcuno si era illuso che l’annuncio potesse arrivare oggi, durante l’incontro dal titolo “Prospettive per lo sviluppo del Sistema Portuale del Sistema del Mar Ligure Occidentale” a Palazzo San Giorgio, davanti al cluster portuale invitato per confrontarsi su uno dei temi cardine per l’economia cittadina e regionale.

Rixi l’ha definita “una giornata importante”, ma non si è sbilanciato sulla tanto attesa nomina. Per il viceministro “è evidente che in questo momento c’è tensione a livello portuale dovuta al fatto che nell’ultimo anno e mezzo il commissariamento, avvenuto anche a seguito delle vicende giudiziarie legate al porto di Genova, si trova comunque in una situazione in cui ancora si sono manifestate nuove tensioni anche a livello di terminalisti”.

Siamo molto preoccupati di quello che si potrà sviluppare in futuro se non si troverà a Genova una situazione di totale armonia tra i vari operatori che in un grande porto come quello di Genova è necessaria per continuare ad aumentare i traffici - ha aggiunto Rixi - noi garantiamo gli investimenti, garantiamo ovviamente il rispetto delle norme. Quello che bisogna cercare di garantire da parte degli operatori è una condivisione degli obiettivi del porto. Questo porto deve servire a tutti, deve servire per incrementare la nostra capacità produttiva e logistica, per questo lo Stato ha investito molti soldi in questo territorio. Nei prossimi mesi, prima dell'estate, ci sarà il nuovo decreto di cui oggi si parlerà che riguarderà la formazione di questa società pubblica che gestirà il sistema porti d'Italia, che servirà per fare nuove opere, ma anche per il piano nazionale dei dragaggi, per tutta una serie di servizi e per coordinare l'attività dei porti, perché l'obiettivo del Governo è diventare il primo Paese marittimo in Europa e quindi superare come capacità il porto di Rotterdam con l'insieme dei porti italiani, cosa che oggi non avviene, coordinando l'attività dei vari porti, cercando di avere regole omogenee sul territorio nazionale. È ovvio che in tutto questo Genova sarà protagonista come principale scalo del Paese e deve essere un porto in grado di accettare le sfide, di rinnovarsi”.

Ma, per ora, del nuovo presidente non c’è traccia. Rixi, però, ne fa un ritratto: “Deve essere capace, non influenzabile e votato al sacrificio, credo debba tenere un occhio importante anche sulla portualità savonese perché spesso nel nostro sistema d'autorità portuale è vista come secondaria, ma è un porto che a livello nazionale ha grandissime prospettive, è un valore aggiunto per l'intero sistema portuale nazionale”.

E quanto manca alla sua nomina? “Pochissimo - risponde il viceministro - finiremo con Napoli e inizieremo a fare le nomine. È una questione semplicemente di tempistica rispetto alle esigenze da parte di tutti di potersi riunire e condividere non tanto una scelta quanto un percorso, un modo di lavoro”.

All’incontro di Palazzo San Giorgio anche il presidente di Regione Liguria, Marco Bucci, che ha parlato di unità d’intenti e non ha nascosto l’importanza di tempi brevi per la nomina del nuovo presidente: “È importante che il nostro cluster portuale dica chiaramente all'amministrazione nazionale quelle che sono le esigenze, quello di cui abbiamo bisogno e soprattutto una visione chiara di quello che sarà il futuro, cosa che è già stata detta parecchie volte. Oggi, se tutti noi, genovesi e liguri, la mettiamo in chiaro, questo non fa altro che far bene al futuro di tutto il cluster”.

L'altro giorno al ministro ho detto: ‘mandatemi la proposta, io un quarto d'ora ve la restituisco firmata’ - ha aggiunto Bucci, incalzando sulla scelta del vertice portuale - quindi sono assolutamente disponibile a collaborare il più possibile. Però come sapete non decido io, decide il ministro. Appena mi arriva la proposta la firmo”.

Auspichiamo che presto ci sia la nomina del nuovo presidente - ha concluso il vice sindaco facente funzione di Genova, Pietro Piciocchi - ci sono sfide importanti che riguardano il rapporto tra il porto e la città. Sappiamo che è un dialogo sempre molto impegnativo ed è una sfida che dobbiamo vincere insieme. Il porto e la città dobbiamo superare quella logica di contrapposizione che troppo spesso tra porto e città si è affermata, quindi un porto che cresce dentro una città che cresce, che lo sa accogliere e non lo subisce. Questa credo che sia la sfida dei prossimi anni che gli amministratori della città dovranno affrontare

Pietro Zampedroni

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