In attesa della rivoluzione annunciata con il nodo ferroviario di Genova e con il Terzo Valico, aspettando che davvero si possa andare a Milano in meno di un’ora, dal 1° gennaio 2025 i viaggiatori liguri si troveranno a fare i conti con un aumento del 2,5% sulle tariffe dei biglietti e degli abbonamenti regionali di Trenitalia. L’incremento, previsto dal contratto di servizio sottoscritto tra Regione Liguria e Trenitalia nel 2018, era stato temporaneamente sospeso lo scorso anno per consentire l’introduzione di alcune agevolazioni, tra cui gli abbonamenti gratuiti per gli studenti under 19 sui percorsi casa-scuola e quelli scontati del 50% per gli universitari under 26.
Queste iniziative, recentemente confermate dalla Regione, hanno subìto solo alcune modifiche, come la revisione dei periodi a tariffa massima per il Cinque Terre Express, pensata per gestire i flussi turistici. Tuttavia, dopo la momentanea sospensione, l'aumento tariffario rientra in vigore come elemento vincolante del contratto che regola i rapporti tra Regione e Trenitalia fino al 2032. L’accordo ha permesso alla Liguria di rinnovare la propria flotta ferroviaria con i treni Rock, Pop e Jazz, ma ha comportato una progressiva crescita dei costi per gli utenti.
Il neo-presidente della Regione, Marco Bucci, ha espresso l’intenzione di rivedere alcune clausole del contratto, ma non è ancora chiaro se le trattative siano già iniziate. Mentre l’assessore ai trasporti Marco Scajola ha dichiarato che lo spazio di manovra per evitare questo aumento era praticamente inesistente, dato che si tratta di un adeguamento già pianificato.
Non solo rincari però: con l’inizio del 2025 arriveranno anche novità positive per i passeggeri. Trenitalia introdurrà un sistema automatico di rimborso per i biglietti acquistati con carte di credito o debito, garantendo un indennizzo diretto in caso di ritardi superiori ai 60 minuti. Questo sarà accreditato entro trenta giorni dall’evento, senza necessità di ulteriori richieste. Per i biglietti cartacei, invece, resteranno in vigore le procedure tradizionali, che richiedono una domanda formale di rimborso. Gli importi varieranno dal 25% del costo del biglietto per ritardi tra 60 e 119 minuti, al 50% per ritardi pari o superiori a 120 minuti, purché l’indennizzo superi i quattro euro.
Attualmente, il servizio è accessibile tramite notifiche Smart Caring, ma presto sarà integrato anche sull’app e sul sito di Trenitalia, semplificando ulteriormente la gestione dei rimborsi per i passeggeri.