Il prossimo 14 dicembre alle ore 21, il teatro Tiqu (piazza Cambiaso 1) ospiterà Le Astronavi, progetto musicale nato nel 2016 e guidato da Gianmaria Rocchi e Stefania Carbonara. La band, che mescola sonorità e visual in modo sperimentale, presenterà dal vivo il nuovo album Moonchild: anticipato dai singoli 'La ballata di Jack Parsons', 'Hyper Chaos' e 'Fondiamo una setta', questo disco esplora storie di personaggi legati all'occultismo e alla controcultura, immergendo il pubblico in una narrazione avvincente e fuori dall'ordinario.
I primi due album del gruppo sono stati registrati e portati live utilizzando soltanto le sequenze digitali. Durante la lavorazione di Moonchild la formazione sul palco ha visto l’aggiunta di nuovi membri e ad oggi prevede: Gianmaria Rocchi (voce), Stefania Carbonara (produzioni e proiezioni video), Enea Castellini (chitarra), Cristina Clelia Cambiganu (basso), Matteo Brunato (batteria), Dino Di Marco (sax), Andrea Arioli (tromba), Federica Italia (seconda voce), Kiki The Killer (agitatrice occulta).
"Moonchild prende il nome da un romanzo di Aleister Crowley, famoso occultista inglese - spiega Gianmaria Rocchi, il frontman della band -. La figura centrale dell’album, però, è Jack Parsons, uno scienziato missilistico e occultista americano che tentò di evocare una figura magica capace di cambiare il mondo" ci racconta Rocchi. "Questa figura, la Moonchild, rappresenta per noi la possibilità di sfidare le convenzioni sociali, così come fecero Parsons e altri personaggi che abbiamo raccontato nell'album”.
Il disco, infatti, attraversa storie di individui che, tra luci e ombre, hanno superato le restrizioni imposte dalla società. Il viaggio musicale si accompagna a sonorità in continuo cambiamento: "Non volevamo fermarci su un genere. L'idea è sempre stata quella di raccontare storie straordinarie, lontane dalla quotidianità che spesso domina i testi della musica contemporanea”.
Parlando di Genova, Gianmaria sottolinea quanto la città abbia influenzato il percorso del gruppo: “Genova è sempre stata al centro della nostra produzione. La città con i suoi vicoli, il porto, i suoi spazi che sembrano fuori dal tempo, ci ispira continuamente. Qui si respira un'energia che ci ha aiutato a dar vita a un progetto così contaminato come Le Astronavi”.
Rocchi descrive anche come un viaggio a Cefalù, in Sicilia, li abbia avvicinati ulteriormente a Crowley e al suo mondo: “Quando ho visitato l’Abbazia di Thélema, dove Crowley viveva, ho iniziato a immaginare cosa dovesse essere quel posto negli anni '20. Da lì è nata l’ispirazione per Parsons e tutte le altre figure straordinarie che abbiamo raccontato”.
Il live al Tiqu si preannuncia come un’esperienza unica. Non sarà solo un concerto, ma un vero e proprio spettacolo visivo: “Durante i live, Stefania crea in diretta le immagini che accompagnano le canzoni, rendendo l’esperienza immersiva. Ogni proiezione ha una sua narrativa che si intreccia con la musica”.
Oltre alla band, il concerto vedrà la partecipazione di diversi ospiti, tra cui Yuma, che ha collaborato all’album, e Stefano Giacomazzi, con cui Le Astronavi eseguiranno un brano del loro precedente album Barren.
Con il loro background punk e la volontà di sperimentare, Le Astronavi hanno portato la loro musica sui palchi di festival importanti come il Goa Boa e il Balena Festival. Oggi, con Moonchild, puntano ancora più in alto, portando avanti il loro percorso di esplorazione sonora e tematica. "La nostra sfida è raccontare storie straordinarie con un linguaggio accessibile, far ballare le persone e allo stesso tempo farle riflettere su personaggi dimenticati dalla storia ufficiale”.