La festa del papà può essere un momento di festa, ma anche una giornata che accende i riflettori sulla situazione delle famiglie. A Genova, come in moltre altre città d'Italia, sarà occasione di riflessione sui diritti con presidi organizzati dalle associazioni dei padri separati, che quest'anno hanno ideato una raccolta di firme a livello nazionale per sostenere la proposta di legge per chiedere una modifica della normativa 54 del 2006 che regola l'affidamento dei figli in caso di separazione genitoriale.
"La festa del papà per molti purtroppo è un momento triste, spesso non riusciamo a passarla con i nostri figli: al centro delle nostre battaglie c'è l'obiettivo di creare le condizioni migliori per i bambini, che nonostante le difficoltà di una separazione devono essere cresciuti in due", spiega Mauro Lami, presidente ligure dell'Associazione Papà Separati.
"Bigenitorialita è il punto centrale - sottolinea - i figli in due sono stati generati e in due bisogna crescerli nonostante le complicazioni, non vanno messi in mezzo".
Oggi dalle 15 alle 16 i membri dell'associazione saranno in presidio in piazza, per portare l'attenzione sul bagaglio di difficoltà vissuto dal punto di vista dei padri separati.
"La legge 54 del 2006 ha subito tutta una serie di modifiche a livello normativo ma l'impianto fondamentale è che i figli devono essere cresciuti, educati e mantenuti da entrambi i genitori, si parla di mantenimento diretto e affido condiviso. Noi non diciamo che debba essere tutto spartito scientificamente al 50% ma bisogna calibrare le situazioni: notiamo che da parte del sistema manca equità perché sì che nel 95% dei casi l'affido è condiviso ma i figli sono spesso collocati presso la madre, la casa familiare rimane al genitore collocatario e al padre viene assegnato un diritto di visita che si risolve in poche ore settimanali".
Una distanza che poi pesa in particolare sui rapporti, e sui figli stessi.
"Riteniamo sia una cosa assolutamente ingiusta - sottolinea ancora Lami - e lo scorso 5 febbraio abbiamo depositato una proposta di legge per modificare la norma, con cambiamenti che riguardano la questione 'casa' e il rispetto della bigenitorialità".
Per presentare la proposta di legge serve arrivare alle 50mila firme. All'interno sono ribaditi i concetti di eguaglianza tra i genitori, diritto paritetico all'accudimento e tempi paritari con entrambi, l'introduzione di un piano per regolarli, un fondo comune per il mantenimento dei figli.
"Veniamo costantemente sanzionati dalla Commissione europea perché non facciamo rispettare le previsioni di una legge nostra - ricorda Lomi - in situazioni difficili un padre si trova ad affrontare spesso percorsi giudiziari molto complessi e costosi, rinunciando a volte perché non si riesce a sopportare il ritmo economico richiesto".
Per aiutare chi ha necessità l'associazione ha quattro case messe a disposizione sul territorio e si trova in condizioni di difficoltà. "Ma i posti letto sono quasi sempre pieni, noi non abbiamo finanziamenti pubblici - conclude Lami - ma stiamo lavorando anche all'apertura di una nuova struttura ad Albenga, tramite le risorse del 5 per mille e l'autofinanziamento con il tesseramento".
Di seguito il link per aderire alla raccolta di firme: https://firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/2300000