Attualità - 12 gennaio 2025, 09:30

Gen Z - Il mondo dei giovani - Le nuove regole del Codice della Strada, tra sicurezza e disagi

Le recenti modifiche hanno sollevato polemiche tra giovani e lavoratori, preoccupati per l’impatto su chi utilizza veicoli per lavoro o è soggetto a controlli antidroga e alcoltest. Come si possono bilanciare sicurezza e buon senso?

Gen Z - Il mondo dei giovani -  Le nuove regole del Codice della Strada, tra sicurezza e disagi

Ogni domenica 'La Voce di Genova', grazie alla rubrica ‘Gen Z - Il mondo dei giovani’, offre uno sguardo sul mondo dei ragazzi e delle ragazze di oggi. L'autrice è Martina Colladon, neo-laureata in Scienze della Comunicazione, che cercherà, settimana dopo settimana, di raccontare le mode, le difficoltà, le speranze e i progetti di chi è nato a cavallo del nuovo millennio.

Le modifiche al Codice della Strada sono arrivate come una rivoluzione che punta a rendere le strade più sicure, ma non senza polemiche. Tra i principali interessati ci sono i giovani, spesso i primi a dover fare i conti con le nuove regole. Tuttavia, c’è un’altra categoria che potrebbe essere colpita: quella dei lavoratori, in particolare chi utilizza veicoli per lavoro o chi opera in contesti dove la mobilità è centrale.

Un tema che ha sollevato molte perplessità riguarda i controlli antidroga e l’alcoltest, resi più stringenti. Se da una parte si mira a ridurre drasticamente i comportamenti pericolosi alla guida, dall’altra c’è il timore che queste regole possano colpire anche chi non ha nulla da nascondere. Un esempio? I farmaci. Molti medicinali comuni, come gli antistaminici o gli analgesici, potrebbero influenzare un test e far risultare un conducente positivo anche se non si trova in uno stato di alterazione.

Da quando sono uscite queste regole, ho sempre paura di prendere un farmaco per l’influenza,” racconta Sara, 26 anni, che lavora come rappresentante. “Se risultassi positiva a un controllo, rischierei multe e sospensioni, anche senza colpa.”

Il nuovo Codice sembra complicare la vita anche a chi usa veicoli per professione. Corrieri, autisti di mezzi pubblici o chi lavora nel settore delle consegne rischiano di pagare un prezzo alto per infrazioni minime, dato che le multe possono incidere pesantemente sul bilancio personale o professionale. “La nuova normativa non tiene conto delle difficoltà di chi è costretto a guidare tutto il giorno,” commenta Luca, 30 anni, rider. “A volte è impossibile rispettare tutte le regole perfettamente, soprattutto nelle città caotiche.”

I giovani, spesso in bilico tra il desiderio di rispettare le regole e la frustrazione per quelle che considerano eccessive, si interrogano sul significato di queste misure. “È giusto punire chi guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze, ma non possiamo vivere con la paura di sbagliare anche senza colpe,” osserva Marco, 22 anni, neopatentato.

D’altra parte, l’obiettivo dichiarato delle autorità è di educare e prevenire. Alcuni giovani, come Anna, 21 anni, vedono le regole come un'opportunità: “Forse queste misure ci costringeranno a riflettere di più sui rischi della guida.” 

Un punto su cui tutti concordano è la necessità di maggiore chiarezza. "Le regole ci sono, ma spesso non vengono spiegate abbastanza bene,” sottolinea Sara. "Se ci fosse più informazione magari non saremmo così spaventati dai controlli.”

Un’altra soluzione potrebbe essere quella di distinguere meglio i casi: creare una normativa che tenga conto di chi si trova in buona fede e di chi invece viola le regole consapevolmente. 

Il nuovo Codice della Strada apre un dibattito complesso. Se da un lato cerca di migliorare la sicurezza, dall’altro rischia di creare tensioni e disagi tra i cittadini, soprattutto i più giovani e ilavoratori. Forse, la chiave sta nel trovare un equilibrio tra prevenzione e buon senso, unendo regole chiare a campagne di educazione e sensibilizzazione che coinvolgano davvero tutti.

Martina Colladon

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