Eventi - 08 novembre 2024, 18:30

Cosa fare a Genova e dintorni nel week end: tutti gli appuntamenti per sabato 9 e domenica 10 novembre

Le visite alla Barberia Giacalone, la Mostra della Zucca a Murta, il Rally della Lanterna, la Festa d'Autunno a Sciarborasca, la scoperta delle chiese del centro storico con 'Dai vicoli al cielo', lo spettacolo teatrale 'Cuore puro – Favola nera per camorra e pallone' di Roberto Saviano e tanto altro

Cosa fare a Genova e dintorni nel week end: tutti gli appuntamenti per sabato 9 e domenica 10 novembre

EVENTI

VISITE ALLA BARBERIA GIACALONE

Sabato 9 novembre

Grazie ai volontari della Delegazione FAI di Genova, a partire da sabato 9 novembre il secondo sabato del mese (9 novembre, 14 dicembre, 11 gennaio) sarà visitabile, dalle ore 15 alle ore 18, la storica Barberia Giacalone che, dopo i recenti interventi di manutenzione e messa in sicurezza, torna a sorprendere il visitatore con il vivace effetto dei vetri colorati sulle pareti e sul soffitto, nonché con quello delle lampade e dei riflessi negli specchi ovali, che avvolgono in un gioco di luci che sorprende.

Questa piccola Barberia - situata sul retro del monumentale Palazzo Boggiano Gavotti (via San Lorenzo 5) in vico dei Caprettari, tipico “caruggio” del centro storico di Genova- è uno dei più antichi locali del capoluogo ligure, un vero gioiello da scoprire nel cuore della città portuale, di fronte agli storici moli, non lontano dalla piazza della antica Borsa e un tempo circondata dagli “scagni”, gli uffici di spedizionieri e armatori. Su una superficie di soli 10 metri quadrati, la bottega fu aperta nel 1908 dal barbiere Giacalone che qualche decennio dopo, nel 1922, fece rinnovare l’interno secondo le più aggiornate tendenze déco dell’epoca creando, su pareti e soffitto, uno scenografico gioco di specchi e vetri cattedrale opera della vetreria Bottaro, la stessa che alcune generazioni dopo, nel 1992, ne avrebbe curato il restauro per conto del FAI. La barberia passò al figlio Italo che ne mantenne l’attività e, dopo la sua morte nel 1989, ne fu riconosciuto l’interesse storico dal Ministero della Cultura vincolandone la conservazione e, grazie a una sottoscrizione pubblica attivata dalla Delegazione di Genova, nel 1992 venne acquisita dal FAI che ne curò il restauro e la riapertura e che oggi ancora una volta la ripropone al pubblico.

MOSTRA DELLA ZUCCA DI MURTA

Sabato 9 e domenica 10 novembre / sabato 16 e domenica 17 novembre

Lunghe e panciute, colorate e mai uguali a sé stesse. Le zucche sono uno dei simboli dell’autunno, associato alla festa di Halloween ma già note ai tempi dei Fenici, anche se conobbero un vero e proprio boom dopo la scoperta dell’America. Sono divertenti e anche il nome scientifico lo è: cucurbitacee. Da 37 anni, le zucche hanno pure una loro capitale: Murta, frazione collinare di Genova, zona Val Polcevera. Qui si svolge la celebre Mostra della Zucca di Murta. La festa si apre sabato 9 e domenica 10 novembre, con replica sabato 16 e domenica 17 novembre. Il tema del 2023 è “La Zucca tra sport e giochi. Tenersi in forma con le cucurbitacee”. Gli stand espositivi, allestiti accanto alla parrocchia Murta, mettono in mostra il celebre frutto dell’orto in tutte le sue forme. Ma anche golosi manicaretti a tema, marmellate di zucca, pasta con la zucca, dolcetti di zucca. Verranno premiate la Zucca più grossa e la Zucca più lunga, la la Zucca più strana, la Zucca più bella.
https://www.murtaezucche.it/

DAI VICOLI AL CIELO 

Tutti i sabati di novembre

Sabato 9 novembre parte ufficialmente la seconda edizione dell’iniziativa "Dai Vicoli al Cielo”, un progetto che invita genovesi e turisti a scoprire il fascino delle Chiese storiche di Genova attraverso un percorso tra arte, fede e storia promosso dal Progetto di Comunità per la rigenerazione del Centro Storico e dal Vicariato Centro Storico della Diocesi di Genova. Un’occasione per perdersi nei dettagli, immergersi nella spiritualità e lasciarsi sorprendere dalla bellezza nascosta dietro le porte delle chiese dei sestieri di Prè, Molo e Maddalena.

Ogni sabato di novembre (9, 16, 23 e 30 novembre), ventiquattro chiese apriranno le loro porte dalle ore 10:00 alle 18:00, ciascuna di esse è una piccola oasi di bellezza, dove arte e fede si intrecciano raccontando storie secolari e i genovesi e i turisti, credenti o semplici appassionati di arte e storia, avranno l'opportunità di scoprire luoghi nascosti e capolavori d’arte inestimabili, immergendosi nella storia della città.

Ma non è solo una questione di fede perchè "Dai Vicoli al Cielo" è pensata per tutti, sono previste visite guidate gratuite per chi preferisce un tour approfondito, ma anche chi desidera prendersi il proprio tempo troverà a disposizione una brochure per un'esplorazione in autonomia.

Le visite guidate, organizzate dalla Coop. D.A.F.N.E., partiranno due volte al giorno, al mattino e al pomeriggio, toccando alcuni dei luoghi più suggestivi del Centro Storico. Sarà possibile visitare la Chiesa di San Pietro in Banchi, con i suoi affreschi rinascimentali, o la Basilica di Santa Maria delle Vigne, con la sua facciata neoclassica che guarda verso il cielo di Genova. Altre tappe includono la Chiesa del Gesù, dove si trovano opere di Rubens e Guido Reni, e l’antica Cattedrale di San Lorenzo, che custodisce le ceneri di San Giovanni Battista.

In alcune chiese come San Sisto, le Vigne ela Chiesa del Gesù saranno presenti anche divulgatrici scientifiche per offrire un punto di vista nuovo e stimolante su queste meraviglie del patrimonio genovese. Ogni chiesa sarà presidiata da volontari che accoglieranno i visitatori, fornendo loro informazioni e un volantino con la storia dei luoghi visitati.

Con "Dai Vicoli al Cielo", ogni sabato di novembre diventa una possibilità per perdersi e ritrovarsi nei vicoli e nelle chiese della città, facendo un passo indietro nel tempo e riscoprendo un pezzo di Genova che spesso sfugge agli occhi distratti. Un invito a tutti i genovesi e ai turisti: preparatevi a un viaggio tra fede, arte e storia, tra le pietre e i silenzi di una città che non smette mai di sorprendere.

Per ulteriori informazioni e per iscriversi alle visite guidate, è possibile consultare il sito www.centrostoricogenova.it o contattare la segreteria organizzativa all’indirizzo segreteria@centrostoricogenova.it.

𝗦𝗔𝗚𝗥𝗔 𝗗𝗜 𝗔𝗨𝗧𝗨𝗡𝗡𝗢 - CASTAGNATA E RAVIOLATA A SCIARBORASCA

Sabato 9 e domenica 10 novembre

La Castagnata e Polentata torna a Sciarborasca il 9 e 10 novembre 2024, organizzata dalla Croce d’Oro, dopo il rinvio per maltempo dello scorso ottobre. L'evento prevede stand gastronomici con polenta, ravioli, carni alla brace e dolci, accompagnati da vini e caldarroste. Venerdì e sabato sera, e domenica a pranzo, saranno serviti anche stinco al forno, pulled pork e funghi fritti. Non mancheranno musica e balli, con spettacoli serali e un'animata domenica pomeriggio. Parte del ricavato verrà utilizzato per la creazione e la stampa del materiale divulgativo a favore dei progetti e della promozione del Trenino di Elia. L'evento si svolge in un’area coperta con parcheggio vicino e usa materiali ecosostenibili. 

Sabato pomeriggio, dalle ore 17.30, avverrà la cerimonia di inaugurazione di 3 nuovi mezzi di soccorso sanitario e di protezione civile acquistati grazie all'incessante operato dei volontari. Un'automedica 4x4, un'ambulanza allestita a centro mobile di rianimazione e un carrello polisoccorso per emergenze idrogeologiche.

Ecco il programma completo delle due giornate:

Sabato 9 novembre

Ore 17,00 cerimonia di inaugurazione nuovi mezzi di soccorso

Ore 19,30 apertura stand gastronomici

Ore 21,00 inizio animazione per bambini con truccabimbi, palloncini e baby-dance

Ore 22,00 concerto pop rock punk ska dei “Sconvoltri”

Domenica 10 novembre

Ore 12,30 apertura stand gastronomici

Ore 14,30 inizio animazione per bambini con truccabimbi, palloncini e baby-dance

Ore 15,00 pomeriggio danzante con l’orchestra spettacolo “Giannarelli Pietrelli”

Il ricavato verrà utilizzato per l’acquisto di presidi per il soccorso, da allestire sui mezzi dell’associazione, e per la promozione delle iniziative del “Trenino di Elia” nato per informare e sensibilizzare sulla sindrome emolitico-uremica.

RALLY DELLA LANTERNA

Sabato 9 e domenica 10 novembre

Dopo nove anni, sabato 9 e domenica 10 novembre, Genova riaccoglie il Rally della Lanterna. È un’edizione speciale, non solo perché festeggia il suo 40esimo appuntamento, ma anche perché quest’anno la gara è stata designata come Finale della Coppa Italia Rally, uno degli eventi più importanti e dal grande richiamo mediatico il cui accesso è riservato ai migliori piloti delle graduatorie delle dieci zone nazionali. Oltre 150 le vetture che saranno protagoniste di questo evento dall’elevato tasso di adrenalina.

Per l’occasione la classica ligure tornerà nel cuore del capoluogo genovese attraversando strade che hanno fatto la storia del rallysmo genovese e nazionale e che sono nuovamente pronte a tornare protagoniste di una delle sfide più importanti della stagione. Partenza ed arrivo interesseranno il centro, mentre il percorso si articolerà sulle classiche prove speciali nei dintorni di Torriglia. La Val Bisagno sarà interessata anche dal parco assistenza che troverà spazio davanti allo stadio Luigi Ferraris.

Per tutte le informazioni e gli aggiornamenti è possibile seguire la pagina Facebook degli organizzatori.

TROFEO NICO SAPIO 

Sabato 9 e domenica 10 novembre

Da venerdì 8 a domenica 10 novembre, all'interno del My Sport Village Sciorba (il più grande polisportivo della Liguria) e nell'ambito del programma di "Genova 2024 Capitale Europea dello Sport", ritorna uno degli eventi più attesi nel panorama delle attività della Federazione Italiana Nuoto grazie alla presenza delle stelle del Nuoto italiano e internazionale.  Numeri ancora una volta record. Sono 3.580 le presenze/gara nei tre giorni del Trofeo Nico Sapio: mille gli atleti della categoria “Assoluti” e “Juniores” tra venerdì e sabato, 645 gli “Esordienti A” e “Ragazzi”. 

Brilla la stella del campione olimpico Thomas Ceccon, capace di vincere un oro, un argento e due bronzi nell'ambito dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020 e Parigi 2024. Il ventitreenne delle Fiamme Oro continua a ottenere risultati eccezionali. nell'estate scorso Ceccon ha firmato il secondo posto nella staffetta 4x100 metri stile libero per poi trionfare nei 100 metri dorso. 

La vasca dei campioni della Sciorba vedrà protagonista anche Alberto Razzetti. Il campione di Genova Nuoto My Sport e Fiamme Gialle è reduce dalle tre finali raggiunte a Parigi 2024 nei 200 misti, 400 misti e 200 farfalla. Il pubblico di casa è pronto a fare un incessante per "Razzo" e per il medagliato olimpico Leonardo Deplano, protagonista in occasione del bronzo della 4x100 stile libero. Il Trofeo Nico Sapio sarà anche il primo appuntamento post olimpico per gli azzurri Gianmarco Sansone, Lisa Angiolini e Sara Curtis (primatista mondiale Junior). 

Al Trofeo Sapio, parteciperà anche una rappresentativa giovanile di 4 azzurrine e 4 azzurrini reduci dalla vittoria in Coppa Comen. Un parterre internazionale arricchito dalla partecipazione di un team francese, tra loro i componenti del bronzo olimpico nella 4x100 mista.  Il programma prevede venerdì 8 e sabato 9 novembre batterie (inizio ore 9) e finali (inizio ore 16 e 30 venerdì, inizio ore 16 sabatocon diretta RAI) dedicate alle categorie Assoluti e Juniores. Domenica 10, invece, in vasca le categorie giovanili Esordienti A e Ragazzi con inizio alle 9 in mattinata e alle 16 nel pomeriggio.

TARTUFANDO

Fino al 17 novembre

Genova si prepara ad un nuovo appuntamento con il gusto e la tradizione. Dal 8 al 17 novembre, infatti, torna Tartufando, la manifestazione dedicata al prezioso tartufo che, per la nona edizione consecutiva, inebrierà le vie del centro con il suo inconfondibile profumo.

Piazza Matteotti si trasformerà nel cuore pulsante dell'evento, ospitando l'area fiera dove sarà possibile acquistare tartufi freschi e prodotti a base di tartufo, grazie alla presenza di associaizoni di tartufai e produttori locali. Non mancheranno le eccellenze del nostro entroterra, selezionate da Liguria Gourmet, e laboratori dedicati alla scoperta del mondo del tartufo e alla formazione dei cani da tartufo a cura di Stefania Brunettini.

Ma Tartufando non è solo fiera. I Giardini Luzzati ospiteranno un ricco palcoscenico di eventi, con proposte street food a base di tartufo curate da BACCICIN Acciughe&pissa e TAPULLO STREETFOOD, e un mercatino dell'artigianato grazie agli operatori di CACTUS MARKET.

Tutti gli esercizi commerciali aderenti al Civ Sarzano proporranno, inoltre, menù speciali a base di tartufo, offrendo un'esperienza gastronomica unica. Info: https://www.facebook.com/CivSarzano 

METEOROLOGIA, EVENTI ESTREMI E VEGETAZIONE DEL PARCO DI PORTOFINO

Sabato 9 novembre

Come nascono le previsioni meteorologiche? In che modo i cambiamenti climatici che viviamo hanno messo in crisi i modelli matematici per la meteorologia su cui vengono costruite le previsioni del tempo, rendendo più complesso prevedere gli eventi climatici estremi? Che impatto hanno gli eventi climatici estremi sulla vegetazione del Parco di Portofino? A queste e altre domande risponderanno Paolo Bellantone, Meteorologo Rai Meteo-Rai Pubblica Utilità, in dialogo con Federico Chiodaroli, guida del Parco di Portofino, nel corso di una piacevole passeggiata attraverso due habitat del Parco di Portofino: uno antropizzato, quale i terrazzamenti in pietra a secco coltivati a olivo, l’altro naturale, la macchia mediterranea. L’architetto Alessandro Capretti, Property Manager dell’Abbazia di San Fruttuoso, introdurrà l’evento raccontando la sinergia sorta nel 2015 tra FAI, Comune di Camogli e Parco di Portofino, tesa a contrastare le criticità idro-geomorfologico nel Borgo di San Fruttuoso. A fine passeggiata accompagnerà i partecipanti in una speciale visita guidata alla scoperta della storia dell’Abbazia. In collaborazione con Ente Parco Naturale Regionale di Portofino. Si consiglia abbigliamento comodo; in caso di pioggia o condizioni meteo marine avverse e sospensione del servizio battelli da Camogli l’evento sarà annullato.

LA NECESSITÀ DELL'EQUILIBRIO NEGLI OPPOSTI - YOGA A CASTELLO D'ALBERTIS 

Sabato 9 novembre

Un momento per sé, per godere dell’atmosfera speciale del mattino, per risvegliare i sensi, in un viaggio che passa dal corpo e dalla mente.

Nel bellissimo contesto di Castello D’Albertis, sabato 9 novembre alle ore 10:00 avrà luogo un incontro di pratica di yoga, seguito dalla visita accompagnata alla mostra Tandem.

Si comincia alle ore 10:00 con la pratica yoga a cura di Anna Riminucci e Francesca Borriello, che condurranno i partecipanti in una sequenza che andrà a ricercare l’equilibrio, proprio tra le opere della 19^ Mostra Internazionale di Illustratori Contemporanei.

La pratica è adatta a tutti: da esercizi di preparazione del corpo si prosegue con il Pranayama, una sequenza di Asana, e si conclude con un breve rilassamento

Al termine della seduta, alle ore 11:30 circa, gli operatori museali della Cooperativa Solidarietà e Lavoro accompagneranno i partecipanti alla scoperta della mostra “Tandem”, che comprende due sezioni.

La prima sezione è dedicata agli illustratori che hanno partecipato all'annuale concorso di illustrazione di Tapirulan, interpretando il tema TANDEM, con 52 opere di altrettanti artisti selezionati dalla giuria. Tandem in latino significa “finalmente”, “dopo lunga attesa”, ma noi lo conosciamo come mezzo di trasporto sulla quale per muoversi con disinvoltura serve collaborazione e armonia: chi pedala deve fidarsi del suo indispensabile compagno di avventura, la pigrizia dell’uno pregiudicherebbe il raggiungimento della meta, al contempo la distrazione di chi manovra potrebbe condurre al baratro.

Ogni artista ha interpretato il tema “Tandem”, il risultato è una straordinaria dose di fantasia e creatività. La seconda sezione ospita una mostra interamente dedicata all’ospite d’onore Franco Matticchio, uno dei più noti e apprezzati illustratori e fumettisti del panorama italiano, dal titolo“Vietato l’ingresso”, con oltre 150 opere che ripercorrono 50 anni di carriera dell’artista. 

Si potranno ammirare i suoi disegni degli anni giovanili, i lavori editoriali per le più prestigiose testate e i fumetti, in particolare quelli che videro la luce su Linus, con le storie di Jones e il signor Ahi, tavole tratte dai tanti libri pubblicati, illustrazioni per manifestazioni, eventi, pubblicità, copertine, dischi e molto altro, in un mix travolgente di ironia e malinconia che solo il tratto surreale di Matticchio è in grado di produrre. 

Per informazioni: Tel. 0105578820 - E-mail castellodalbertis@solidarietaelavoro.it

MUSICA E SPETTACOLI

CUORE PURO - FAVOLA NERA PER CAMORRA E PALLONE 

Dal 7 al 9 novembre

Dal 7 al 9 novembre in scena ai Teatri di S. Agostino CUORE PURO – Favola nera per camorra e pallone,  di Roberto Saviano, scrittura e regia Mario Gelardi,  una produzione Sardegna Teatro in coproduzione con Fondazione Luzzati Teatro della Tosse e Teatro Sannazaro.

Dopo Gomorra (2007), Santos (2010) e La paranza dei bambini (2017), Cuore Puro è una nuova tappa della collaborazione artistica tra Roberto Saviano e il drammaturgo e regista Mario Gelardi; un nuovo spettacolo prodotto da Sardegna Teatro, realizzato in coproduzione con Fondazione Luzzati Teatro della Tosse e Teatro Sannazaro, tratto da uno degli ultimi romanzi dello scrittore. A dare corpo e voce alle parole di Saviano Antonella Romano, Vito Amato, Emanuele Cangiano, Carlo Di Maro e Francesco Ferrante; a tradurre le immagini in musica, le composizioni originali dei Mokadelic (gruppo che ha firmato la colonna sonora di film come Sulla mia pelle e di serie come Gomorra e Romulus).

Una storia raccontata dai tre protagonisti tre ragazzini assoldati dalla camorra come vedette, per giocare a calcetto in una piazza ed avvisare in caso di pericolo, tutta condotta sotto lo sguardo, a volte disilluso, di una giovane madre, consapevole, risoluta ma senza illusioni, una madre simbolo della città e dell’impossibilità di proteggere i propri figli dal proprio destino e dal male. In una continua staffetta che mescola narrazione ed azione dinamica, Cuore Puro è una storia ambientata a Napoli, ma non necessariamente napoletana, che rievoca certo cinema di Ken Loach (Sweet Sixteen, My name is Joe). Saviano racconta una adolescenza costantemente divisa tra passione per il calcio e soldi facili della delinquenza; una favola nera in cui passioni, desideri e speranze si incrociano con il fascino del male e delle sue false promesse. La storia di un talento, e di come quel talento non sia sufficiente, se nasci nel luogo sbagliato. E se ogni favola ha una morale, anche questa novella nera ce l’ha: l’unico ragazzo che si salva da un epilogo drammatico, è quello che ha seguito una passione, la passione per il gioco del calcio.

«Ho sempre pensato che ovunque e in ogni vita potesse esistere una possibilità di salvezza. Ho scritto Cuore puro pensando ai ragazzini della mia città che giocano a calcio in strada. Ogni piazza, ogni slargo, ogni angolo per loro diventa un campo improvvisato, uno stadio che ospita i passanti. I ragazzi che giocano nei quartieri più disagiati, nelle periferie che tante volte ho descritto, spesso non guardano al futuro con ottimismo; a volte non pensano nemmeno di averlo un futuro, intrappolati come sono in una terra che ha così poco da offrire. Ma in Cuore puro c’è qualcosa di diverso: la speranza diventa una possibilità concreta di salvezza e inseguire la propria passione, segnare quel goal, ti può salvare la vita. I ragazzi protagonisti di quest’aria non lasciano nulla di intentato, ci provano a realizzare il loro sogno, perché come diceva Maradona: “I rigori li sbaglia solo chi ha il coraggio di tirarli”. Cuore puro per me è una gioia semplice: è la gioia di una partita a pallone fatta per strada, da piccoli. E adesso che per strada a pallone non gioco più, mi piace rivivere quei momenti e restituirne la spensieratezza tutta infantile, la convinzione irrazionale che un giorno le cose possano cambiare, e non solo per noi stessi. Mi piace pensare che la mia terra, nonostante tutto, abbia ancora qualcosa da offrire».  Roberto Saviano

I biglietti sono sempre acquistabili online su www.teatrodellatosse.it.e su www.happyticket.it.

GEZMATAZ - ANDY SHEPPARD TRIO

Sabato 9 novembre

L'autunno di Gezmataz Jazz Festival  in collaborazione con La Claque prosegue il 9 novembre con un grande concerto.

Torna sul palco de La Claque Andy Sheppard ,sassofonista, compositore e  una delle figure di spicco del jazz contemporaneo in Europa in versione Trio, con  un  progetto da lui diretto che coinvolge Rita Marcotulli al pianoforte, vera  icona del jazz italiano e Michel Benita al contrabbasso, considerato uno dei bassisti più originali e versatili del settore.

Le loro strade musicali si sono incrociate per molti anni, recentemente Benita ha partecipato agli ultimi tre album del sassofonista per la ECM, mentre Rita Marcotulli ha un duo di lunga data con Sheppard, con cui ha suonato  ampiamente in giro per l'Europa ,dall'uscita di un album intitolato On the Edge of a Perfect Moment.

I tre artisti  hanno condiviso il palco in più occasioni  e  in contesti diversi ma questo progetto in  trio segna una prima volta piu’  “organica”, legata da una visione condivisa sullo sviluppo di una convergenza di percorsi musicali, da strutture progettate da Sheppard sulla base delle sue composizioni melodiche libere, in cui ogni membro si avventura  in infinite possibilità di improvvisazione con un'estetica aperta al centro.

Una musica scritta e incubata durante i primi mesi del 2021, commissionata da Costa Oeste Productions nell'ambito del progetto Hothouse-Creative Incubator, cofinanziato dal programma Garantir Cultura, Compete 2020, Portugal 2020 e dall'Unione Europea, attraverso il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Tutti i biglietti sono disponibili su www.teatrodellatosse.it/laclaque

"DUE PIANOFORTI... UN'ANIMA SOLA" DADO MORONI E ANDREA BACCHETTI

Domenica 10 novembre

Dopo il vasto successo di “Sere d’estate 2024”, a grande richiesta Palazzo Reale ripropone i due importanti artisti che avevano aperto la rassegna estiva, DADO MORONI e ANDREA BACCHETTI, entrambi pianisti genovesi il cui talento li ha portati a farsi conoscere a livello internazionale. Nel concerto “Due pianoforti…un’anima sola (contaminazioni fra classica e jazz), i due musicisti si sfideranno in un duello sorprendente capace di travolgere e coinvolgere emotivamente il pubblico. Una vera e propria sfida fra due “mostri” del pianoforte che fonderanno il loro differente tocco in un’unica ed avvolgente melodia.

Un concerto di eccellenza artistica che vedrà Bacchetti esprimersi nel barocco e nel classico mentre Moroni risponderà con il jazz. Il tutto fra arie di compositori noti e improvvisazioni. Grande atmosfera sarà donata anche dalla splendida e suggestiva location, quella della Sala da Ballo di Palazzo Reale, un vero incanto storico-culturale. Evento organizzato da Associazione Musicamica con la direzione artistica di Giovanna Savino. Con la collaborazione di Palazzo Reale e di Pianosolo - pianoforti da concerto (Sponsor tecnico del concerto).

Per informazioni: Palazzo Reale, telefono 010 2705232 e 010 2705230.

CONCERTI D'AUTUNNO

Sabato 9 e sabato 16 novembre

Si rinnova l’appuntamento con i "Concerti d'Autunno", proposti dall'Associazione Musicale "Ars Antiqua” in collaborazione con il Comune di Sestri Levante e da Mediaterraneo Servizi.

Sabato 9 novembre e sabato 16 novembre, alle ore 17, si svolgeranno i concerti della rassegna, che anche in questa edizione saranno accompagnati da una guida all'ascolto, una “conversazione introduttiva” che metterà in evidenza i temi salienti di ciascun programma. La sede degli incontri sarà la Sala Espositiva (Sala Bo) di Palazzo Fascie in Corso Colombo 50 a Sestri Levante, nel pieno centro della Città. Entrambi i concerti vedranno protagonisti i vincitori del 37° Concorso Pianistico “J. S. Bach” svolta lo scorso aprile, presso il Complesso dell’Annunziata. Il Bach si è riconfermato come uno dei più qualificati concorsi a categorie italiani e uno dei più longevi a testimonianza della solidità e del prestigio raggiunti.

I concerti d'autunno ospiteranno giovani e giovanissimi pianisti, tutti di straordinario talento. Selezionati da una prestigiosa giuria, presieduta nel 2024 dalla pianista argentina Maria Teresa Carunchio, e composta da concertisti e docenti, titolari di cattedra ai corsi superiori in vari Conservatori Statali, sono risultati vincitori del 1° premio nelle rispettive categorie e di una borsa di studio.

Ancora una volta sarà l’occasione per intraprendere un viaggio musicale di ampio respiro, ripercorrendo il repertorio pianistico, con l’esecuzione di capolavori dei grandi compositori accanto ad altri meno noti, ma di grande interesse. Questo percorso sarà accompagnato dalle note introduttive di Vittorio Costa, direttore artistico del Concorso.

Sabato 9 novembre, ascolteremo Agata De Francesco (proveniente da Milano) 1° premio assoluto della Cat. A (nati nell’anno 2015 e seguenti) allieva di Maria Semeraro. A seguire Alessandro di Lena, proveniente da Latisana (UD) 1° premio della Cat. C (nati negli anni 2011 e 2012) e 1° premio assoluto del Concorso (premio Città di Sestri Levante), allievo di Giorgio Lovato. Infine Mattia Alberti, proveniente da San Giovanni in Persiceto (BO) 1° premio assoluto ex æquo della Cat. D (nati negli anni 2009 e 2010), allievo di Antonio Danza. In programma pagine di Bach, Beethoven, Chopin, Rachmaninoff.

Sabato 16 novembre, aprirà il concerto Giulia Benedetti da Trento, 1° premio assoluto della Cat. B (nati negli anni 2013 e 2014), allieva di Nicoletta Antoniacomi. Ascolteremo poi il duo a 4 mani Matteo e Matilde Bonacina di Renate (MB) 1° premio assoluto della Cat. I (nati negli anni 2011, 2012 e 2013), la cui insegnante Claudia Boz, di Alzate Brianza (CO), è stata premiata per il maggior numero di allievi premiati. Il concerto si concluderà con Elena De Leidi (proveniente da Bergamo) 1° premio assoluto ex æquo della Cat. D (nati negli anni 2009 e 2010), allieva di Maria Grazia Bellocchio

Il programma comprenderà capolavori di Bach, Beethoven, Diabelli, Chopin, Mendelssohn, Rachmaninoff, Glière. L'ingresso è libero e gratuito.  Maggiori informazioni sui concerti sono disponibili sul sito dell'Associazione www.arsantiqua.altervista.org oppure sul portale del turismo del Comune di Sestri Levante www.sestri-levante.net

MOSTRE E MUSEI

IMPRESSION, MORISOT

Fino al 23 febbraio

Oggi pochi sono al corrente che tra i fondatori del movimento che maggiormente ha riscritto i canoni artistici ci fosse anche una donna e proprio a Berthe Morisot è dedicata la mostra sarà visitabile dal 12 ottobre  a Palazzo Ducale. Un’esposizione che celebra la vita di una pittrice, troppo spesso dimenticata o troppo poco conosciuta e lo fa nel centocinquatesimo anniversario della fondazione del movimento.

‘Impression, Morisot’ è la prima mostra in Italia che celebra la figura di questa grande donna ed è nata dalla collaborazione tra Palazzo Ducale e il Museo di Belle Arti Jules Chéret.  Novanta opere capaci di sintetizzare la pennellata, l’ispirazione e la composizione della pittrice francese grazie a un’accurata selezione arricchita dai prestiti inediti degli eredi di Morisot. Il percorso attraverso le undici sale di Palazzo Ducale, visitabile fino al prossimo 23 febbraio 2025, vuole anche raccordare l’influenza che i soggiorni in Riviera hanno avuto su Morisot, rapita dai colori e dalle influenze della luce che si tramutano in opere dalla pennellata libera.

LISETTA CARMI, IL CUORE RIBELLE DELLA FOTOGRAFIA DEL DOPOGUERRA IN MOSTRA A PALAZZO DUCALE

Fino al 28 gennaio 

Dal 22 ottobre al 28 gennaio 2025, il Sottoporticato di Palazzo Ducale di Genova ospita una grande retrospettiva dedicata a Lisetta Carmi, in occasione del centenario della sua nascita. La mostra, intitolata 'Molto Vicino, Incredibilmente Lontano', celebra una delle figure più importanti della fotografia italiana del dopoguerra. Autodidatta, Carmi ha iniziato il suo percorso come fotografa a Genova nei primi anni Sessanta, dove il suo lavoro divenne un mezzo per raccontare le storie degli ultimi e per dare voce a chi non ne aveva. 

LIGHT AND DARKNESS

Fino al 12 gennaio

Il Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone presenta il nuovo progetto fotografico Light and Darkness, dedicato alle opere fotografiche di due artisti, l’italiano Andrea Lippi e il giapponese Katsuhito Nakazato.

Ospitata, dal 28 settembre al prossimo 12 gennaio, al Museo d’Arte Orientale Chiossone e alla Galleria d'Arte Moderna di Genova, la mostra mette a confronto il punto di vista dei due artisti sulla relazione tra luce e oscurità negli ambienti naturali e urbani del Giappone, al fine di far conoscere e promuovere i luoghi e i contesti del Paese, tra contemporaneità e tradizione, grazie alla fotografia e alla sua capacità espressiva.

Rappresentando idealmente l’antitesi tra luce Light e oscurità Darkness agli artisti vengono attribuite due sedi e due atmosfere diverse.

Ad Andrea Lippi è associata la sezione della luce Light ed espone negli ambienti luminosi e aperti del Museo Chiossone fotografie in bianco e nero realizzate dal 2015 al 2024. Tra i suoi lavori passati spicca infatti il progetto “Lights of Japan”, che l’artista ha sviluppato viaggiando più volte in Giappone negli ultimi dieci anni ed esponendo poi in diverse mostre, sia in Italia che in Giappone, e pubblicando nel 2017 l’omonimo progetto editoriale, grazie anche alla conoscenza con gli storici dell’arte Noriyuki Kai e Midori Sewake. La selezione delle fotografie, a cura di Aurora Canepari, è pensata per entrare in dialogo con le opere d’arte antica esposte nel museo, con cui condividono il grande spazio al piano terra.

Le immagini di Lippi rappresentano il Paese del Sol Levante dalle grandi città di Tokyo e Kyoto, fino al sacro monte Koya e alla neve di Shirakawa, trasmettendo una visione del Giappone tradizionale ma contemporaneo, autentico, estetico, sublimato nei suoi segni più affascinanti. Attraverso il sapiente uso di luci e ombre, Lippi affronta i temi della natura, della spiritualità e della percezione artistica giapponese.

Alle opere di Katsuhito Nakazato, raccolte nella sezione Darkness, si addicono gli spazi del piano ammezzato della Galleria d’Arte Moderna di Nervi dove presenta, per la prima volta in Italia, una selezione di opere tratte da due dei suoi più importanti progetti, De Chirico’s Shadow e Tōkei, selezionate dalla storica dell’arte e curatrice giapponese Miki Shimokawa.
Il progetto De Chirico’s Shadow, in particolare, trova una giusta dimora alla GAM, poiché ispirato da uno dei più importanti artisti italiani dell’arte moderna, Giorgio de Chirico. L’artista, infatti, a dieci anni vide le sue opere e rimase profondamente colpito dal suo mondo onirico e surreale, a metà tra la realtà e i sogni. Anni dopo, da adulto, ogniqualvolta gli sia capitato di incontrare scene dalla stessa atmosfera inquietante, ne ha catturato l’immagine con la sua macchina fotografica. Nel 2002 ha raccolto tutte queste immagini “metafisiche” nel suo progetto editoriale intitolato appunto Kiriko no machi (キリコの街) / De Chirico's Shadow (L’ombra di De Chirico), premiato nel 2003 con il premio Society of Photography Award. “È interessante – spiega Miki Shimokawa – osservare in un contesto tipicamente italiano come quello di Villa Serra, nei bellissimi parchi di Nervi, il Giappone visto da un fotografo giapponese, ispirato dal mondo surreale di un pittore italiano. Nelle foto di Nakazato non si riconoscono le tipiche caratteristiche del Giappone, al contrario si ha l’impressione che ritraggano un mondo ultraterreno.”
Lo stesso distacco dal Giappone “tipico” lo abbiamo anche nella selezione di opere tratte dal progetto Tōkei, pubblicato nel 2006. Qui l’artista ci svela un luogo insolito di Tokyo, Mukojima, un quartiere che preserva il fascino storico del periodo Showa, prima della Seconda Guerra Mondiale, in un complicato dedalo di vicoli fiancheggiati da vecchie abitazioni in legno, case a schiera (o nagaya), e laboratori. “Vagabondando smarriti per le strade – racconta Nakazato - si percepiscono gli strati accumulati della vita della città. Un paesaggio urbano originale ora scomparso da Tokyo (anzi da tutto il Giappone) torna a vivere, evocando un sospiro nostalgico per cose che ormai sono solo ricordi.” In questi scatti emergono le atmosfere più cupe dell’artista, in visioni notturne, con sola luce artificiale, un tratto distintivo già apprezzato anche nella serie De Chirico’s Shadows.

RIAPERTURA DEL MUSEO LUXORO

Dal 1 novembre

Il Museo Giannettino Luxoro, parte del polo museale di Nervi, riapre al pubblico domani, primo novembre, dopo una lunga chiusura iniziata nel 2016 per motivi di sicurezza. I lavori di restauro, finanziati anche grazie al sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, hanno restituito alla città un museo unico, che offre un’immersione nell’arte e nella cultura ligure dei secoli XVII e XVIII. 

Gli interventi hanno interessato le pareti, gli arredi lignei, alcuni tessili e il prezioso sistema di orologi antichi. Il Museo Luxoro è uno dei pochi esempi di “museo-dimora” in Italia: una casa storica che conserva l’arredamento originale e permette di immergersi nella vita quotidiana di una famiglia collezionista ottocentesca, i Luxoro, che hanno donato l’edificio e le sue opere alla città nel 1945. Grazie a un accurato riallestimento, il museo oggi propone un percorso studiato per valorizzare i nuclei tematici delle collezioni e riportare il visitatore indietro nel tempo, in un’epoca in cui l’arte, la musica e la letteratura si incontravano nei salotti nobiliari genovesi.

L’allestimento attuale, curato originariamente dallo storico dell’arte Orlando Grosso, prevede un’espansione futura per promuovere l'arte settecentesca e ottocentesca attraverso eventi, incontri e attività divulgative. Le attività di restauro continueranno su altre opere della collezione, per preservare e valorizzare un patrimonio che, dopo otto anni, torna finalmente alla fruizione pubblica.

OTTOMANI, BARBARESCHI, MORI E ALTRE GENTI DELL’ARTE A GENOVA

Fino al 26 gennaio

Cinquantadue opere tra tele, bozzetti, disegni, sculture e libri, per raccontare il legame tra Genova e l’Oriente, indagandone il fascino per scoprire una complessità di rapporti troppo spesso ignorata: questo l’intento di ‘Ottomani, Barbareschi, Mori e altre genti dell’arte a Genova, mostra che conclude le celebrazioni per i vent’anni di apertura di Palazzo Lomellino, visitabile e fino al prossimo 26 gennaio.

L’affascinante palazzo di via Garibaldi accoglie un percorso espositivo che vuole mettere in luce i legami tra la Superba e l’Oriente, raccontando le suggestioni delle culture lontane, la percezione degli Ottomani e non solo, evidenziando un ricco e complesso scambio di influenze. 

Tramite opere di collezioni pubbliche e private, come i disegni del Louvre o le tele del museo di Capodimonte, si potrà ripercorrere la storia di Genova e quella dei suoi legami via mare, riscoprendo il fascino del diverso a cui si intreccia la paura per ciò che non si conosce, sentimento che muta nel corso delle epoche.

Curata da Laura Stagno e Daniele Sanguineti dell’Università di Genova, con il contributo di Valentina Borniotto, l’esposizione raccoglie manufatti artistici dal Cinquecento al Settecento. La collezione mette in dialogo le opere di celebri artisti genovesi, come Paggi, Carlone e Castiglione, con capolavori di autori internazionali come Paolo Veronese e Francesco Solimena, offrendo una visione ricca e sfaccettata dell’immagine del ‘Turco’ come nemico, con particolare riferimento al ruolo di Andrea Doria e alla celebre battaglia di Lepanto; la “missione diplomatica” di Giovanni Agostino Durazzo presso la corte ottomana; l’attrazione per gli oggetti e i costumi orientali; e la raffigurazione della vita quotidiana degli schiavi a Genova. La mostra si sviluppa in sezioni tematiche che tracciano le trasformazioni culturali e artistiche dei secoli, documentando la curiosità e il rispetto per le influenze straniere.

FIORI RUBATI

Fino al 10 novembre

Fotografie che sembrano dipinti, unite dal soggetto immortalato: i fiori. Fiori rubati, per l’esattezza, come recita il titolo della mostra che a partire da giovedì 10 ottobre, sarà visitabile gratuitamente a Primo Piano di Palazzo Grillo. In esposizione ci sono circa cinquanta scatti di Matteo Carassale, fotografo ligure di nascita e milanese d’adozione, che ha recentemente aperto il suo spazio espositivo a Bordighera dopo aver ottenuto importanti riconoscimenti a livello internazionale. Foglie, papaveri, calle, rose, strelitzie e viburni sono protagonisti di un racconto inaspettato e profondo, in cui viene catturata l’essenza e la fragilità dei fiori. Le immagini si concentrano sul ciclo vitale: dallo sbocciare alla sfioritura, momenti che diventano metafora dell’esistenza umana.

La mostra è visitabile fino al 10 novembre nelle seguenti giornate: giovedì e venerdì dalle 16 alle 20; sabato e domenica dalle 14 alle 20. 

SERPENTI

Fino al 31 dicembre

Da giovedì 25 luglio al 31 dicembre il Museo di Storia Naturale “G. Doria” di via Brigata Liguria 9 ospita la mostra “Serpenti”. Nella grande sala a piano terra del museo sono stati allestiti speciali terrari che ospitano 100 esemplari appartenenti a 50 specie provenienti da tutto il mondo: boa, anaconde, pitoni e tanti altri serpenti. Tutti gli animali provengono da allevamenti e nessun prelievo è stato effettuato in natura.

L’esposizione è arricchita da numerosi pannelli didattici che illustrano gli aspetti morfologici e fisiologici dei serpenti, la sistematica, il commercio illegale delle loro pelli e forniscono notizie interessanti utili a comprendere la loro importanza ecologica. 

All’ordine dei serpenti appartengono circa 3.400 specie; sono rettili dal corpo allungato e privi di zampe che si sono evoluti da lucertole con zampe corte nel periodo Cretaceo. Quasi tutti i serpenti sono carnivori. La pelle non cresce insieme al serpente per cui periodicamente viene cambiata con il processo della muta. La maggior parte delle specie depone le uova, ma alcune costruiscono nidi e li proteggono durante il periodo di incubazione. Questi rettili rappresentano uno dei più antichi e più diffusi simboli mitologici, associati quasi sempre all’immagine del male e del peccato e, ancora oggi, sono spesso vittime di pregiudizi ingiustificati e vengono inutilmente uccisi. 

NON SOLO UN BACIO, S'IL VOUS PLAIT! NELL'INTIMITÀ DI PARIGI. LA POESIA FOTOGRAFICA DI DOISNEAU

Fino al 2 febbraio

Uno sguardo, un gesto, un movimento, impressi sulla pellicola, in un bianco e nero che delinea luci e ombre, che muove le città e blocca il divenire in un istante irripetibile. 
Osservare la realtà attraverso le fotografie di Robert Doisneau vuol dire immergersi nella cultura di strada capace di raccontare la società e le sue fragilità, trattando personalità celebri con lo stesso occhio emozionante riservato a portieri d’albergo, danzatrici, musicisti, bambini e bambine. 
Così accade che la carriera di uno dei più importanti fotografi del Novecento si ritrovi riassunta in uno spazio espositivo suggestivo come è quello di Palazzo della Meridiana.  

È qui che da domani sarà visibile ‘Non solo un bacio, s’il vous plait! - nell’intimità di Parigi. La poesia fotografica di Doisneau’, un’esposizione di ottanta scatti scelti per l’occasione dalle figlie del fotografo tra migliaia di negativi. 
Una sintesi di un percorso che ha visto Doisneau protagonista del XX secolo, occhio ‘imperfetto’ capace di catturare la vita parigina e di lanciare verso l’osservatore diversi spunti di riflessione. 

LA MOSTRA DELLE ILLUSIONI

Fino al 15 gennaio

È stata prorogata fino al 15 gennaio 2025 la Mostra delle Illusioni allestita ai Magazzini del Cotone (modulo 1) del Porto Antico di Genova, una divertente mostra dedicata all'affascinante mondo delle illusioni ottiche, realizzata dalla società Innovation CGMZ, che si occupa da anni di mostre a carattere storico-divulgativo e di intrattenimento. 

Infoinfo@lamostradelleillusioni.com, Tel. 389.554.0263 (anche Whatsapp)

OSSI DI SEPPIA. UGO MULAS, EUGENIO MONTALE

Fino al 16 febbraio

Dal 18 luglio 2024 al 16 febbraio 2025 il FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano ETS, in collaborazione con l’Archivio Ugo Mulas, ospita, presso l’Abbazia di San Fruttuoso a Camogli (GE), la mostra Ossi di Seppia.  Ugo Mulas, Eugenio Montale, un intenso e suggestivo dialogo tra due linguaggi artistici, la fotografia e la poesia, e tra due grandi maestri della cultura italiana, Ugo Mulas e Eugenio Montale, che verte sulla stessa materia: l’impressione e il concetto del paesaggio ligure.

A cura di Guido Risicato e Archivio Ugo Mulas, la mostra, allestita in diversi ambienti dell’Abbazia, presenta venticinque fotografie in bianco e nero scattate da Ugo Mulas nel 1962 a Monterosso, nelle Cinque Terre, luogo dove Eugenio Montale ha trascorso la sua infanzia e che ha ispirato il poeta nella composizione della raccolta Ossi di Seppia.

TUTANKHAMON: LA TOMBA, IL TESORO, LA MALEDIZIONE

Fino al 15 gennaio

E' stata prorogata fino al 15 gennaio 2025, nella prestigiosa location di Porta Siberia, la Mostra Tutankhamon: La tomba, il tesoro, la maledizione.

Il percorso espositivo offre l’occasione per il visitatore di conoscere la storia delle origini del Faraone Bambino e di rivivere passo per passo la ricostruzione storica della più grande scoperta archeologica, avvenuta nel 1922, grazie all’abilità e alla tenacia dell’archeologo Howard Carter. 

JOAQUÍN SOROLLA Y BASTIDA: L’IMPRESSIONISTA MEDITERRANEO

Fino al 26 gennaio

Sarà visitabile da giovedì 17 ottobre fino al prossimo 26 gennaio, Joaquín Sorolla y Bastida: l’impressionista mediterraneo, una mostra dialogica tra opere della collezione Frugone e un illustre ospite, che arriva dalla Galleria di Arte Moderna e Contemporanea: Casa Cavazzini di Udine. Si tratta di Ritorno dalla prima Comunione, un olio su tela del maestro Sorolla datato1892.

I due capolavori conservati al Museo delle Raccolte Frugone e firmati da Joaquin Sorolla Y Bastida, dialogheranno così con una delle opere più significative presenti in una collezione pubblica italiana.

Artista dalla rara abilità di rendere il rapporto tra luce e colore, un colore che esplode di intensità sotto il sole mediterraneo delle spiagge di Valencia, Sorolla è oggi uno dei più apprezzati pittori Impressionisti al di fuori della più nota compagine francese. Amante della natura, e soprattutto del mare, Sorolla mette in scena, senza alcun intento politico o critico, la vita che scorre davanti ai suoi occhi, rendendo esplicito il costante legame che nella seconda metà dell’Ottocento fonde arte e fotografia.

Orari: da martedì al venerdì h 9/19 (ultimo ingresso h 18.30) - sabato e domenica h 9.30/18.30 (ultimo ingresso h 18).

"ESEFOSSEVERO 2024/2025" DI BART HERREMAN 

Fino al 31 gennaio 2025

Si intitola 'Esefossevero 2024/2025' la mostra fotografica di Bart Herreman, considerato uno degli autori internazionali più acuti della fotografia surrealista e visionaria, che sarà ospitata nella sede di Banca Generali Private in via XX Settembre 42 a Genova da lunedì 21 ottobre al 31 gennaio 2025. La mostra è promossa da Banca Generali private ed organizzata dalla Galleria Open One di Pietrasanta (Lu). In esposizione quarantasei immagini, alcune di grande formato, che descrivono il percorso creativo di un’artista, padrone delle tecniche di Photoshop, che usa la sua macchina fotografica, ma anche lo smartphone, per cogliere alcuni particolari della realtà per re-inventarli e collocarli in un nuovo mondo, del tutto irreale e immaginifico. Bart Herreman nasce in Belgio dove vive fino agli anni Sessanta, poi frequenta l'accademia Sint Joost di Breda in Olanda. Si trasferisce in Italia a Milano e inizia la sua carriera di fotografo: dalla moda alla fotografia di reportage, d'arredamento, architettura e Still life. Parallelamente con l'avvento della fotografia digitale continua la sua ricerca creando un mondo di fantasie e surrealismo: animali e personaggi vengono rappresentati all'interno di un mondo che di volta in volta rappresenta luoghi improbabili e momenti quotidiani.

Nei suoi lavori traspare con forza la lezione dei “maestri” del surrealismo; nelle immagini sconnesse e connesse insieme, che dicono tutto e niente, insignificanti o piene di simboli. Bar Herreman, con fotografie colme di straordinaria capacità realizzativa, ci svela il suo mondo immaginario fatto di convivenze impossibili, uomini sbigottiti e animali disinvolti, stimolando o, meglio, facendo riemergere dall’“io” di chi guarda l’irreale realtà, di stimolare l’immaginazione sopita, di imporre allo sguardo la rappresentazione di qualcosa che oltrepassa il reale. Siamo davanti ad una sorta di viaggio infinito senza limiti di tempo e luoghi. In ogni composizione c’è sempre qualcosa di sorprendente, di artificioso e nello stesso tempo di rivelatore. Ogni sua opera ha la capacità di rappresentare i sogni, visioni e le fantasie di chi la osserva. Di fronte alle opere di Bart Herreman la straordinaria capacità tecnica realizzativa passa in secondo piano rispetto al messaggio che l’artista ci vuole inviare, un modo di vivere, una “filosofia” che spinge a travalicare i nostri limiti, a perseguire obiettivi apparentemente irraggiungibili, a superare ostacoli apparentemente insormontabili.

TANDEM - XIX MOSTRA INTERNAZIONALE DI ILLUSTRATORI CONTEMPORANEI ED ESPOSIZIONE FRANCO MATTICCHIO

Fino al 1 dicembre

Dal 13 settembre al 1° dicembre 2024 sarà visitabile presso Castello D’Albertis Museo delle Culture del Mondo, Genova la XIX edizione della Mostra internazionale di illustratori contemporanei, annuale evento espositivo, realizzato e curato dall’Associazione Tapirulan, con la collaborazione del Comune di Genova. Il tema di questa edizione è “Tandem”. Molti staranno pensando alle biciclette a due o più posti, ma tandem ha molti significati, a cominciare da quello che deriva dal latino, traducibile come “finalmente”. Allora, grazie alla mostra e agli artisti esposti, “finalmente” scopriremo molti di questi significati. 

Presso Castello D’Albertis sono allestite 2 mostre. La prima è dedicata agli illustratori che hanno partecipato all'annuale concorso di illustrazione di Tapirulan, interpretando il tema TANDEM: sono esposte 52 opere di altrettanti artisti selezionati dalla giuria. La seconda sezione ospita una mostra interamente dedicata all’ospite d’onore Franco Matticchio, dal titolo “Vietato l’ingresso”, con oltre 150 opere che ripercorrono 50 anni di carriera dell’artista.

LUZZATI. IL MEDIOEVO FANTASTICO

Fino al 7 gennaio

Il Medioevo è un filo rosso nell’arte di Lele Luzzati e l’esposizione inaugurata il 3 giugno 2024, per celebrare come ogni anno la data di nascita del Maestro, ne è un esempio tangibile. Da Dante a Jacopo da Varagine, da Boccaccio ad Ariosto, da Tasso a Boiardo e poi ancora Cristoforo Colombo, Marco Polo, i paladini: sono tantissimi i temi e i personaggi medioevali affrontati da Luzzati nella sua carriera di scenografo e costumista, illustratore e scrittore, ceramista e decoratore, autore di teatro e cinema d’animazione (ben due volte candidato all’Oscar). 
E ci sono le città, prima fra tutte la sua Musa, Genova, che sarà esposta in varie raffigurazioni medioevali e poi Roma, Gerusalemme, Napoli, Venezia… Le loro architetture storiche, la loro storia, i loro protagonisti.  
Una esposizione che non può tralasciare anche il contributo che Luzzati diede al cinema, a cominciare dalla sigla animata realizzata per ”L’armata Brancaleone” di Mario Monicelli (1966). Una mostra approfondita sul Medioevo che comprende anche opere di altri grandi artisti, a cominciare dal mirabile ciclo di 15 ceramiche policrome di Umberto Piombino dedicate a Cristoforo Colombo, concesse gentilmente da ERG a titolo gratuito per la realizzazione dell’esposizione.

Ingresso libero - Orari: giovedì e venerdì, ore 15 – 19; sabato e domenica, ore 10 – 19

ALBERTO PONIS - COSTRUIRE NELLA NATURA

Fino al 31 dicembre

Resterà allestita fino al 31 dicembre al Museo d’arte contemporanea Villa Croce, la mostra Alberto Ponis costruire nella natura che indaga l’opera dell’architetto genovese Alberto Ponis (1933), al quale il 12 ottobre è stata conferita la Medaglia della città di Genova nell’ambito delle celebrazioni colombiane.

La rassegna è curata dallo storico dell’architettura Emanuele Piccardo che, dopo due anni di meticoloso lavoro nell’Archivio Ponis, ha strutturato il progetto espositivo con l’obiettivo di presentare la ricerca progettuale di Ponis, tra le case unifamigliari e le case collettive per la vacanza in Sardegna, tra Palau e Costa Paradiso.

È la natura che condiziona e stimola l’architetto genovese a costruire attorno agli alberi di corbezzolo e alle rocce di granito, senza alterare l’orografia del terreno. Questi elementi naturali generano le forme dell’architettura delle case che riprendono alcuni caratteri dell’architettura vernacolare sarda, in particolare lo stazzo gallurese, ovvero la casa del pastore, per poi essere reinterpretato da Ponis con la sua sensibibilità e la sua etica del fare architettura.

Alberto Ponis costruire nella natura è strutturata in quattro sezioni: Architetture, Archivio Alberto Ponis, Pittura, Viaggi.

Architetture

Una sintesi della vasta produzione architettonica di Ponis, raccolta in 16 architetture, attraverso schizzi, disegni, fotografie da lui realizzate e fatte appositamente dal curatore della mostra Emanuele Piccardo. Case singole e collettive costruite tra il 1963 e il 2006 a Costa Paradiso e Punta Sardegna.

Archivio Alberto Ponis

Questa sezione è un attraversamento dell’Archivio con taccuini, riflessioni teoriche, schizzi, riviste di architettura, che consentono allo spettatore di entrare dentro le idee di Alberto Ponis.

Pittura

La pittura è importante nell’opera di Alberto Ponis per rappresentare gli spazi urbani e naturali. In questa sezione vengono presentati i quadri che ha realizzato sul porticciolo di Nervi, dipinto nel tempo tra la fine degli anni Ottanta e metà anni Novanta del secolo scorso.

Viaggi

Il tema del viaggio è centrale per la ricerca di Ponis, a partire dal 1963 quando attraversa i villaggi sardi della costa e dell’entroterra per immergersi nella architettura vernacolare per definire la sua idea di architettura. Nel decennio sessanta-settanta sono numerose le visite a New York, a Philadelphia per visitare le architetture di Louis Kahn e Robert Venturi, il Sea Ranch in California, a Ronchamp e La Tourette, le due opere iconiche di Le Corbusier; le architetture di Arno Jacobsen e Alvar Aalto in Scandinavia.

La mostra è accompagnata da una monografia di 400 pagine in italiano e in inglese, edita dalla casa editrice plug-in, con l’obiettivo di ricollocare la figura di Alberto Ponis nella storia dell’architettura del Novecento.

Chiara Orsetti

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