Negli ultimi tempi, un fenomeno sempre più diffuso ha attirato l'attenzione dei cittadini: i biglietti lasciati sui parabrezza delle auto parcheggiate, con l'offerta di acquisto immediato del veicolo. Non importa che si tratti di mezzi nuovi di zecca o auto dallo scarso valore commerciale: i volantini indicanti il nome e il numero di telefono di chi è disposto all’acquisto vengono posizionati su ogni veicolo in sosta. Ma cosa si nasconde davvero dietro questi messaggi? È un’opportunità o una truffa mascherata?
Abbiamo intervistato Giuseppe Pace, Presidente Nazionale dei Carrozzieri di Confartigianato e titolare della Carrozzeria Torino di Genova, per fare chiarezza sulla questione. Pace conferma le perplessità che molti automobilisti potrebbero avere di fronte a questi bigliettini, sottolineando l'importanza di rivolgersi sempre a rivenditori e concessionari affidabili: “Personalmente preferisco tenermi lontano da questi metodi - spiega - perché un professionista serio non si affida a volantini anonimi lasciati sotto i tergicristalli. La mia carrozzeria esiste dal 1952 e i clienti la scelgono per la reputazione costruita in decenni di lavoro. Questo tipo di approcci, invece, rischiano di compromettere la fiducia degli utenti".
Il fenomeno dei bigliettini non sembra avere criteri specifici: auto nuove e vecchie vengono prese di mira indistintamente, e spesso i numeri di telefono riportati cambiano da un'auto all'altra, rendendo difficile risalire a un venditore affidabile: "Non ho mai visto un autosalone serio fare pubblicità in questo modo - prosegue Pace - e mi sembra preoccupante il fatto che ci siano persone disposte a vendere la propria auto attraverso canali così opachi”.
"Mi è capitato di sentire storie di auto vendute in fretta per pochi soldi e poi rivendute o utilizzate per altri scopi - continua a raccontare l’esperto -. Il mio consiglio è sempre quello di rivolgersi a concessionari o artigiani noti e affidabili. Inoltre, il mercato dei ricambi usati, se non regolamentato, può nascondere rischi ulteriori".
Un elemento interessante è l’iniziativa di Confartigianato per promuovere la 'Carta d'Identità dell'Automobile', un documento che attesterebbe la storia del veicolo, dai chilometri percorsi agli interventi di manutenzione: "Questo strumento sarebbe una garanzia sia per chi vende che per chi acquista, riducendo il rischio di truffe legate alla falsificazione dei dati del veicolo. È chiaro che, per esempio, se nel 2022 un’auto è stata tagliandata con ventimila chilometri, non potrà averne diciottomila nel 2024" spiega Pace. La trasparenza, quindi, è la chiave per arginare fenomeni che sfruttano spesso l'urgenza o la mancanza di informazione dei proprietari di veicoli.
Un altro fattore rilevante riguarda lo stato del parco auto circolante, che nella provincia di Genova continua a invecchiare. Secondo un’analisi di Facile.it, a settembre 2024 l’età media delle auto che viaggiano sulle strade genovesi è di 11 anni e 4 mesi, un aumento dell'1,6% rispetto all'anno precedente. Genova è comunque la seconda provincia ligure con i veicoli più giovani. Le auto più vecchie circolano a Imperia, con un’età media di 13 anni e 8 mesi, seguita da Savona con 12 anni e 6 mesi, mentre La Spezia ha i veicoli più giovani, con una media di 10 anni e 8 mesi. Questo invecchiamento generale del parco auto potrebbe contribuire a rendere più appetibile l’offerta di chi lascia bigliettini per acquistare vetture, ma l’invito rimane lo stesso: affidarsi a concessionari o artigiani affermati, che garantiscono la serietà e la trasparenza delle transazioni.