Attualità - 24 dicembre 2024, 08:00

Liguria, che cinema! L’anno d’oro della Genova Liguria Film Commission

Dalle zone dell’entroterra ai luoghi iconici, sempre più film, serie tv e pubblicità scelgono la nostra regione come set a cielo aperto. La presidente Cristina Bolla: “Il nostro territorio è apprezzato a livello internazionale per la bellezza e la varietà delle location, oltre che per la nostra capacità organizzativa”

Non sono ancora disponibili i dati definitivi relativi a tutti i risultati conseguiti nel 2024 perché i lavori sono ancora in corso, ma la Genova Liguria Film Commission può certamente essere orgogliosa del proprio operato. Nata con l’obiettivo di promuovere la regione come destinazione per produzioni cinematografiche, televisive e pubblicitarie, la fondazione è presieduta da Cristina Bolla, che nonostante il Natale alle porte sta continuando continua a lavorare per poter portare avanti le produzioni e i progetti previsti. 

La Liguria è diventata un grande laboratorio grazie agli sforzi che abbiamo fatto, e grazie a Regione, Comuni e tutti i partner: oltre alle produzioni ci sono tante attività nell’ambito dell’audiovisivo, tanti progetti che si stanno scrivendo. La regione è diventata una bella industria creativa a trecentosessanta gradi. Sono molto positiva e anche molto orgogliosa del  lavoro che, con la mia squadra e con il supporto degli enti, siamo riusciti a fare in un periodo che non era facile, durante il Covid e nel post pandemia. Siamo soddisfatti non soltanto dei numeri, ma anche della qualità dei progetti che arrivano e del ritorno che c’è sul territorio”. 

Sempre maggiori sono infatti film, pubblicità e programmi che scelgono Genova e la Liguria come cornice per raccontare le storie dei personaggi protagonisti, con un ritorno non solo economico ma anche a livello culturale e paesaggistico: “Stiamo cercando di diversificare le location, cercando di proporre tutta la Liguria e non solo le aree più famose. Per cercare di rispondere alle esigenze dei registi, andiamo a cercare le location più idonee per le sceneggiature che ci vengono sottoposte, puntando anche sulle zone dell’entroterra. L’obiettivo è valorizzare il territorio, e magari anche la riqualificazione di aree post industriali che grazie a progetti audiovisivi ottengono una visibilità che poi le rende appetibili”. 

A rendere così attraente il territorio ligure è anche la capacità gestionale di Genova Liguria Film Commission: “Ci apprezzano molto per gli sforzi organizzativi che facciamo - spiega ancora Cristina Bolla -. Siamo in grado di rispondere velocemente e in modo preciso alle richieste delle produzioni, e spesso veniamo scelti anche per queste motivazioni. Siamo forti dal punto di vista logistico, e questo agevola i lavori e consente anche di avere dei risparmi, ed è un elemento che ci viene riconosciuto anche a livello internazionale”. 

Genova, effettivamente, sembra essere sempre più al centro di film e serie televisive: basti pensare a Blanca, la fiction Rai che tornerà nel capoluogo ligure anche per la terza stagione. Le riprese dureranno per tre settimane, a partire dal prossimo 17 febbraio: alcune delle location scelte sono i palazzi dei Rolli, il centro storico, l’area del Porto Antico, la cremagliera Principe - Granarolo, la zona delle riparazioni navali, Boccadasse e Camogli. 

Il fatto che tanti, anche fuori dall’Italia, riconoscano ormai il nostro territorio è un grande motivo di orgoglio - prosegue Bolla -. La Liguria è dappertutto: non solo serie televisive e film, ma anche documentari, videoclip e pubblicità: su quest’ultima siamo molto forti, per questo tantissimi progetti sono realizzati qui da noi, specialmente quelli di fascia alta. È senza dubbio un bel biglietto da visita. In fondo ho sempre detto che Genova è una delle città più belle del mondo, e ho sempre voluto sottolineare che non lo dicevo per campanilismo o presunzione. Alcuni mi prendevano in giro, ma oggi è ormai chiaro che sia meravigliosa. Quando portiamo le persone in visita facciamo spesso delle site inspection per portarle a vedere tutte le peculiarità, non solo quelle più conosciute, come alcune zone del porto. In Blanca si vedono scene tra i container, in una città vera, vissuta dai genovesi”. 

Tali risultati fanno ben sperare giovani ragazze e ragazzi che vorrebbero lavorare nel mondo dell’industria creativa e della cultura, e che Bolla conosce bene: da anni è docente in questi settori, oltre a occuparsi di progettazione per lo sviluppo economico, culturale e enogastronomico della Liguria: “Nel nostro settore abbiamo bisogno di maestranze che vengano a lavorare in Liguria: nei titoli di coda sempre più spesso si nota come sempre più genovesi e liguri siano non solo gli attori e le comparse, ma anche chi sta dietro alle telecamere. Un set prevede che ci siano impiegate da dieci a anche quattrocento persone a seconda dei casi, ma anche migliaia se sono previste scene con molte comparse. Servono quindi professionalità precise, e di persone che le abbiano sviluppate.  La filiera dell'audiovisivo prevede qualsiasi tipo di professionalità: dalla parrucchiera all’ingegnere che si occupa della sicurezza, dagli elettricisti alla sartoria. È un settore in cui c’è tanta richiesta e tanto lavoro”. 

Cristina Bolla è stata insignita del prestigioso riconoscimento Ligure Illustre 2024, che viene assegnato a chi si è distinto in ambito professionale e sociale, sia a livello nazionale che internazionale. Il premio consiste in un "cigno d'argento in filigrana", simbolo dell'eccellenza ligure: “Una bella soddisfazione vedere che il territorio abbia voluto conferirmi questo premio. Sono anche presidente del Centro Studi Amadeo Peter Giannini, un aspetto che sottolineo sempre perché la visione di un filantropo come Giannini è nel DNA dei liguri. Ovunque si vada si trovano liguri che sono stati degli innovatori nei settori più disparati”. Il Centro si occupa di valorizzare i progetti audiovisivi e la cultura ligure nel mondo.

Chiara Orsetti

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