Attualità - 16 ottobre 2024, 16:25

Dopo il Waterfont, la holding CDS vuole anche il Ferraris: a Palazzo Tursi arriva l’offerta da quattordici milioni di euro

Il gruppo che si sta occupando della riqualificazione del palazzetto aggiunge la propria proposta a quella del Genoa. Il Comune parla di un passo “fondamentale per essere tra le città sede degli Europei 2032”

Lo stadio Luigi Ferraris di Genova

Lo stadio Luigi Ferraris di Genova

C’è una nuova offerta per l’acquisto dello stadio Luigi Ferraris di Genova. Dopo la prima mossa del Genoa, oggi a farsi avanti è il gruppo CDS holding, la stessa società che si sta occupando del restyling del palazzetto dello sport e delle nuove costruzioni al Waterfront di Levante. CDS ha messo sul tavolo quattordici milioni e cinquecento mila euro e un progetto firmato dall’architetto Stefano Boeri.  
A confermare la seconda offerta è lo stesso Comune di Genova che, in una nota, fa sapere che è datata 4 ottobre e va ad aggiungersi a quella del Genoa, arrivata il 15 di questo mese.

“Entrambe le proposte sono inclusive - scrivono da Palazzo Tursi - e prevedono la possibile partecipazione delle due società di calcio che già oggi utilizzano lo stadio nella newco che verrebbe formata per portare avanti l’operazione. Si tratta di segnali importanti nell’ottica di una totale riqualificazione dell’impianto, per renderlo a norma e competitivo ad ospitare competizioni internazionali”.

“Era fondamentale avere una base dalla quale partire anche per avere la possibilità di essere tra le città sede degli Europei di calcio 2032 - aggiungono dall’amministrazione - impegno sul quale il sindaco sta lavorando alacremente insieme al governo e obiettivo che si continuerà a perseguire con ancora più garanzie di riuscita per regalare a Genova una straordinaria vetrina”.

Redazione

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