Attualità - 07 gennaio 2025, 08:00

La Genova che Canta: Il Concerto delle Dame Genovesi, armonia e passione corale (quasi) tutta al femminile

Il nome del gruppo richiama un'antica formazione di nobildonne cantanti alla corte di Ferrara del XVI secolo. La presidente Piera Ponta: “La bellezza di cantare insieme? Costruire un brano nota per nota”

Prosegue oggi, e andrà avanti per tutti i martedì successivi, “La Genova che canta”, un servizio seriale de “La Voce di Genova” dedicato ai cori genovesi che, dalle piazze ai teatri, rappresentano da sempre un punto di riferimento per la comunità. Ogni martedì andremo alla scoperta di una tradizione musicale che ci lega alle nostre radici e ci racconta chi siamo. Come sempre, buona lettura!

Nel cuore della musica genovese si distingue un ensemble (quasi)tutto al femminile che da quasi quindici anni porta avanti una tradizione vocale ricca e variegata: Il Concerto delle Dame Genovesi. Quasi, perché del coro fa parte anche un uomo, che rafforza la sezione dei contralti nei toni più gravi. A capo di questa formazione è Piera Ponta, presidente del coro, che ci ha raccontato la storia e le peculiarità di questo gruppo nato nel 2008 sotto la guida di Silvia Derchi, direttrice con un curriculum stellare e una passione contagiosa per il canto corale.

"Silvia Derchi è un talento naturale - afferma Ponta -. Possiede l’orecchio assoluto, una capacità rara che le permette di riconoscere immediatamente qualsiasi nota. Ma uno dei suoi più grandi pregi è la capacità di insegnare a cantare in coro, che non significa solo saper mettere insieme persone intonate: riesce a mescolare esperienze di canto completamente diverse, ottenendo il miglior risultato possibile". 

Il nome del gruppo richiama un'antica formazione di nobildonne cantanti alla corte di Ferrara del XVI secolo, un legame che si riflette anche nella ricercatezza del repertorio. "Noi eseguiamo brani classici e moderni, che spaziano dalla musica antica a quella di autori contemporanei, con un’attenzione speciale alla musica del Novecento" spiega ancora la presidente. Recentemente, il coro ha esplorato anche il repertorio popolare, interpretando brani di ispirazione folk arrangiati da compositori di rilievo.

Composto da una ventina di elementi, il coro accoglie donne di tutte le età: "Abbiamo coriste che vanno dai vent'anni fino a signore di settanta: il canto corale offre la possibilità di adattarsi all'evoluzione della voce: se con l'età diventa più bassa, si può passare ad un'altra sezione".  Uno dei punti di forza del Concerto delle Dame Genovesi è l'impegno costante che le coriste dedicano alla preparazione. Le prove, che si tengono una volta a settimana presso l’oratorio della chiesa di San Pietro in via Orsini, aumentano di frequenza in vista di concerti o concorsi. E i risultati non tardano ad arrivare: "Abbiamo partecipato a concorsi nazionali, l’ultimo a Verbania nell’ottobre 2024, dove ci siamo piazzate al terzo posto. È stata una grande soddisfazione, considerata la qualità delle formazioni in gara e la severità della giuria, composta da professionisti del settore".

Ma oltre al rigore, Ponta sottolinea la gioia che deriva dal canto corale: "La bellezza sta nel costruire un brano nota per nota. A volte si guarda uno spartito e sembra impossibile riuscire a cantare certe parti, ma con la guida della direttrice il pezzo prende forma e le voci si incastrano magicamente. Una delle capacità fondamentali per chi canta in coro è saper ascoltare, non solo la direttrice, ma anche le altre voci. È un’esperienza di squadra unica, dove tutti devono fare il proprio compito per raggiungere l’armonia perfetta".

Nonostante le sfide logistiche e finanziarie, come la necessità di trovare spazi adeguati per le prove, il coro guarda al futuro con entusiasmo. "Stiamo già pianificando i prossimi eventi, tra cui un concerto per Pasqua, e continueremo con le nostre Masterclass, invitando direttori di coro o autori contemporanei per perfezionare la vocalità e l'interpretazione".

Il Concerto delle Dame Genovesi è sempre aperto a nuove voci: "Siamo alla ricerca di persone interessate a vivere l'esperienza del canto corale. Organizziamo una sorta di audizione per capire se la persona ha lo strumento vocale adatto e, se l’integrazione è positiva, può unirsi a noi," conclude Ponta. "Non facciamo gospel, quindi chi desidera quel repertorio dovrebbe cercare altrove, ma per chi condivide il nostro amore per la musica classica e contemporanea, siamo pronti ad accogliere nuovi membri". L’invito è aperto a chiunque voglia mettersi alla prova, anche se non si sente un cantante esperto: “Silvia riesce a far cantare persino le pietre” conclude ridendo.

Chiara Orsetti

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