La mostra personale della pittrice Antonella Fragomeno 'Accordicromie' si terrà presso il Lifeforms Art Studio in via dei Giustiniani dal 23 novembre al 7 dicembre ad ingresso libero, dove saranno esposti un corpus di più di dieci dipinti coloreranno di vibrante luce le millenarie pietre dei vicoli.
Il vernissage è previsto sabato 23 novembre alle ore 18. Si brinderà con le note di 'Genova Sinfonietta' e si degusteranno i dolci di 'Antico forno a Legna - Da Carlo'.
Il quartetto di musicisti collabora con numerose orchestre e gruppi cameristici attivi in Italia ed all’estero, con un repertorio che spazia dalla musica barocca a quella contemporanea. Accompagneranno la serata anche i giovani di 'Presente Chiama futuro', associazione impegnata nel sociale sul territorio. La mostra sarà visitabile tutti i pomeriggi dalle 16.30 alle 19 (esclusi i lunedì) e anche su appuntamento.
Pennellate energiche, toni cupi e accesi si scontrano e incontrano in un'armonia che Fragomeno ha sempre cercato fin dalla giovinezza e che l'arte soltanto le ha saputo restituire con vigore. “Nel mio dipingere c’è il rievocare i ricordi come la Madeleine per Proust e, di fronte alla finitezza e all’incertezza che sperimento, la mia arte prende direzione verso la verticalità, come ricerca del trascendente".
È nata nel periodo del Covid la serie di quadri Sfrangiature che dà vita alla prima sezione della mostra. Un periodo di isolamento che Fragomeno ha dedicato alla ricerca interiore. "Nonostante il dramma, artisticamente ho vissuto un periodo di felici scoperte", racconta. Sfrangiature perché le estremità del quadro non sono finite, come i bordi di un arazzo. "Ho dipinto come un'artigiana con trama e ordito e le frange sono segno che il quadro è come in sospeso, idealmente si potrebbe riprendere innumerevoli volte". La seconda sezione Colorfilia celebra la sua osservazione della realtà. Che sia lo sguardo rapito da una vetrina o da un passante oppure un'emozione che la attraversa, tutto per l’artista diventa stimolo e ispirazione.
Genovese, Fragomeno ha iniziato a lavorare a Il Giornale di Montanelli finché non ha reinterrogato se stessa e da lì la seconda vocazione: diventare pittrice. Frequenta l'Accademia Albertina di Torino e l’Accademia Ligustica di Genova. Nella Superba si mette alla sequela prima del pittore Mario De Mela, poi della pittrice Renata Soro. Acquisisce dimestichezza con diverse tecniche pittoriche e col figurativo, per scegliere poi la strada dell'informale come “privilegiata espressione della propria interiorità, in cui l'arte diventa metafisica del pensiero”.
Tra i luoghi in cui espone ci sono Palazzo Ducale, le Cisterne di Santa Maria di Castello e il Chiostro di Sant'Agostino. Fa da scenografia all'evento "Albaro 2022: abbigliamento e degustazioni", organizzato dal negozio “Noi”. La mostra presso l'atelier di Lifeforms, fa parte della rassegna intitolata “Invito d’artista”, nella quale Lino Di Vinci invita un collega artista ad intervenire all’interno dello spazio attraverso l’installazione di sue opere in dialogo con le altre presenti nell’atelier.
“La mostra è un viaggio senza me”, dichiara l’artista. Un viaggio perché per Fragomeno l’arte è frutto della sua ricerca artistica e spirituale ma è 'senza me' perché per chi guarda non c'è la pretesa di doversi identificare con lei: "È un dono che consegno alla vita e allo spettatore", dice. A ragion di questo, molti suoi quadri sono senza titolo, per non condizionare l'osservazione.
“È proprio ciò che mi ha colpito in lei - racconta Lino Di Vinci, artista dell’atelier Lifeforms Art Studio -. L’arte di Fragomeno è delicata, non grida, è un suggerire dei mondi che l’osservatore idealmente completa. Inoltre, trovo una sintonia nella sua poetica a partire dai suoi cromatismi, dalla sua spontaneità e c'è una modalità di lavoro che ci accomuna”.
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