Se si è trattato di una bravata, è di quelle di pessimo gusto. Se, invece, chi ha rubato il defibrillatore di largo Merlo, a Quezzi, lo ha fatto in maniera consapevole, ha una doppia responsabilità con la collettività.
L’apparecchio salvavita, da pochi mesi installato in piazza, era uno dei presidi fondamentali per intervenire tempestivamente in caso di arresto cardiaco. Da oggi, questo presidio non c’è più, rubato da ignoti sulle cui tracce si sono già messe le forze dell’ordine.
Ma il gesto ha causato non poca indignazione e profondo sgomento tra residenti e istituzioni locali.
Dure le parole del municipio Bassa Val Bisagno: “Hanno avuto il coraggio o forse è meglio dire l’ignoranza di rubare il defibrillatore pubblico. Qui non si tratta del valore dell’oggetto rubato, ma del concetto che ci sta alle spalle. Un defibrillatore serve a salvare la vita delle persone, di tutte le persone. Siamo una società che sta perdendo i valori essenziali della vita”.
"Abbiamo fatto la denuncia, c'è un'indagine in corso - Ha dichiarato il presidente del Municipio Bassa Val Bisagno Angelo Guidi - Speriamo di riuscire a recuperare il defibrillatore rubato". Intanto, l'apparecchio salvavita è stato sostituito con un modello precedente ancora a disposizione dell'amministrazione.
Guidi ha poi proseguito lanciando un appello: "Questo è un danno ai cittadini, non al municipio. Questo strumento deve essere a disposizione di tutti e chi ha compiuto questo gesto ha dato segno di un comportamento incivile. Faccio un appello e chiedo intanto che chi ha visto qualcosa parli, poi che il responsabile restituisca il defibrillatore, anche in maniera anonima, in modo che possa essere rimesso al suo posto".
Il defibrillatore era stato installato per garantire un intervento tempestivo in caso di arresto cardiaco, una condizione che richiede un soccorso immediato per aumentare le probabilità di sopravvivenza. Ora, con la sua scomparsa, il quartiere si trova privato di una risorsa salvavita che, certo, si spera non dover mai utilizzare ma che per la sua sola presenza era in grado di trasmettere certamente sicurezza tra i cittadini e le cittadine.
Per questo, come ha ribadito Guidi, è stato prontamente installato un apparecchio simile, anche se più vecchio, garantendo così la possibilità di intervento.