Attualità - 09 gennaio 2025, 08:00

Sestri Ponente, dopo la tregua natalizia tornano a vibrare gli appartamenti più forte di prima- VIDEO

A denunciarlo i residenti delle vie limitrofe a Fincantieri, che da ieri si ritrovano nuovamente sotto assedio senza tregua: "Le nostre case tremano come ci fossero scosse di terremoto. Ormai la situazione è delirante, viviamo nell'angoscia e non sappiamo più a chi appellarci. Abbiamo paura ci crollino addosso i tetti"

Prosegue la nostra inchiesta sulla situazione dei lavori in corso del ribaltamento a mare di Fincantieri a Sestri Ponente, dove i disagi recati ai cittadini, che continuano a segnalare le costanti vibrazioni registrate all'interno dei propri appartamenti.

Dopo lo stop dovuto al periodo natalizio, gli appartamenti dei residenti del quartiere e di vie limitrofe sono tornati a vibrare più forti di prima. A denunciarlo sono direttamente loro, le persone, che vivono la zona e che ormai vivono la quotidianità tra sconforto e paura. 

Il mese scorso, i tecnici del Rina, l'impresa appaltatrice dei lavori, hanno montato due centraline che dovrebbero monitorare le vibrazioni causate dalle attività in corso, installandone una in un palazzo di via Cerruti, a ridosso dell’azienda, mentre la seconda è stata montata sul tetto della scuola Umberto Margherita, l’asilo nido sito in piazzetta Vito Conte che, lo scorso ottobre, era stato evacuato perché le insegnanti pensavano fosse un terremoto. 

Proprio in riferimento a queste centraline, però, non c'è fiducia da parte dei residenti: "Io non mi fido perché, secondo me, la centralina è stata tarata a loro piacimento - afferma la signora Cristina, residente del condominio nel quale è stato installato uno dei due macchinari -. A me pare una bella presa per i fondelli, come dire 'l'abbiamo installata, facciamo vedere che ci interessiamo e che è tutto nella norma'; peccato che, ieri, la casa tremava in maniera piuttosto inquietante e molto più forte rispetto alle volte precedenti. La sensazione era come quando sei in auto all'interno di una galleria: orecchie ovattate e percepivo anche una mancanza di equilibrio a causa delle vibrazioni. Quando iniziano a darci dentro, qui diventa un delirio per tutti, anche per le mie figlie che devono studiare".

Situazione che, come affermano i residenti, è peggiorata rispetto al periodo natalizio: "Ormai sta diventando sempre più insostenibile e peggiorerà nel corso del tempo, ormai non sappiamo più a chi rivolgerci - prosegue Cristina -. Stamattina ero a letto e vibrava, la televisione attaccata al muro anche. Per loro è tutto apposto ma io mi chiedo, allora a cosa serve sta centralina? Perché, oltretutto, devo pagare io la corrente per questa roba? Come faccio a sapere che stanno analizzando le vibrazioni in modo corretto. Fincantieri è scortese e va dritta per la sua strada: non gliene frega niente di tutta questa situazione". 

Prende la parola la signora Esther, una residente della delegazione che abita proprio di fronte alla stazione, a ridosso di Fincantieri: "L'altro ieri mattina ha iniziato a vibrare nuovamente e si sentiva picchiare forte - afferma -. Dopo le feste, hanno iniziato alla grande. Ieri abbiamo mangiato con le sedie che tremavano".

Le preoccupazioni che affliggono i residenti della zona sono diverse, in primis per gli appartamenti nei quali vivono, considerandone le fondamenta e la struttura dei palazzi: "Il mio pensiero è che prima o poi non ci venga giù addosso il tetto della casa - prosegue Esther -. Prima o poi andremo a finire alla neuro per un esaurimento nervoso dovuto alla situazione. Non si può vivere in questo costante stato di angoscia. Si tratta di una situazione davvero da panico". 

"L'altro ieri e ieri la situazione è diventata inquietante - dichiara la signora Simona, anche lei residente del quartiere in zona via Cerruti -. Non si riesce a stare in nessun angolo di casa. All'interno dell'appartamento non c'è nulla che non vibri. Quando sono tornata a casa ho trovato per terra tutti i pupazzi di mia figlia che erano sopra un mobile. C'è da sentirsi male e si è continuamente in sobbalzo". 

Federico Antonopulo

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