C’è la soddisfazione per la riconferma in consiglio regionale, ma c’è anche l’amarezza di un traguardo sfiorato che si deve tramutare in un punto di partenza per continuare a lavorare a politiche da e per il territorio, capaci di riportare le persone al centro.
Selena Candia, all’indomani delle elezioni che la vedono tornare a sedersi tra i banchi della sala rossa del consiglio regionale, è già pronta a ripartire con la stessa determinazione che l’ha vista protagonista anche nel corso dei mesi di campagna elettorale.
Eletta per AVS, Candia, osservando i risultati e le preferenze provincia per provincia, ribadisce come a vincere, in realtà, sia stato l’astensionismo.
“Guardando a ponente, dove di fatto ha vinto Scajola più che Bucci - spiega la rieletta consigliera - è impossibile non vedere come il problema sia la diminuzione del numero di votanti. Da Finale verso il confine regionale, è stata una Caporetto. Savona ha retto bene e con me in Regione arriva Jan Casella che è giovane”.
L’intento di Candia è quello di iniziare subito a lavorare, assieme ad Alleanza Verdi Sinistra, per far si che la gente torni ad avere fiducia: “Siamo la seconda forza politica dopo il Pd - continua - in regione abbiamo portato due persone giovani ma bisogna lavorare tanto e un buon punto di partenza saranno le Comunali di Genova a cui si dovrà già pensare da domani”.
Il dato sull’astensionismo è quello che in queste ore sta catalizzando maggiormente l’attenzione: “Come AVS, stiamo lavorando tanto, dovremmo cercare di farlo di più per far riavvicinare le persona alla politica attiva. C’è stata una buona risposta, soprattutto tra gli Under35; questo non è scontato perché è vero che siamola regione più anziana, ma spesso chi non va a votare sono proprio i giovani che si trovano a non avere riferimenti in cui identificarsi”.
Tra i cardini del lavoro che la consigliera si appresta a portare avanti, legati a politiche di inclusione e sostenibilità, c’è anche quello di cercare di trasmettere una visione comunitaria in cui è possibile ‘cambiare tutti insieme’: “C’è da lavorare tanto e sarà importante dare attenzione ai territori più esterni anche se esiste il problema del numero di consiglieri in Regione Liguria, che sono trenta. Questi territori alla fine riescono a eleggere un rappresentante raramente”.
Una riflessione che apre a un collegamento sul piano nazionale: “Si potrebbe pensare di alzare il numero di consiglieri, magari stipendiandoli meno perché serve avere una maggiore rappresentanza del territorio. A livello nazionale, per esempio, è stato un errore il taglio dei parlamentari; si potevano ridurre vitalizi e tagliare su altre spese. Così si è ridotta la rappresentatività e questo rende difficile lavorare con certi territori perché non sempre hai una persona che ne conosce le complessità”.
La ‘disfatta’ del neo presidente Bucci a Genova, dove ha ricoperto l’incarico di sindaco, per Candia non è arrivata inaspettata: “Andando in giro, quartiere per quartiere, parlando con le persone, il sentore che avevo era questo e il risultato legato alle preferenze genovesi non mi stupisce. Abbiamo avuto una risposta molto positiva, anche come Alleanza Verdi Sinistra ma occorre ora aprire un ragionamento di coalizione per far si che ogni territorio possa sentirsi rappresentato”.
Politica - 29 ottobre 2024, 11:22
Elezioni Regionali, Selena Candia torna tra i banchi del consiglio: “Serve riavvicinare le persone alla politica”
Dopo la riconferma in sala rossa, la consigliera di AVS punta su inclusione e giovani per ricostruire il rapporto tra cittadini e politica attiva, con uno sguardo rivolto alle prossime elezioni comunali di Genova
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