Non sarà l’Ente parco di Montemarcello, nello spezzino, la destinazione in cui Giovanni Toti, ex presidente della Regione Liguria, sconterà le ore previste di lavori socialmente utili nell'ambito del patteggiamento della pena, concordato con la procura e che sarà formalizzato nell'udienza prevista il prossimo 30 di ottobre. Mentre scorrono le ultime scene di un procedimento non arrivato alla fase dibattimentale ma chiuso dai patteggiamenti, è questa l'ultima novità che riguarda l'ex presidente arrestato lo scorso 7 di maggio nell'ambito dell'inchiesta sulla corruzione in Liguria.
L'accordo tra difesa e procura era arrivato il 13 settembre scorso, dopo una mediazione tra il suo legale, Stefano Savi, e i pm dell'inchiesta con la possibilità di commutare da subito una pena detentiva (di 2 anni e 1 mese) in 1500 ore di lavori socialmente utili, con in più la restituzione da parte del Comitato Toti delle somme direttamente contestate.
Il sigillo finale lo dovrà mettere il giudice e l'udienza in cui discutere del tema è fissata per domani mattina. Ma bisognerà valutare la congruità del contenuto dell'accordo raggiunto compresa anche la serie di proposte avanzate dalla difesa per scontare i lavori socialmente utili, anche se nell'elenco di strutture o enti che erano stati portati in valutazione l'ipotesi ente parco non sembrerebbe soddisfare le esigenze previste.
"L'ente parco - spiega a La Voce di Genova l'avvocato di Toti, il legale Stefano Savi - ha dato la disponibilità ma potrebbe non essere un tipo di disponibilità compatibile con il programma che dovrà seguire, per questo stiamo riflettendo e valutando altre soluzioni sulle quali al momento ci riserviamo ma che sondiamo alla ricerca della soluzione migliore. La prossima, sarà un'udienza interlocutoria".
Potrebbe finire con ogni probabilità con un rinvio a data successiva, l'udienza di domani al via alle 9.30 che registrerà il primo 'stop' fino a nuove soluzioni. In seconda battuta tra gli enti proposti per scontare le 1500 ore previste dal patteggiamento si era già parlato anche di una alternativa, all'interno dell'Ist, l'Istituto tumori dell'ospedale San Martino di Genova.
La nuova lista che verrà proposta nelle prossime settimane dovrà essere valutata dal giudice, che dovrà dare l'ok finale.