Cultura - 13 marzo 2025, 15:34

Tempo e memoria nel gioco del destino, al teatro Modena debutta ‘Too late’

Anna Bonaiuto incanta il pubblico nella prima nazionale dello spettacolo ispirato al testo inedito di Jon Fosse

Quando è veramente troppo tardi?

L’interrogativo ricorrente che lancia lo spettacolo teatrale Too Late, si insinua nella mente rimbalzando tra i ricordi e le aspettative fino a scuotere l’animo di chi osserva.

Il debutta ieri sera al teatro Gustavo Modena di Sampierdarena dell’opera ispirata al libretto inedito di Jon Fosse, premio Nobel per la Letteratura nel 2023, ha trovato una platea emozionata che ha lungamente applaudito cast e produzione, segno della forte risonanza emotiva suscitata dal lavoro di Thea Dellavalle e Irene Petris.

Filo conduttore di tutta l’opera è il tempo che scorre, inafferrabile, muovendo i ricordi di Nora, la protagonista, interpretata magistralmente da Anna Bonaiuto.

Nora ha lasciato il marito e i figli per diventare un’artista, una scelta forte su cui non è mai tornata e con cui si trova a fare i conti, confrontandosi con i pensieri, i dubbi, i rimpianti e le convinzioni.

La Nora di Bonaiuto presenza domina il palcoscenico con un’intensità che si muove tra la delicatezza e la potenza, lasciando fluire la memoria che assume le forme in quattro figure, impersonate da Irene Petris, Roberta Ricciardi, Emanuele Righi e Giuseppe Sartori.

Ognuno di loro è un frammento del passato che si scompone e si ricompone muovendosi tra le quinte in una danza ipnotica, capace di cancellare ogni punto di riferimento per puntare l’attenzione alle emozioni.

Se il tempo scorre inarrestabile, il pensiero che lo muove prende la forma di un action painting: la scena, in cui linee perpendicolari disegnano il reticolo dello spazio, si riempie di gesti e movimenti che evocano stati d’animo differenti. Le luci, poi, cambiano di intensità, si accendono e si spengono, ora calde, ora fredde, sono creatrici degli scomparti ella mente che si aprono e si richiudono. 

Ogni ricordo di Nora diventa una pennellata improvvisa, caotica e inarrestabile, vera o presunta, che si deposita su una tela ora tangibile, ora invisibile. 

Le sue mani che tessono e intrecciano evocano un gesto pittorico che si fa metafora dell’esistenza stessa, un quadro astratto in cui la memoria si ricompone a materia.

Parte portante dello spettacolo è anche la drammaturgia del suono, curata da Franco Visioli. La radio che si accende e si spegne, i suoni, le parole, tutto collabora a rendere tangibile la solitudine di Nora e il suo dialogo con la sua mente nel continuo e scostante confronto con le scelte passate.

È un’eco che risuona in una casa di cui si intravedono solo i muri.

Too Late non è solo un titolo: è un monito. È davvero troppo tardi per cambiare, per tornare indietro, per ricomporre il passato? 

Ipnoticamente, il ripetersi di frasi e gesti, la contemporaneità dei movimenti che attori e attrici portano sul palco, fa si che la domanda, dal palco, arrivi alla platea senza offrire risposte ma spingendo tutti e tutte a una riflessione.

Con Too Late, il Teatro Nazionale di Genova e il TPE - Teatro Piemonte Europa portano in scena un’opera che non si limita a raccontare una storia, ma la dipinge, la stratifica, la lascia sgocciolare nelle coscienze del pubblico. Uno spettacolo di rara intensità, che conferma la straordinaria capacità evocativa della regia di Dellavalle e la profondità interpretativa di un cast affiatato. Da non perdere.

Lo spettacolo resterà in scena al teatro Modena fino al 23 marzo.

Info e biglietti telefono 010 5342 720; teatro@teatronazionalegenova.it; biglietti.teatronazionalegenova.it


 

Isabella Rizzitano

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