Prosegue la nostra inchiesta sulla situazione dei lavori in corso del ribaltamento a mare di Fincantieri a Sestri Ponente, e i cittadini sestresi, dopo la tregua natalizia, tornano a fare i conti con le forti vibrazioni che stanno condizionando la qualità della vita nella delegazione genovese.
L’esasperazione di residenti e commercianti della zona, che da mesi sono costretti a convivere con forti rumori che si protraggono giorno e notte, ha portato a diverse iniziative da parte della popolazione per far fronte a una situazione non più accettabile.
L’ultima in ordine di tempo è l’assemblea dei cittadini indetta per giovedì 16 gennaio alle 18,30 in auditorium Manifattura Tabacchi.
Un incontro che sarà l’occasione per fare il punto della situazione proprio sulla questione vibrazioni ma, soprattutto, sarà un tavolo in cui le persone coinvolte e chi desidererà partecipare, potranno lavorare a una strategia di azione comune.
"L'incontro sarà aperto a tutta la comunità - afferma Sara Tassara -. Ognuno racconterà le proprie criticità e la situazione che sta attraversando. Questo è un modo per continuare a tenere insieme tutta la cittadinanza, perché credo che ci siano tante persone in difficoltà ma che non sanno a chi rivolgersi".
L’invito da parte degli organizzatori è dunque quello di partecipare in gran numero per dare voce alle istanze della popolazione che, ancora una volta, si ritrova a fare i conti con una situazione a cui nessuno sembra voler trovare soluzione.
ROBERTO TRAVERSO (SIAP): “DISAGIO SOCIALE CHE ALIMENTA INSICUREZZA NEL QUARTIERE”
La denuncia del Segretario è stata netta e, come ci ha raccontato, le vibrazioni causate dai lavori sono solamente "la punta dell'iceberg di un disagio sociale che alimenta l'insicurezza nel quartiere", chiaro risultato di "una palese mancanza di attenzione e pianificazione urbanistica da parte delle istituzioni".
Quella di Fincantieri, come ha precisato Traverso, è una "risorsa economica fondamentale per tutti" ma che "se non gestita sotto il profilo urbanistico e sociale, porta inevitabilmente a effetti devastanti sul territorio".
"I residenti - prosegue -, subiscono quotidianamente disagi enormi, che si traducono in crepe nelle abitazioni, piastrelle rotte e, soprattutto, una costante paura per gli effetti di queste vibrazioni. Le promesse delle istituzioni si sono rivelate finora vuote, accompagnate da una finta empatia che non ha portato ad alcuna azione concreta per alleviare le sofferenze della comunità".
I RESIDENTI: "ORMAI LA SITUAZIONE È DELIRANTE, VIVIAMO NELL'ANGOSCIA E NON SAPPIAMO PIÙ A CHI APPELLARCI"
Dopo lo stop dovuto al periodo natalizio, gli appartamenti dei residenti del quartiere e di vie limitrofe sono tornati a vibrare più forti di prima. A denunciarlo sono direttamente loro, le persone, che vivono la zona e che ormai vivono la quotidianità tra sconforto e paura.
I residenti ci avevano raccontato come la situazione "ormai sta diventando sempre più insostenibile e peggiorerà nel corso del tempo, ormai non sappiamo più a chi rivolgerci. Stamattina ero a letto e vibrava, la televisione attaccata al muro anche. Per loro è tutto apposto ma io mi chiedo, allora a cosa serve sta centralina? Perché, oltretutto, devo pagare io la corrente per questa roba? Come faccio a sapere che stanno analizzando le vibrazioni in modo corretto. Fincantieri è scortese e va dritta per la sua strada: non gliene frega niente di tutta questa situazione".
LE CENTRALINE INSTALLATE PER MONITORARE LE VIBRAZIONI
Nelle settimane precedenti erano state installate due centraline che servono a monitorare le vibrazioni causate dalle attività e che avrebbero dovuto decretare se la forte intensità delle vibrazioni denunciate dai residenti fossero effettivamente in regola con i parametri di sicurezza in linea con la normativa vigente.
I tecnici del Rina, l'impresa appaltatrice dei lavori, hanno montato il primo macchinario in un palazzo di Via Cerruti, a ridosso dell’azienda, mentre il secondo è stato installato sul tetto della scuola Umberto Margherita, l’asilo nido sito in piazzetta Vito Conte che, lo scorso ottobre, era stato evacuato perché le insegnanti pensavano fosse un terremoto.
“Inizialmente volevano metterlo nel portone ma mio marito si è opposto perché, oltre al fatto che in quel punto le vibrazioni sono minime, c’è anche il rischio che qualcuno lo porti via. Stando a quanto comunicato, hanno intenzione di lasciarcelo fino alla fine dei lavori”, ci aveva raccontato la signora Cristina, residente del condominio nel quale è stato installato uno dei due macchinari.
L'INCONTRO AL TEATRO VERDI A NOVEMBRE
Il 15 di novembre si è svolto l’incontro per dare risposte ai cittadini che da tempo fanno i conti con le conseguenze dei lavori per le palificazioni. Un faccia a faccia tra tecnici di Fincantieri e residenti di Sestri Ponente, durante il quale gli abitanti del quartiere hanno chiesto delucidazioni in merito alle vibrazioni che stavano e stanno scandendo le loro giornate con tanto di iniziali allarmi per il timore che si trattasse di un terremoto.
“In occasione di una assemblea di dieci giorni fa, ci eravamo assunti l’impegno di organizzare un incontro alla presenza dei tecnici di Autorità di Sistema Portuale, Fincantieri e del Rup, ricordando che quello non è un cantiere del Comune di Genova per spiegare ai cittadini quali lavorazioni sono in corso a Sestri Ponente e rassicurare sulle vibrazioni, percepite dai cittadini residenti della zona, che dovrebbero essere diminuite", aveva affermato il sindaco facente funzioni Pietro Piciocchi.