Non riesce a ritrovare la via del successo nemmeno contro una Carrarese in dieci uomini per quasi tutta la ripresa la Sampdoria di Leonardo Semplici, che rimedia uno striminzito e indigesto pareggio in rimonta nel posticipo del Boxing Day, confermando le ormai croniche difficoltà a livello di gioco, carattere e personalità.
Le tante novità di formazione nel 3-5-2 di partenza non bastano a scuotere i blucerchiati, autori di un primo tempo nuovamente timido e impacciato che permette ai toscani neopromossi di uscire dal “Ferraris” con un altro risultato di prestigio a coronamento di un girone d’andata di assoluto valore.
L’approccio spavaldo e aggressivo alla gara premia i gialloblu che, al primo tentativo, sugli sviluppi di una rimessa laterale in zona offensiva, trovano la zampata vincente di Finotto, abile a tenere a distanza Riccio (quanta fatica per il difensore schierato nel ruolo di braccetto destro con Veroli sul lato mancino), dopo il suggerimento di testa da parte di Zuelli, e a battere Ghidotti con tanto di deviazione di Akinsanmiro.
Una doccia gelata per la Samp, dispersa nella nebbia più totale quando si tratta di pungere negli ultimi trenta metri: Akinsanmiro ci mette almeno un po’ di vivacità, mentre Tutino e Coda davanti non la vedono praticamente mai, con i soli Meulensteen e Vieira a tentare conclusioni che non fanno nemmeno il solletico al portiere gialloblu.
I fischi assordanti dei tifosi a fine primo tempo e le probabili urla di Semplici negli spogliatoi scatenano un minimo di reazione nella squadra blucerchiata, vicina al pareggio al 48’ prima con Vieira e poi con Coda, fermati da uno strepitoso Bleve, bravo soprattutto a sbarrare la strada all’attaccante ex Cremonese praticamente a due passi dalla porta.
Il rosso diretto a Illanes, punito per un evidente tocco del pallone con il braccio, decisivo a frenare la corsa di Coda pronto a involarsi verso la porta toscana, permette alla Samp di alzare ulteriormente il baricentro: Semplici rispolvera così Kasami e getta nella mischia anche Pedrola insieme a Tutino e Coda, ma è Veroli, sugli sviluppi di uno dei tanti corner battuti dai blucerchiati, a trovare il destro vincente che rimette in piedi il risultato.
Calabro inserisce Cherubini al posto di Giovane con l’intento di non abbassarsi a protezione del pareggio, anche se la spinta della Samp inizia a farsi più continua grazie all’uomo in più: Veroli, pescato da Akinsanmiro, calcia da ottima posizione facendosi però rimontare da Imperiale, mentre il diagonale in corsa di Yepes (75’) si spegne di poco a lato.
Coda di testa, tutto solo al limite dell’area piccola, consegna il pallone a Bleve, che al’84’ riesce anche a smanacciare in angolo il sinistro da fuori di Kasami deviato da Capezzi.
Le trenta conclusioni finali dei blucerchiati non bastano a scardinare il muro della Carrarese, che resiste fino al 96’ scatenando l’ennesima pioggia di fischi del “Ferraris”, cartolina finale sul girone d’andata della Samp, appena fuori dalla zona playout, totalmente da dimenticare.
Il tabellino:
SAMPDORIA – CARRARESE 1-1
Reti: 67’ Veroli - 4’ Finotto
SAMPDORIA (3-5-2): Ghidotti; Riccio, Meulensteen, Veroli; Depaoli (34’ Venuti), Vieira (62’ Kasami), Yepes, Akinsanmiro, Barreca (63’ Pedrola); Tutino (81’ Borini), Coda. A disposizione: Vismara, Silvestri, Bellemo, Ioannou, La Gumina, Leonardi, Ricci, Vulikic. Allenatore: Semplici.
CARRARESE (3-5-2): Bleve; Oliana, Illanes, Imperiale; Zanon, Zuelli (53’ Capezzi), Schiavi (78’ Palmieri), Giovane (68’ Cherubini), Cicconi; Finotto (53’ Coppolaro), Cerri (46’ Shpendi). A disposizione: Chiorra, Belloni, Bouah, Capello, Falco, Maressa, Panico. Allenatore: Calabro
Arbitro: Prontera