Politica - 29 ottobre 2024, 11:16

Giovanni Toti saluta la ‘sua’ Liguria e si toglie qualche sassolino dalla scarpa: “Si chiude un’epoca, gli elettori hanno fermato l’onda giustizialista, moralista e populista”

L’ex presidente passa il testimone al suo successore Marco Bucci: “Torno alla mia vita, alla mia professione, alle mie passioni”

Giovanni Toti con Marco Bucci

Giovanni Toti con Marco Bucci

Dopo una serata e una notte di silenzio, l’ex governatore Giovanni Toti ha scelto le proprie pagine social per commentare pubblicamente la vittoria di Marco Bucci nel segno di quella continuità che, dopo un iniziale imbarazzo post inchiesta, ora viene sbandierata senza filtri.

“Oggi, amici miei, si chiude un’epoca della nostra regione e della mia vita - scrive Toti postando una foto che lo ritrae sorridente insieme a Bucci - dopo nove anni davvero straordinari nella loro drammaticità e nella loro bellezza, la Liguria ha un nuovo presidente scelto dai suoi cittadini. C’è un po’ di malinconia ma anche tanta soddisfazione: gli elettori hanno scelto di fermare l’onda giustizialista, moralista e populista che cavalcando un’inchiesta sperava di riportare la Liguria nel passato. E allo stesso tempo i cittadini hanno scelto di affidare il futuro a Marco Bucci, con cui ho condiviso tante drammatiche vicende, a partire dal ponte Morandi, ma anche tante soddisfazioni per i risultati raggiunti. So che custodirà questa terra con tutto l’impegno e l’amore possibili”.

“Sono particolarmente orgoglioso delle donne e degli uomini che hanno condiviso con me questa straordinaria storia - prosegue l’ex presidente - sono la nuova classe dirigente e la speranza che da questa esperienza possa nascere una politica nuova, fatta di responsabilità, di passione, lontana da ogni opportunismo e ipocrisia. Per me resteranno gli amici che mi hanno accompagnato nei momenti belli e difeso come leoni nei momenti più brutti”.

Poi ribadisce la sua svolta e l’allontanamento (anche imposto) dal mondo della politica: “Oggi, con la serenità di chi ha dato tutto quello che poteva, torno alla mia vita, alla mia professione, alle mie passioni: la comunicazione, il giornalismo, la televisione, la scrittura, certo, da ottimista quale sono, che la vita dopo qualche amarezza mi riserverà nuove soddisfazioni. Non rinuncerò mai a dire la mia idea, senza ipocrisia, da cittadino e da professionista, perché la politica è una passione che si coltiva anche senza una sedia sotto il sedere. Arrivederci a tutti”.

Pietro Zampedroni


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