Si è voltata ufficialmente con la conferenza di presentazione del nuovo tecnico Patrick Vieira la precedente pagina tecnica in casa Genoa. Ed è toccato al direttore sportivo Ottolini metterci la faccia per conto della società nel giorno dedicato a quella sorta di insediamento davanti alla stampa che tocca a ogni nuovo tecnico.
Il primo pensiero è andato ad Alberto Gilardino, tra la riconoscenza e il “lavoro sporco” di comunicargli l'esonero lo scorso martedì prima dell'allenamento: “Sono stati due anni veramente belli, intensi, ricchi di successi. E poi nel calcio ci sono questo tipo di situazioni ma volevo ringraziarlo e salutarlo - ha detto il diesse -. Ciò che può aver sorpreso è la tempistica ma è essenzialmente dovuta a un iter burocratico da seguire in questi casi. Però poi, analizzando anche la situazione, nelle scorse pause nazionali giocatori a disposizione ne abbiamo avuto pochissimi per lavorare con la squadra che tale si possa definire. Abbiamo messo tutto sul piatto della bilancia e siamo riusciti a concretizzarlo questa settimana”.
“Chi ha deciso l'esonero? Io sono qui da fine luglio di due anni fa e tutte le decisioni a livello tecnico sono passate dalla mia scrivania - ha tenuto a puntualizzare -. Come società parte anche di un progetto più ampio le decisioni vengono prese a livello collegiale e dev'esserci una condivisione più ampia, ma a livello tecnico il primo responsabile della scelta sono io”.
“Andare nelle motivazioni specifiche è sempre complicato - ha quindi aggiunto -. Quando si prendono decisioni di questo tipo si mettono sul piatto della bilancia diverse cose. Si parte dai risultati, si comincia a fare un'analisi un po' più approfondita sia di ciò che si vede anche dall'esterno ma anche su altre sensazioni o situazioni più del quotidiano. Ci si siede e si fanno delle considerazioni. Abbiamo avuto un alto numero di infortuni, c'era la sensazione di voler far uscire tutti dalla comfort zone, chiedere di più a tutti noi stessi e poi è maturata la decisione”.
Una decisione che nei giorni scorsi ha dato adito al nascere di retropensieri anche sul destino della proprietà, messa ufficialmente in vendita da A-Cap e Moelis negli scorsi giorni: “Se Patrick Vieira ha deciso di arrivare da noi evidentemente ha intravisto qualcosa di positivo. Prima di tutto questa maglia, questi tifosi e questa città, un club di livello alto e questo ha contribuito molto a convincerlo. Però ci saranno tante altre cose che lo avranno convinto, questo penso sia un segno positivo riguardo al futuro della società”.
Il mercato, infine, è tema di ragionamenti, soprattutto a fronte della scelta di un allenatore che in passato ha praticato un tipo di calcio completamente diverso da quello che pare aver dettato i crismi della costruzione dell'attuale rosa. Il primo ragionamento è sul recupero degli infortunati, ma non sarà l'unico di queste prossime settimane: “Ci confronteremo nelle prossime settimane. Il mister sta prendendo visione dei calciatori a disposizione, stanno rientrando alcuni rimasti infortunati. A un certo punto ci siederemo per capire dov'è il caso di intervenire e poi manifesteremo le eventuali necessità a chi sta dall'altra parte dell'oceano e vedremo cosa sarà possibile fare”.