La Corte d'Appello di Genova si è espressa favorevole al precedente giudizio positivo espresso dal Tribunale del capoluogo ligure in merito alla piena legittimità della sanzione irrogata dalla Capitaneria di Porto di Genova nei confronti di un armatore di nazionalità comunitaria, per aver violato la disciplina europea in materia di 'ship recycling' (di cui al Regolamento UE n. 1257/2013).
A seguito degli accertamenti che risalgono al 2021, quando la Capitaneria stava portando avanti attività di accertamento riguardo la rivelazione della demolizione di un'unità navale di rilevanti dimensioni battente bandiera italiana senza il previsto certificato d'idoneità al riciclaggio, sono stati emessi, nei confronti dell'uomo, provvedimenti sanzionatori per oltre trentamila euro (prima impugnati dal soggetto sanzionato).
In contemporanea, sempre in riferimento alla medesima vicenda, il Giudice di Pace di Genova ha respinto in primo grado il ricorso avverso la sanzione della Capitaneria di Porto di Genova all’armatore per aver avviato alla demolizione la nave in un impianto extra UE, non inserito nell’elenco degli impianti accreditati per tale tipo di lavorazione ai sensi della disciplina europea.
Un unicum nel panorama nazionale: infatti, in Italia, è la prima volta che si applicano le sanzioni previste per la demolizione di unità navali presso impianti non autorizzati e in assenza del 'ready for recycling certificate'.