Mercoledì 6 novembre 2024, alle ore 17, il Festival dell'Eccellenza al Femminile con la direzione artistica di Consuelo Barilari, presso il Museo Biblioteca dell’Attore di Genova realizzerà un evento di presentazione del nuovo importante libro di drammaturgia contemporanea “È di scena la Corte. Il rito processuale tra giustizia e drammaturgia”, scritto da Pietra Selva Nicolicchia e pubblicato da Edizioni SEB27.
Il Rito del Teatro con i meccanismi della drammaturgia e della necessaria “forma” poetica della scrittura teatrale dialoga con la rigorosa “forma” dell’attuale Processo Penale italiano. Nascono così i copioni presentati in questo volume, che vedono al banco degli imputati quattro personaggi controversi della storia antica e recente: Bruto, Garibaldi, Kennedy e Andreotti.
I quattro copioni furono spettacoli della serie “Processi a teatro” realizzati dell’autrice con la partecipazione di esperti e personaggi dei due mondi in causa, con la collaborazione del Teatro Stabile di Torino, come Marco Travaglio, Bruno Gambarotta e il magistrato Giancarlo Caselli.
Il Festival coglie l’imperdibile occasione dell’uscita di questo importante libro, per interrogarsi sulla relazione tra i due mondi del Processo e della Scena Teatrale, per indagare attraverso lo “sguardo femminile” le quattro figure maschili, archetipi dell’espressione del Potere dalla Storia alla Contemporaneità, e rinnova cosi il proprio impegno nell’esplorazione di genere delle dinamiche tra Storia, Potere e Giustizia.
Al centro dell’incontro la presenza straordinaria del magistrato Giancarlo Caselli che interpreta se stesso allora procuratore della Repubblica nel processo a Giulio Andreotti.
L’evento sarà un’occasione unica per esplorare il dialogo innovativo tra la struttura rigorosa del processo penale italiano e la poetica teatrale.
'È di scena la Corte’ approfondisce l’equilibrio tra la "forma" giuridica e quella drammaturgica, presentando una serie di spettacoli teatrali che rievocano il tribunale come spazio scenico, e figure emblematiche che rappresentano archetipi di potere. Queste opere riflettono un approccio che unisce il rigore giudiziario e la sensibilità drammatica, reinterpretando in chiave teatrale il giudizio e il potere.