Lunedì 2 settembre, presentazione del Salone Nautico, il vice ministro alle Infrastrutture, Edoardo Rixi, garantisce la nomina del nuovo presidente dell’Autorità Portuale per l’inizio del nuovo anno: “Servono alcuni mesi”.
Giovedì 19 settembre, inaugurazione del Salone Nautico, Matteo Salvini rilancia: “Entro dicembre andranno a rinnovo diverse autorità portuali, comprese Genova e Spezia”.
Era tempo di campagna elettorale, quando date e numeri volano senza filtri, quando la nomina del nuovo presidente dell’Autorità Portuale di Genova sembrava cosa imminente.
Ora, quando mancano poche ore allo scoccare del nuovo anno, l’identikit del successore di Paolo Emilio Signorini (che aveva virato verso Iren nel 2023 con conseguente commissariamento) è ancora un’incognita. Dai palazzi del Governo non si parla più di date ed è ormai certo che si slitterà almeno fino a febbraio. Il neo-presidente Marco Bucci aveva creduto alle parole di Rixi e Salvini e si sarebbe aspettato un nome entro la fine del 2024, ma così non è stato. A fare marcia indietro è lo stesso vice ministro Rixi che ha lanciato la palla nel campo del Parlamento.
Che sia febbraio o (e non lo si può escludere) marzo, è ormai certo che la nomina andrà a intrecciarsi con la corsa per le amministrative di Genova. E, come noto, il presidente dell’Autorità Portuale è di fatto la seconda carica cittadina in ordine di importanza e di rilevanza per un porto attorno al quale ruota tutta la città.
Il nome in pole position, al momento, sarebbe quello di Enrico Musso, attuale presidente del Cda dell’aeroporto ‘Cristoforo Colombo’, pronto a spostarsi a Palazzo San Giorgio. Un nome, quello del professore di Economia dei Trasporti ed ex senatore del Pdl, che piace ovviamente all’amministrazione regionale e al presidente Bucci che già ha avuto modo di lavorare con lui a Palazzo Tursi.
In una Genova che inizia il 2025 sapendo che le porterà in dote un nuovo sindaco, si attende solo il via libera del vice ministro Rixi e, di conseguenza, del Parlamento.