Le ultime segnalazioni arrivano da Crevari, ma nei giorni scorsi hanno riguardato anche Pegli, Vesima, Arenzano e pure Pra' tra la zona della Torrazza e l'immediato entroterra.
Si parla ancora di lupi, piccoli esemplari incrociati nottetempo dai cittadini nel ponente genovese. A lato strada, nei posteggi, nel comprensorio della Pineta di Arenzano, incrociati con segnalazioni che arrivano nelle stesse ore di esemplari di lupo cecoslovacco smarriti dai proprietari e che per somiglianza potrebbero essere confusi.
Non c'è certezza alcuna, solo il nome del lupo che corre sui social, tra il timore di chi lo incontra, dei proprietari di animali d'affezione che temono incursioni non di rado capitate. Eppure, in pieno inverno che prelude alla stagione dell'accoppiamento, si notano sul territorio di Genova le costanti segnalazioni di lupi, sempre più vicino alle zone urbanizzate.
Le ultime hanno riguardato via Antica Romana di Voltri, nella zona della Soria che si arrampica verso Crevari. Il video di un automobilista che ha incrociato tra le curve e i veicoli posteggiati un esemplare ha fatto il giro dei social, con tanto di didascalia che ne raccontava il percorso, giù dalla scalinata verso mare.
Stessa sorte una settimana fa per un lupo, con ogni probabilità un esemplare giovane, individuato dalle telecamere a circuito chiuso della Pineta di Arenzano, dal lato del confine con Cogoleto e con la Val Lerone.
Nelle ultime ore avvistamenti hanno riguardato anche il lato di Borgo Nuovo, verso Vesima, tra la collina residenziale e il canalone che scende tra i viadotti autostradali verso l'Aurelia.
Scendono dall'Appennino retrostante la città e la prima provincia, forse alla ricerca di cibo o di un territorio più ospitale, non coperto dai branchi, e si avvicinano alle case, esemplari solitari che lasciano incuriosito e intimorito il pubblico.
Che fare e come comportarsi, non sempre è chiaro. "Qualche segnalazione sta arrivando, anche alla polizia locale - spiega l'assessore alla Sicurezza del comune di Genova, Sergio Gambino - che non ha competenza diretta che invece è regionale, in capo alle guardie venatorie e faunistiche che hanno il compito di monitorare e intervenire nei casi di criticità. L'unica cosa che possiamo fare come nel caso dei cinghiali è mantenere l'area in sicurezza".
La situazione non è di semplice risoluzione, anche se gli esperti sottolineano come, salvo casi di esemplari feriti o messi alle strette, non si tratti di un pericolo diretto per le persone. Attacchi da parte di lupi, nonostante l'archetipo e fuori dal folklore, non sono da considerarsi ipotesi frequenti, anzi.
Le accortezze da mettere in campo però in caso di incontro fortuito sono legate al buon senso: non avvicinare il lupo, specie in presenza di cuccioli - cosa che non si verifica nella stagione attuale - non tentare di seguirlo o fotografarlo con il rischio di impaurirlo, magari mettendo a rischio un esemplare ferito o malato.
"La situazione e questa presenza preoccupa ma moderatamente, c'è chi si occupa del problema e sa esattamente come fare - prosegue Gambino - il lupo alla presenza umana tendenzialmente scappa. È ovvio che può essere una preoccupazione, soprattutto se si è in giro con un animale d'affezione".
Chi chiamare in caso di incontro? "Il 112 senza dubbio - conclude l'assessore - che veicola la necessità di intervento in base all'emergenza che viene espressa".