Per la prima volta, nella sua storia ultracentenaria che affonda le proprie radici nel lontano 1913, la Compagnia Goliardica Mario Baistrocchi porgerà i suoi auguri di Buone Feste nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale questa domenica 22 dicembre alle ore 16.00 (ingresso gratuito fino a esaurimento posti).
Già la scorsa domenica 15 dicembre si è avuto un assaggio di quello che succederà nell’avvicinamento dei baistrocchini a Palazzo Ducale: la Compagnia arriverà a bordo di un bus elettrico di ultima generazione dell’AMT, quest’anno partner della Bai; un modo, quindi, per promuovere gli spostamenti in città, riducendo rumore ed inquinamento nel pieno rispetto della sostenibilità.
Sul bus con dicitura speciale '112 Anni di Baistrocchi' si sono fatte, quindi, le prove generali per il collegamento in diretta televisiva che verrà effettuato proprio a bordo del bus e che porterà la Compagnia sino in Piazza De Ferrari.
Inoltre, la Compagnia teatrale più 'vecchia d'Italia' ha saputo rinnovarsi, sia per quanto concerne il Consiglio Direttivo, che con l'innesto di nuove leve, mettendo in campo tantissime novità sia per l'edizione alle porte ma anche con un occhio di riguardo al futuro.
A tal proposito, ne abbiamo parlato nel dettaglio con il neopresidente della Compagnia, Ubaldo Borchi, e il regista, Luigi Traverso.
Per quest'anno, per la prima volta nella storia ultracentenaria della Compagnia Mario Baistrocchi, porgerete i vostri auguri di Buone Feste in una location esclusiva quale la Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale. Presidente Borchi, come mai questa decisione? Come avete strutturato l'evento?
"Si tratta di un'idea che abbiamo avuto tutti insieme. In questo momento ci sembra che abbiamo delle ottime possibilità, considerando il ritorno notevole che stiamo riscontrando da tutti quanti. Onestamente ci sembrava giusto, da parte nostra, offrire qualcosa di concreto alla città di Genova, la città che ha sempre dato tantissimo alla Compagnia Baistrocchi e che continua a dare. Sarà, in concreto, una piccola rappresentazione, quindi non uno spettacolo vero e proprio, durante la quale porgeremo gli auguri di buone feste alla città in una location di prestigio. Questo è stato possibile grazie ad un rapporto di amicizia che abbiamo instaurato con Beppe Costa, il presidente della Fondazione Palazzo Ducale. Abbiamo messo in campo davvero un grande sforzo sinergico che ci ha permesso di riuscire a realizzare questo progetto. I presupposti, ad oggi, affinché questa domenica tutto possa andare bene, ci sono".
Oltretutto, la Compagnia in tempi recenti ha rinnovato il proprio Consiglio Direttivo; in merito, quali sono gli obiettivi a medio e lungo termine che la nuova direzione si pone? Come si struttureranno gli spettacoli nel futuro?
"Gli obiettivi a medio e lungo termine hanno alla base la volontà di crescere e poter dare ancora di più al caloroso pubblico che da sempre ci segue con attenzione. A medio termine ci siamo posti l'intento di tornare presenti in modo significativo nelle delegazioni della città, quindi non fare solo ed esclusivamente spettacoli nel centro di Genova, ma di utilizzare altri teatri in ciascun quartiere. Per quest'anno, infatti, sfrutteremo l'opportunità della riapertura del Teatro Verdi a Sestri Ponente, essendo che conosciamo molto bene l'importanza di questa struttura per la delegazione e noi ci tenevamo particolarmente ad essere presenti. Per quanto riguarda, invece, i progetti a 'lunga scadenza', abbiamo in serbo l'idea di istituire un Museo della Baistrocchi, avendo considerato il notevole patrimonio di anni e anni di rappresentazioni della Compagnia, che non deve in nessun modo andare a perdersi. Abbiamo oltre un secolo di musiche, copioni, scritti e costumi che vorremmo mettere a disposizione della città e di chiunque abbia l'interesse di scoprire questa nostra storia ultracentenaria".
Presidente Borchi, per quanto concerne il discorso 'essere più presenti nelle delegazioni', qual è l'idea che vi ha spinto a voler concretizzare questo progetto che, come ha specificato, varcherà i confini del teatro?
"L'idea è quella di riuscire a portare la comicità della Compagnia anche a tutte quelle persone che non hanno la possibilità di recarsi a teatro per svariati motivi, quindi nel concreto di riuscire ad essere sempre più vicini alle persone. Pensiamo, ad esempio, al mondo delle comunità per anziani, alle rsa e, perché no, anche agli ospedali. Quindi, la volontà è quella di portare la rappresentazione con qualcuno della Compagnia, anche attraverso mezzi audio-visivi che abbiamo a disposizione, al di fuori del teatro. A tal proposito, ci tengo a specificare che, se no, il rischio è anche quello che si parli di noi solo in prossimità degli spettacoli. La rappresentazione vera e propria dev'essere condivisa da una platea più ampia".
Luigi Traverso, in qualità di regista della Compagnia, può raccontarci quella che è una storia ultracentenaria della Baistrocchi, fatta di personaggi illustri, ma anche quali sono stati i preparativi dietro l'evento in programma questa domenica 22 dicembre (alle ore 16.00) a Palazzo Ducale?
"Innanzitutto ci tengo particolarmente a sottolineare la storia della Baistrocchi, la Compagnia più 'anziana' d'italia che il prossimo anno compie la bellezza di centododici anni. Hanno fatto la storia della Compagnia personaggi illustri come (citandone ad esempio qualcuno) Enzo Tortora, Paolo Villaggio e Giorgio Calabrese, figure che poi nel mondo dello spettacolo hanno ottenuto un grande successo senza mai dimenticare le proprie radici, ovvero quelle della Baistrocchi. In riferimento, invece, al discorso del Museo, ci tengo a dire che abbiamo in repertorio copioni e locandine del 1964 scritte da Enzo Torrtora e Popi Perani: queste sono parte della storia della Compagnia. In questa domenica di festività, vorremmo ricordare tutti loro, gli ex baistrocchini. La scorsa domenica 15 dicembre abbiamo fatto un giro in costume in Piazza De Ferrari tra i mercatini di Natale, grazie in primis a AMT che ci ha accompagnato con un bus intitolato '112 anni di Baistrocchi'; è stato un bagno di folla, non ci aspettavamo così tanta partecipazione e tutto questo grandissimo affetto. Come ha detto il Presidente Ubaldo Borchi, tornare nelle delegazioni, con un sorriso e lo spettacolo, è doveroso nei confronti della cittadinanza e questa decisione permetterà di contraddistinguere ancora di più la compagnia. La Baistrocchi, in sintesi, è questo: solidarietà (anche fra gli stessi componenti)".
Nel dettaglio, come sarà strutturato l'evento di questa domenica? Ci saranno degli ospiti in particolare?
"Per l'evento presenteremo alcuni sketch passati. Avremo ospiti d'onore, come i Ricchi e Poveri, Drusilla Foer e i Trilli ma qui, però, c'è il giochetto: qualcuno sarà vero, qualcuno sarà falso. Solo il pubblico presente potrà scoprirlo durante la rappresentazione. Passeremo circa un'oretta insieme anche con Enzo Paci, Andrea Carretti, Michelangelo Pulci. Inoltre, avremo anche delle clip inviate dai nostri ex baistrocchini che saluteranno tutto il pubblico presente. Sarà, dunque, un pomeriggio di allegria per tutti e ci augureremo serene festività ai genovesi".
Il 2025 è alle porte: come vi siete organizzati per la nuova stagione?
"Per quest'anno avremo venti elementi suddivisi tra prosa e balletto. Normalmente la selezione avviene nel mese di settembre attraverso bandi e comunicazioni sui social. La Compagnia è composta principalmente da studenti universitari o ex universitari, qualcuno un po' più attempato, che hanno voglia e passione di mettersi in gioco divertendosi e per far divertire. Quindi, ognuno si sceglie il proprio ruolo: chi per il balletto, chi per la prosa".
Quale sarà, invece, il tema principale che condurrà le future rappresentazioni?
"Esattamente come lo scorso anno, ci sarà infatti un filo conduttore per il nuovo spettacolo di cui, però, non anticiperò il titolo ma lo scopriremo direttamente questa domenica a Palazzo Ducale. Posso dire che sarà un omaggio goliardico ai settant'anni della Televisione Italiana. Quindi, la Baistrocchi riproporrà, preciso sempre in modo goliardico, le trasmissioni, i personaggi oppure le sigle che hanno fatto la storia della televisione. In sostanza, sarà un omaggio alla tv di ieri e di oggi".
Può già anticiparci qualche novità esclusiva per l'anno che verrà?
"Sì, qualcosa possiamo anticiparlo. Ci saranno dei personaggi molto illustri che ci verranno a 'trovare' durante gli spettacoli. Posso citare, ad esempio, Lorella Cuccarini e Enrico Mentana; altro, però, non posso 'spoilerarlo'. Naturalmente, non potrà mancare lo storico 'Can Can' della Baistrocchi e il balletto classico, dove il protagonista sarà un'étoile della danza classica e non solo".