Il 5 dicembre scorso è stato siglato un verbale di accordo tra i manager di Autostrade per l'Italia e i rappresentanti nazionali di Cgil, Cisl, Uil e delle sigle autonome Cisal e Ugl, insieme alle strutture territoriali e alla Rsa, che segnerà di fatto la fine della figura del casellante, o esattore, che incassa il pedaggio agli automobilisti.
Sebbene il ruolo notturno sia già stato abolito da tempo, a partire dal 1 gennaio 2024, anche la Liguria sarà coinvolta e avrà inizio una sperimentazione che si estenderà fino al 2025, riguardante anche le fasce orarie diurne.
L’obiettivo è quello di eliminare quasi completamente questa figura, come indicato nell'accordo che prevede un piano di incentivazione per il personale esattoriale per evitare effetti traumatici.
Le parti coinvolte hanno sottolineato l'importanza di adattarsi al crescente utilizzo di sistemi di pagamento elettronici e innovativi, predisponendo anticipatamente i nuovi sviluppi per evitare impatti negativi sul personale. La sperimentazione interesserà cinquantaquattro stazioni a livello nazionale: ventiquattro a partire dal 1 gennaio 2024, altre venti dal 1 aprile e 10 dal 1 ottobre 2025.
In Liguria, le stazioni che rimarranno senza casellante includono Isola del Cantone e Ronco Scrivia sull'A7, Arenzano e Albisola sull'A10, e Casale sud, Ghemme e Lago Maggiore sull'A26.
I criteri per la scelta delle stazioni da spresidiare durante il giorno sono simili a quelli adottati per la sperimentazione notturna: si basa su bassi volumi di traffico e la vicinanza a stazioni limitrofe, che verranno gestite in caso di anomalie dal personale presente nella stazione adiacente. Qualora si presentassero problemi irrisolvibili a livello locale, questi verranno gestiti a livello nazionale, rispettando le tempistiche stabilite per lo spresidio.
La sperimentazione prevede un monitoraggio costante di vari parametri, tra cui il numero di anomalie registrate, gli interventi del personale della stazione vicina, i tempi di intervento e le cause delle anomalie. Inoltre, è stato concordato che, fino al 31 dicembre 2025, l'organico del personale esattoriale non scenderà al di sotto di 900 unità lavorative a tempo pieno (Fte), e la società si impegna a mantenere questo numero sopra gli 800 Fte fino al 31 dicembre 2026.
Tuttavia, è importante notare che l'assenza di personale può causare disagi. Ad esempio, la scorsa notte alla barriera di Savona, quattro trasporti eccezionali hanno incontrato gravi difficoltà nell'uscire dall'autostrada a causa di un malfunzionamento del lettore dei codici a barre per i permessi.
L'assenza di un operatore ha rallentato la risoluzione della situazione, creando lunghe code in attesa dell'arrivo del personale di turno da Celle Ligure.