Sarà il campo e la sfida al Cagliari (ore 12.30, arbitro Sozza) a dare le risposte a tanti dubbi sollevatisi in casa Genoa dopo l'esonero improvviso di Alberto Gilardino e, dopo fiumi di inchiostro, parole e ipotesi, battezzare l'arrivo sulla panchina rossoblù di Patrick Vieira.
Il tecnico ha avuto pochi giorni per preparare la gara contro un'avversario tutt'altro che banale da affrontare, reduce da un momento quasi sorprendentemente opposto rispetto al Grifone nonostante il pirotecnico pareggio ottenuto prima della sosta in casa contro il Milan. E l'elemento di sorpresa non è tanto quello che riguarda il valore assoluto della formazione sarda, quanto gli accadimenti della vigilia: se atterrasse ora sulla terra il proverbiale marziano, probabilmente penserebbe che la squadra reduce da un fresco cambio di guida tecnica non sia certo quella che ne viene da quattro punti in due partite, bensì colei che l'ultima vittoria l'ha trovata un mese fa.
Da allora Davide Nicola non ha lasciato trascorrere troppo tempo e, due partite dopo, si è presentato in campo abdicando il suo tipico 3-5-2 per passare al 4-2-3-1. Proprio ciò che, dopo quattro giorni di lavorro, pare essere pronto a fare l'ex Crystal Palace per il suo esordio davanti al pubblico amico. Qualità, fiducia e applicazione: su questi tre concetti, presentandosi, ha fatto leva il tecnico genoano per andare oltre ai freddi numeri.
E potrà farlo anche contando su diversi rientri. Sono quelli di Bani, Vitinha, Norton-Cuffy, Ankeye e Messias. Proprio ques'ultimo dovrebbe essere la sorpresa dall'inizio davanti ad affiancare Pinamonti in un reparto offensivo che mancherà di Ekhator, una delle (poche) note liete di questi ultimi mesi fermatosi a causa di un problema muscolare riscontrato con la Nazionale Under 19, e potrà contare su un Pereiro che ha potuto in questa pausa aumentare i giri del proprio motore. Rientrato l'allarme Miretti, potrebbe essere lui l'ago della bilancia in quel che si ipotizza poter essere anche una sorta di 4-3-3. Pronto a subentrare, ovviamente, anche Mario Balotelli.
In mezzo e dietro poche le novità, perché d'altronde è stato lo stesso tecnico a garantire di voler preservare il buono fatto finora, compresa quindi una fase difensiva tornata ultimamente (Como escluso) a funzionare. Badelj e Frendrup nella zona nevralgica del gioco sono ormai coppia collaudatissima, così come dietro lo sono Sabelli (fresco di rinnovo per un'altra stagione, fino a giugno 2026), Vasquez e Martin. Resta un dubbio al tecnico francese: se non dovesse farcela dall'inizio Bani, sarebbe Marcandalli più che Vogliacco il designato sostituto per questa sfida.
Pochissime le novità attese lato Casteddu per il sempre stimato ex “Didi” Nicola. Tutto ok coi nazionali rientrati nei giorni scorsi sull'isola, dove intanto il centrale colombiano Yerry Mina ha lavorato arrivando a poter essere disponibile e schierato, anche se a far coppia con Luperto dovrebbe esserci l'ex atalantino Palomino. Ancora a parte l'ex Lapadula, un'altra vecchia conoscenza genoana come Piccoli guiderà ancora l'attacco con due corsie laterali di grande gamba.
PROBABILI FORMAZIONI
Genoa (4-2-3-1): Leali; Sabelli, Marcandalli, Vasquez, Martin; Frendrup, Badelj; Pereiro, Miretti, Messias; Pinamonti. Allenatore: P. Vieira
Cagliari (4-2-3-1): Scuffet; Zappa, Palomino, Luperto, Augello; Makoumbou, Adopo; Zortea, Viola, Luvumbo; Piccoli. Allenatore: D. Nicola
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