Com’era quella difficilissima di Tucidide? E com’è che non ci toccava mai Plutarco? Te la ricordi come faceva quella lirica di Saffo? Quanti ricordi, quanta nostalgia dei tempi del liceo classico… Ma adesso, per il secondo anno di fila, quelle memorie potranno essere un po’ meno sbiadite, grazie alla bellissima proposta del liceo “Colombo” di Genova che torna con il corso di greco antico per adulti, in orario pomeridiano. L’iniziativa, partita lo scorso anno e subito capace di riscontrare un enorme successo, in questo 2025 sarà ancora più larga, perché c’è la classe del 2024 che è passata in seconda e perché c’è una prima ancora più corposa rispetto alle più rosee previsioni. Segno che il greco antico continua ad affascinare, che i ricordi sono bellissimi, che studiare è una magnifica opzione per tener allenata la memoria e per tenersi vivi e vitali. Mercoledì al “Colombo” si è radunata la seconda classe, ieri si è radunata la prima, sempre in Aula Magna (le iscrizioni sono terminate). Chiara Traverso è una delle insegnanti coinvolte, insieme a Paola Ascheri, Chiara Conti, Anna Iannino e Cecilia Repetto. Gli “alunni” adulti si chiamano “Greconauti”, in omaggio ai mitici Argonauti già così ben celebrati da Apollonio Rodio (un altro autore che è ritenuto “abbordabile” dagli studenti ma che capitava molto raramente), mentre l’intero progetto del “Colombo” si chiama “Non è mai troppo… Greco”, perché in effetti delle lingue antiche e del loro studio non ce n’è mai abbastanza. «Abbiamo raggiunto le cento iscrizioni per questo 2025 - racconta Chiara Traverso - e ci siamo dovute fermare perché siamo al completo. L’anno scorso a tenere il corso erano tre insegnanti, ora siamo diventate cinque proprio per far fronte a questo gran numero». La formula rimane invariata: un’ora e mezza di lezione ogni settimana. «Viene suddivisa così: mezz’ora di correzione compiti, mezza di morfologia e sintassi e l’ultima mezz’ora di letteratura». Le insegnanti, che al mattino portano avanti il programma scolastico nelle rispettive classi del “Colombo”, sono entusiaste della risposta ricca e variegata da parte degli adulti: in una società spesso lobotomizzata dalla tecnologia e dai social network riprendere in mano il leggendario dizionario greco-italiano di Lorenzo Rocci (per tutti semplicemente “il Rocci”) è una pura, splendida e bellissima utopia, un sogno che si può avverare grazie alla felice intuizione e alla disponibilità di cinque insegnanti e alla lungimiranza del preside del “Colombo”, Luca Barberis. Gran parte di chi ha seguito il corso lo scorso anno, è rimasto: perché questo fascino non tramonta mai e una passione vera, quando la si riscopre, poi non la si lascia più.