Procede la nostra inchiesta sulla situazione dei lavori in corso del ribaltamento a mare di Fincantieri a Sestri Ponente, dove attualmente le criticità costantemente segnalate dai cittadini che iniziano a non poterne di più, tra vibrazioni costanti e rumori assordanti, non accennano a diminuire.
A distanza di diverse settimane, il contesto continua ad essere critico, e, come ci ha raccontato la signora Cristina, una residente del quartiere a ridosso di Fincantieri, ci sarà in questi giorni un sopralluogo dei tecnici del Rina, l'impresa appaltatrice dei lavori, che avrebbe definito un piano di monitoraggio delle vibrazioni attraverso appositi sensori, 'vibrometri', installati in prossimità del cantiere.
"In questi giorni ci siamo spaventati davvero tanto, perché le vibrazioni sono state particolarmente forti, come mai non le abbiamo sentite onestamente - racconta la signora Cristina -. Adesso ci ha comunicato il nostro amministratore di condominio, che è stato contattato da un tecnico, che nelle prossime giornate verrà effettuato un sopralluogo presso il nostro palazzo per installare un macchinario volto a monitorare le vibrazioni. Mio marito ha chiarito, però, che questo dovrà essere messo nell'ultimo piano della palazzina e non nel portone, perché in quel punto non si percepiscono praticamente più".
Durante il discorso, la signora non usa mezzi termini e chiarisce che "mio marito ha già avvisato i tecnici e che, in questo contesto, qualora non ci saranno soluzioni concrete, prenderemo dei seri provvedimenti a riguardo" perché attualmente "la situazione sta diventando sempre più insostenibile".
"Adesso vogliamo capire se le crepe che noi vediamo, sono imputabili o meno ai lavori. Io con mio marito ne abbiamo notate di nuove. La situazione, però, come ho già detto, è allarmante, perché noi viviamo in una palazzina che tempo fa ha già avuto un problema di cedimento", prosegue la signora Cristina.
"Oltretutto - continua la residente -, la signora dell'appartamento sotto al nostro, ha una situazione strutturale precaria, quindi noi ci troviamo sopra ad una casa che ha bisogno di interventi di manutenzione e tutte queste vibrazioni sono pericolose Lei mi continua a chiamare costantemente perché spaventata ed io le ho detto che tutto quello che posso segnalare, lo sto facendo".
Situazione che, oltre alla paura, crea un vero e proprio disagio anche per l'attività che il marito di Cristina svolge: "Lui lavora in orario notturno e, quando può, cerca di riposare al pomeriggio. Spesso si è dovuto alzare perché non riusciva a dormire a causa del letto che tremava costantemente. L'altro ieri e ieri, mi ha detto che è dovuto letteralmente uscire dal palazzo perché sembrava che la casa stesse venendo giù", afferma la residente.
In questa contesto, non manca chi, però, afferma di non sentire queste vibrazioni e su questo la signora Cristina non usa mezzi termini: "Questa è una cosa che mi fa veramente arrabbiare, perché chi non lo sente, o le percepisce di meno, non implica il fatto che queste vibrazioni non esistano. Io non perdo tempo a raccontare sciocchezze: tutto quello che dico è perfettamente verificabile. Le vibrazioni ci sono, eccome", conclude.
Una vicenda che, a tratti, assume delle note che rasentano il discutibile: secondo quanto comunicato da Sara Tassara, consigliera Rossoverde del Municipio VI Medio Ponente, "i residenti hanno contattato diverse volte i Vigili del Fuoco che non intervengono perché Fincantieri ha comunicato che è tutto apposto e regolamentato, di conseguenza finché non ci saranno problematiche di altro tipo, loro hanno le mani legate".
"Questa è una situazione davvero complicata, perché le persone iniziano a non poterne di più - prosegue Tassara -, ed è un contesto a dir poco invalidante".
"Attualmente stiamo valutando di capire come muoverci per far sì che vengano effettuate delle rilevazioni e, dopo di che, partire con una richiesta di risarcimento danni, perché, oltre alle vibrazioni, qui si parla di una forma vera e propria di stress psicologico.Ormai i video divulgati dai residenti sono all'ordine del giorno e questi rendono tangibile la pesantezza del contesto. Noi dobbiamo imporci e chiedere che i cittadini siano tutelati, anche come ho già detto attraverso dei risarcimenti concreti", continua la consigliera.
La raccolta firme organizzata lo scorso 6 novembre, dalle ore 10 alle ore 13, in piazzetta Cave di Seltz, quando tutta la comunità locale a firmare la petizione per i lavori, ha portato "quasi cinquecento firme in poche ore" e visto il risultato "ci stiamo organizzando per realizzarne una seconda", dichiara Tassara. "Attualmente stiamo aspettando le autorizzazioni dell'occupazione del suolo pubblico, ma sicuramente la organizzeremo intorno alla metà di dicembre, con l'obiettivo di portarne a casa altrettante", conclude la consigliera.