Tradurre i risultati della ricerca in applicazioni per migliorare la vita quotidiana, coinvolgendo diversi settori e abbracciando tutta la società.
Questa potrebbe essere in sintesi una breve descrizione del progetto di ricerca RAISE, un programma che coinvolge numerosi settori e moltissimi ricercatori e ricercatrici, e che punta a rendere la Liguria un centro di innovazione.
Ne parla Michela Spagnulo, coordinatrice dello Spoke 1 del progetto: “RAISE, dal punto di vista formale, è uno degli strumenti del PNRR che si occupa di portare in particolare risultati della ricerca a un livello di maturità tale da essere trasferibili direttamente sul mercato, essere sperimentati direttamente in contesti applicativi realistici”. L’obiettivo è quello di trasformare le scoperte scientifiche in prodotti concretamente utili, pronti per essere adottati dalle aziende e portati sul mercato.
Il progetto opera come un vero e proprio ecosistema dell’innovazione territoriale nel cuore della Liguria, adattando la ricerca agli ambiti di maggiore interesse regionale: qualità della vita, scienze della vita, ambiente, territorio e logistica marino-marittima. “Il tutto appoggiato su azioni che invece vanno a lavorare proprio sulla capacità di trasferire risultati della ricerca in prodotti che hanno una potenzialità di trasferimento quindi sul mercato importante e interessante”, aggiunge Spagnulo.
Tra le numerose applicazioni che si stanno formulando, di particolare interesse per la Liguria è il concretizzarsi delle Smart City, città ‘intelligenti’ dove si integrano tecnologia, dati e innovazione per migliorare la qualità della vita e per rendere efficienti i servizi: “Queste - aggiunge Spagnuolo - sono sicuramente una delle aree di attenzione di Regione Liguria. La Smart City, che è un concetto che sentiamo già da diversi anni, è una città che è monitorata grazie a un insieme ricco e molto eterogeneo di sensori”. Questi sensori distribuiti catturano, in tempo reale, lo stato della città: dalla mobilità al traffico, dalle condizioni meteorologiche ai dati catastali.
In questo scenario, RAISE punta ad arricchire la Smart City con strumenti avanzati di intelligenza artificiale e robotica, “con lo scopo di aiutare i cittadini a favorire maggiormente l’accessibilità alla città e la fruizione dei servizi che la città offre”.
Innovazioni che puntano a migliorare la qualità della vita anche se a sentir parlare di intelligenza artificiale, ancora c’è chi storce il naso pensando che la tecnologia possa ’sostituire l’essere umano’. Spagnulo è convinta che sia necessario far comprendere alla comunità il reale potenziale dell’IA: “C’è una sorta di diffidenza rispetto all’intelligenza artificiale, però in realtà studi e impegni come quello di RAISE dimostrano che, in realtà, è un supporto.” Come spiegare quindi che l’intelligenza artificiale è un alleato? “La risposta più immediata è facendogli sperimentare il vantaggio dell’uso dello strumento costruito sulla base dell’intelligenza artificiale… facendogli sperimentare e magari facendo sviluppare insieme a loro gli strumenti stessi”.