Attualità - 19 ottobre 2024, 08:00

Ecco D.Cult, viaggio nella nuova fucina dei divulgatori del patrimonio culturale

A Genova nasce il primo corso di alta formazione dedicato alla comunicazione del patrimonio artistico

Public speaking, comunicazione del patrimonio, ricerca delle fonti ma anche strumenti espressivi, scrittura creativa e comunicazione inclusiva.

Queste sono alcune delle discipline che costituiranno il percorso di ‘D:cult’, primo e unico corso di alta formazione dedicato alla divulgazione scientifica del patrimonio artistico e culturale promossa dalla scuola IANUA dell’Università di Genova con la partecipazione di numerosi partner.

Ventiquattro i giovani laureati e neolaureati provenienti non solo da Genova e dalla Liguria ma da diverse parti d’Italia, selezionati tra oltre sessanta candidati, saranno i componenti di questa prima classe caratterizzata da percorso che esce dalle aule universitarie per scoprire e riscoprire il territorio.

Proprio i sopralluoghi, resi possibili grazie alla collaborazione di diverse realtà, saranno una componente fondamentale nel percorso articolato su duecentocinquanta ore di didattica.

Giacomo Montanari, storico dell’arte, docente e coordinatore di d:cult spiega: “Inauguriamo oggi un percorso formativo, il primo in Italia, dedicato alla divulgazione scientifica del patrimonio. Abbiamo bisogno oggi di riaffermare l'importanza, la centralità per le persone della cultura, quindi della conoscenza del patrimonio culturale ad ampio spettro e per farlo abbiamo deciso di mettere su un corso dedicato a questo. Le università hanno deciso di investire su una terza missione sulla divulgazione scientifica che è, se vogliamo riassumerlo molto rapidamente, distillare il sapere per renderlo accessibile a tutti. E allora il nostro impegno sarà questo, con un piano didattico molto orientato alla valorizzazione del territorio, vissuto sul territorio, con ventiquattro ragazzi che vengono da tutta Italia, che hanno grandi formativi diversi, dalla laurea triennale fino al dottorato, per provare oggi a sperimentare che cosa vuol dire costruire una cultura davvero per tutti, accessibile, aperta e destinata a costruire il futuro”.

Trentacinque i docenti che formeranno i divulgatori e le divulgatrici, tra loro storici dell’arte, di tecnologie digitali, videomaker e comunicatori ma non solo; questa differenza di ambiti permetterà così di offrire ai nuovi divulgatori scientifici il più ampio ventaglio di conoscenze possibili. Tra gli istituti coinvolti, oltre l’Università di Genova con IANUA e il Dipartimento di italianistica, romanistica, antichistica, arti e spettacolo, ci saranno anche i musei civici cittadini.

L’entusiasmo e la gioia per l’avvio del corso riguarda gli studenti e le studentesse ma anche i docenti e le docenti. Lo ribadisce anche Sebastiano Serpico, presidente della scuola Ianua dell’Università di Genova: “Siamo qui oggi per l'inaugurazione di questo corso sulla divulgazione scientifica del patrimonio culturale che è stato organizzato proprio nell'ambito della scuola IANUA. Sin da quando sono venuto a conoscenza di questa bellissima iniziativa, ho pensato che sarebbe stato bello averla all'interno della nostra scuola, perché è affascinante in sé il tema, ma oltretutto è molto importante per la nostra città, il nostro territorio, che è così ricco di materiali artistici, culturali, ma un po' sottovalutato. L’occasione di formare dei giovani e dare loro delle prospettive di occupazione, riconoscendo il loro ruolo, formandoli in modo da poter diffondere la conoscenza di questa ricchezza bellissima e grandissima che abbiamo, secondo me, è senz'altro una mission affascinante, utile e veramente importante”.

Spazi come la Sala Lignea della Biblioteca Berio, il Mu.DA Museo diffuso di Albisola, Palazzo Ambrogio di Negro in Banchi, Palazzo Angelo Giovanni Spinola, Palazzo della Meridiana, Palazzo Gio Batta Grimaldi, Palazzo Tobia Pallavicino, Santa Maria di Castello e Villa Pallavicino delle Peschiere, saranno i luoghi che accoglieranno le lezioni, stimolando i partecipanti a un'osservazione diretta e a un confronto con gli spazi che contribuirà ad arricchire il bagaglio di conoscenze.

Tra i partner del progetto ci sono Fondazione Edoardo Garrone, Fondazione Friends of Genova, Fondazione Passadore 1888 e Camera di Commercio di Genova, in collaborazione con Associazione Culturale Santa Maria di Castello, Biblioteca Civica Berio, Fondazione per la Cultura Genova Palazzo Ducale, Grimaldi Factory, Lockton P.L. Ferrari, Palazzo della Meridiana. 

Isabella Rizzitano

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