Rischio di reiterazione di condotte simili, con un precedente che emerge dall'ordinanza che riporta di un'aggressione analoga a bordo di un treno. Per questo il gip di Genova ha confermato la custodia cautelare in carcere per Fares Kamel Alshahhat, il 21enne barbiere egiziano che lunedì scorso, al culmine di un diverbio, ha colpito con un coltello il capotreno Rosario Ventura, di 44anni.
Pericolosità, ma anche rischio di fuga che in mancanza di un quadro chiaro e con alcuni passaggi ancora contraddittori, e il 21enne resta in carcere come aveva chiesto la procura nell'immediatezza dell'arresto. Mentre il capotreno in convalescenza si è chiuso nel riserbo continuano gli accertamenti per chiarire il quadro dell'aggressione e del diverbio che l'ha preceduta. Elementi nuovi sono emersi giovedì nel corso del lungo interrogatorio nel quale l'arrestato ha sostenuto di essere stato colpito dal controllore con il manganello che l'uomo portava con sé, ovviamente non previsto dalle dotazioni: uno strumento telescopico, di piccole dimensioni, che avrebbe avuto dietro per motivi di difesa personale e che ha precisato di non aver utilizzato né estratto.
Diversa la versione dell'aggressore che, ribadito il fatto di essere stato colto con l'amica 16enne sprovvisti di biglietto, ha prima negato di non aver voluto pagare e poi spiegato di non aver avuto il titolo di viaggio perché senza soldi.
Il 21enne ha poi raccontato di essere stato strattonato, di aver visto il manganello e dopo essere stato colpito di aver estratto il coltello che deteneva in seguito ad un'aggressione subita mesi prima, dopo la quale era stato minacciato. Nell'ordinanza si fa riferimento a comportamenti ai quali il 21enne sarebbe stato 'avvezzo', ed è emersa una denuncia per un'aggressione di un anno fa, sempre su un treno. Come spiegato dal suo legale il ragazzo non aveva con sé i documenti al momento dei fatti e, alla richiesta di esibirli, avrebbe mostrato un foglio del tribunale, una denuncia che aveva sporto tempo prima dopo un'aggressione da parte di un gruppo di nordafricani, che poi tramite amici lo avrebbero minacciato. Ma agli atti ci sarebbe anche una querela nei suoi confronti, dopo un'aggressione del 2023 sempre avvenuta su un convoglio regionale.
Per il giovane è stata ritenuta idonea la detenzione in carcere e non ai domiciliari, non avendo una residenza fissa.
Quanto al manganello e alla dinamica dell'accoltellamento saranno fondamentali le immagini delle telecamere di videosorveglianza a bordo del treno, già acquisite dagli inquirenti, mentre il momento in cui il capotreno è stato ferito sarebbe materialmente accaduto sul binario, mentre cercava di far scendere i due passeggeri senza biglietto, con possibili testimonianze che potrebbero chiarire i contorni dell'accaduto. Attorno ai tre si era radunato un capannello di persone che hanno anche fotografato la scena dopo il ferimento, scatto circolato sui social poco dopo e che potrebbero fornire elementi utili sull'accaduto.