Il territorio del Ponente, perimetro del municipio più esteso di Genova, resta senza unità territoriali proprie in capo ad Amiu, che ha in questi giorni scelto di trasferire mezzi e personale per la raccolta rifiuti da Pegli, Pra' e Voltri dalla sede attuale di Multedo al Cantiere Ponente in via Merano a Sestri. Municipio attiguo, ma più vicino al centro, con un intero territorio di tre delegazioni 'scoperte' dalla gestione diretta, dove comunque continueranno a circolare mezzi per la raccolta ma decentrati rispetto ai quartieri che fino ad ora servivano direttamente. Nel ponente e a Pra' nello specifico rimarrà solo l'isola ecologica. A denunciarlo sono i sindacati e le rsu di Amiu Genova, in un momento di preoccupazione alta per la gestione dei rifiuti sul territorio, tra l'insoddisfazione generale dovuta anche all'anticipo della Tari e alle carenze denunciate nello smaltimento, tra risultati ancora lontani sul fronte della differenziata e timori per il futuro.
Sindacati che "esprimono fermamente la loro contrarietà riguardo la decisione - si legge in una nota - una scelta presa senza il necessario coinvolgimento degli attori principali, a partire dagli operatori, che saranno direttamente colpiti da questa decisione".
La soluzione di Multedo, su aree concesse dal proprietario che è Eni, nasceva come provvisoria per trovare uno spazio che garantisse la vicinanza alle zone servite. Lì continueranno ad essere posteggiati i mezzi della logistica 'leggera' del Ponente perché a Sestri gli spazi non basterebbero per ospitarli tutti, e inoltre sarebbero già arrivati cassoni e mezzi pesanti.
"In un contesto già reso complesso da difficoltà logistiche - proseguono dalla rsu - dovute a errori strategici e mancate scelte da parte della Proprietà, l’Azienda non coglie l’opportunità di affrontare in modo definitivo alcune problematiche, ma decide invece di allontanarsi dal Municipio Ponente, il più esteso della città, con il conseguente smantellamento del presidio territoriale. Questa mossa avrà inevitabili ricadute sulla qualità del servizio".
Contestata la modalità di decisione senza condivisione, fuori da una situazione di emergenza, e senza prendere in considerazione opzioni diverse più baricentriche rispetto ai quartieri di Pegli, Pra' e Voltri.
La scelta farebbe temere mancanza di prospettive e un ulteriore distanziamento da un servizio capillare, ai danni non solo della cittadinanza ma anche degli operatori.
"Riteniamo che - conclude l'rsu - in un momento storico in cui ci sono numerose questioni ancora irrisolte in tutta la città, questa decisione sia assolutamente inopportuna. Condanniamo ,quindi , con fermezza quanto deciso in maniera unilaterale dall'Azienda che va contro l 'interesse dei lavoratori e dei cittadini, in quanto hanno diritto di usufruire di un servizio pubblico di qualità".