La via dell’Amore riaprirà il prossimo 14 febbraio, giorno di San Valentino.
È quanto ha annunciato questa mattina il presidente della Regione Liguria Marco Bucci nella sede del parco delle Cinque Terre.
Stamattina il sopralluogo al cantiere della passeggiata, chiusa da fine ottobre per una frana, a cui hanno preso parte oltre al presidente della Regione e commissario di governo per le opere contro il dissesto idrogeologico, l’assessore alla Difesa del Suolo Giacomo Giampedrone, il presidente del parco Lorenzo Viviani e la sindaca di Riomaggiore Fabrizia Pecunia.
Il costo dell’intervento in corso di rafforzamento della messa in sicurezza è di circa ottocentomila euro, cinquecentomila dei quali saranno investiti da Regione Liguria con i fondi di Protezione civile e trecentomila dal Comune di Riomaggiore attraverso gli incassi dei biglietti venduti ai visitatori dal 9 agosto.
Ad illustrare l’intervento, rafforzativo e conclusivo rispetto alla precedente messa in sicurezza che l'estate scorsa ha portato alla riapertura del sentiero dopo dodici anni, sono stati i tecnici della struttura commissariale regionale insieme al personale delle ditte incaricate. I lavori si sono resi necessari dopo le forti piogge di fine ottobre, con due allerte meteo a distanza di pochi giorni l’una dall’altra: il primo distacco di materiale roccioso è stato fermato dalla rete paramassi, ma con la seconda ondata di maltempo la rete ha ceduto sotto il peso dell’acqua, dei detriti e di un grosso macigno, rotolato a valle fino a colpire la galleria paramassi sottostante.
“La Via dell'Amore è un simbolo della bellezza della nostra Liguria - ha dichiarato il presidente Bucci -. Ed è anche un simbolo della caparbietà dei liguri nel superare gli eventuali ostacoli e le avversità. Il recupero della Via dell'Amore era già stato un fiore all'occhiello dell'amministrazione regionale che aveva voluto con forza il recupero di questo angolo di paradiso terrestre. La frana che l'ha danneggiata pochi mesi dopo la riapertura poteva essere un brutto colpo, ma oggi siamo ancora qui a sottolineare la nostra volontà di non lasciarci scoraggiare. La bellezza della nostra Liguria ritrova oggi uno dei suoi paesaggi più iconici, che la rendono unica al mondo”.
“Dopo la riapertura della Via dell’Amore a metà febbraio, i lavori procederanno fino ad aprile mentre il sentiero rimarrà aperto in sicurezza – spiega l’assessore Giampedrone -. Quello in corso è certamente un intervento rafforzativo delle misure di protezione del sentiero rispetto ai lavori conclusi l’estate scorsa. Nel tratto dove si è verificato il distacco è previsto il posizionamento ex novo di una rete d’acciaio ancorata alla falesia da profonde chiodature per ridurre ulteriormente la possibilità futura di altri distacchi di materiali. Verranno poi ripristinati e rinforzati i quattro ordini di barriere paramassi esistenti oltre alla galleria sottostante. Lo step successivo, su cui stiamo già ragionando, è il sentiero Manarola – Corniglia come prosecuzione della Via dell’Amore per riuscire a metterlo in sicurezza entro la legislatura”.
Fabrizia Pecunia, Prima Cittadina di Riomaggiore, aggiunge: “L’intervento straordinario che ha interessato la Via dell’Amore ha invitato a riflettere sull’importanza di un impegno costante per la cura e la manutenzione del nostro territorio. La fragilità di questi luoghi richiede attenzione e investimenti sia ordinari sia straordinari, per garantire la sicurezza e la bellezza di questo patrimonio. Lavoriamo con questo stesso spirito anche per la prossima riapertura del sentiero Manarola-Corniglia, nella consapevolezza che la tutela del nostro paesaggio sia una responsabilità istituzionale e collettiva”.
“Il sopralluogo di questa mattina ha dimostrato come le Istituzioni possano collaborare efficacemente, unendo esperienza e competenza per affrontare responsabilmente il rischio idrogeologico, particolarmente rilevante in un’area ad alta pressione turistica come la nostra – ribadisce il presidente del Parco Nazionale delle 5 Terre Lorenzo Viviani -. Il Parco è pronto a mettere a disposizione le proprie competenze e le proprie esperienze, come il Centro Studi Rischi Geologici, in tema di sicurezza e la valorizzazione sostenibile. Quest’opera, simbolo di tutela e cura collettiva, rappresenta l’eredità di una mentalità tramandata dai nostri avi, che hanno saputo coniugare natura e ingegneria. La Via dell’Amore è il cuore pulsante di questa armonia tra storia, cultura e paesaggio. Abbiamo inoltre discusso le sfide future della rete sentieristica, con particolare attenzione al ripristino del tratto Manarola-Corniglia, strategico per la mobilità dolce e per connettere le diverse anime del territorio”.