Attualità - 15 ottobre 2024, 08:00

Cronache nere diventate storie - Il fantasma della Marinella e una lunga scia di sangue

Non un delitto irrisolto ma tre, tutti rimasti insoluti e inghiottiti dal tempo e dagli anni, tornati alla luce nei giorni di inizio estate del 2022

Cronache nere diventate storie - Il fantasma della Marinella e una lunga scia di sangue

Termina questo martedì ‘Cronache nere diventate storie’, un ciclo di articoli dedicati a misteri, casi irrisolti, casi riaperti dopo anni, episodi e vicende che hanno interessato la nostra regione e che sono diventati, nel tempo, memoria collettiva, passando dalle pagine dei giornali alle trasmissioni televisive, sino ai libri e ai podcast. Ad aprire le finestre sul passato è Valentina Carosini, la nostra giornalista da anni impegnata tra cronaca nera e palazzo di giustizia per agenzie e testate nazionali. 

Non un delitto irrisolto ma tre, tutti rimasti insoluti e inghiottiti dal tempo e dagli anni, tornati alla luce nei giorni di inizio estate del 2022, quando la provincia della Spezia venne scossa nel giro di poche ore da un duplice omicidio.

Per la morte di Nevila Pjetri e Carla Bertolotti c'è un colpevole, Daniele Bedini, trentacinquenne condannato all'ergastolo per aver freddato a colpi di pistola alla Marinella di Sarzana due donne a scopo di rapina, avvicinate mentre si prostituivano nelle strade al limitare della provincia e ai confini con la Toscana.

Ma i delitti della Marinella, alle spalle della costa del levante ligure, hanno riportato alla luce altri tre omicidi, risalenti a trent'anni fa, compiuti nello stesso lembo di Liguria che risale la costa e diventa Toscana. Una scia di sangue dietro la quale negli anni è stata seguita la pista del racket e l'ipotesi di un serial killer, che non hanno poi trovato oggettivo riscontro in una soluzione investigativa e giudiziaria.

Tra la fine degli anni '90 e gli inizi del 2000 erano state tre le prostitute uccise in Val di Magra, delitti rimasti senza un colpevole. La prima vittima era una ragazza di diciassette anni di origini albanesi, costretta a prostituirsi alla Marinella: massacrata a bastonate venne trovata senza vita nel settembre del 1998, nell'appartamento in cui risiedeva da qualche tempo lungo il confine ligure.

Il secondo delitto è quello di Idemudia Blessing, ventunenne di origini nigeriane, scomparsa e ritrovata quaranta giorni dopo in mare, con la testa fracassata nel gennaio del 1999.

Pochi mesi dopo tocca a Andije Vujuvic, trentaduenne croata, picchiata a morte vicino a Santo Stefano, anche lei con il cranio fracassato.

Tutta la zona al tempo divenne osservata speciale da parte degli inquirenti che identificheranno altri casi, sempre riguardanti prostitute, miracolosamente riuscite a mettersi in salvo da aggressioni violente, alcune a colpi di coltello, che fecero pensare al tempo ad un autore celato nel clan straniero che gestiva la prostituzione nella zona, o anche ad aggressioni e omicidi seriali.

La scia non si ferma e si ripresenta nel 2005 nei pressi di Luni dove una ventunenne albanese, Laureta Kikija, venne ritrovata uccisa. Per quest'ultimo caso c'è un condannato, un cinquantenne della zona.

Il 'fantasma' della Marinella è tornato ad essere un pensiero concreto nei primi giorni di giugno del 2022 quando a distanza di poche ore Nevila Pjetri e Carla Bertolotti vennero trovate uccise. Ad incastrare Bedini, in seguito condannato all'ergastolo, erano state le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona che avevano immortalato il furgone con il quale l'uomo si muoveva sul territorio e aveva raggiunto i luoghi del delitto, strade isolate e boschetti della zona dove le vittime si prostituivano, ma anche i documenti delle vittime conservati in casa e i proiettili calibro 22 usati per i delitti. Rapina, il movente emerso, al culmine di una serie di gesti che l'uomo, all'epoca dipendente dalla cocaina, aveva messo in atto alla ricerca costante di denaro. 

Valentina Carosini

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