Cronaca - 19 dicembre 2024, 08:00

Morti bianche, in Liguria venti incidenti mortali sul lavoro, l'ultima tragedia ieri a Pra’

Nei porti italiani trentadue vittime da inizio anno, nonostante le richieste di maggiori controlli sulla sicurezza e maggiore formazione

Morti bianche, in Liguria venti incidenti mortali sul lavoro, l'ultima tragedia ieri a Pra’

Venti lavoratori morti in infortuni sul lavoro dall'inizio dell'anno ad oggi in Liguria: un conto tragico che continua a salire, e che su base nazionale ha già superato le mille vittime, trentadue delle quali nei porti italiani.

Morti bianche, che hanno ripreso a crescere veloci nei numeri, nonostante le richieste di maggiori controlli sulla sicurezza e maggiore formazione sui luoghi di lavoro.

L'ultima tragedia su base genovese è quella di ieri, al terminal Psa-Vte di Pra', dove Giovanni Battista Macciò, cinquantadue anni, lavoratore della Culmv ha perso la vita durante il turno di notte nell'area 'ferrovia' dello scalo, dove si movimentano container e carichi. 

I dati Inail aggiornati a fine novembre 2024 riportavano di ottocentonovanta vittime di incidenti mortali sul lavoro nei primi dieci mesi dell'anno, con il settore edile e delle costruzioni che risulta il più colpito, seguito dalla manifattura e dai trasporti. Con un picco, per fascia d'età: quella tra i cinquantuno e i sessant'anni.

L'età di Macciò, che ieri è stato travolto e schiacciato da una ralla in movimentazione nel piazzale semi-deserto dove operavano altri tre portuali. Sul caso è stata aperta un'indagine per omicidio colposo, per chiarire nel dettaglio quanto accaduto. Un video circolato nella giornata di ieri ritrae quanto accaduto, ripreso da una telecamera di sicurezza. L'uomo era a piedi dietro una ralla, un semi rimorchio per la movimentazione carichi, e stava controllando la marchiatura di un cassone quando un'altro collega di turno, a bordo di un'altra ralla, fa un'improvvisa inversione a 'u', e punta dritto verso altri due mezzi fermi. In mezzo c'è l'operaio che viene travolto e schiacciato, morendo sul colpo. 

A stabilire cosa sia accaduto, chiarendo l'eventuale difformità della manovra eseguita, e delle lavorazioni effettuate saranno gli inquirenti, che hanno sequestrato le immagini e stanno ascoltando i testimoni, pochi, dell'accaduto, ripreso però dagli occhi elettronici di sorveglianza dello scalo.

Alla guida del mezzo investitore c'era P.R., cinquantaquattro anni, che è stato sottoposto ad esami tossicologici in ospedale, i cui esiti arriveranno nelle prossime ore. I mezzi sono stati sequestrati, anche se risultano nuovi, immatricolati pochi mesi fa. 

Nell'impatto è rimasto ferito anche un terzo collega, di quarantasei anni, che si trovava a bordo di un rimorchio ed è stato sbalzato fuori riportando un trauma cranico, una frattura allo sterno e ad alcune vertebre. È fuori pericolo dopo lunga osservazione in ospedale, dove rimane ricoverato.

Macciò, originario del quartiere di Granarolo e residente a Castiglione Chiavarese, socio della Compagnia Unica dal 1997, lascia una moglie e un figlio. E tanti colleghi rimasti sbigottiti dalla tragedia, che si sono già mossi per sostenere la famiglia del portuale. 

Valentina Carosini

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