“La notizia dell'area Gavette e della bonifica che richiede 20 milioni di euro, è l'esempio plastico di come questa giunta pensi alla realizzazione delle opere, le enunci, le proclami e non le porto a termine come nel caso dell’area ex Gavette poiché dopo anni l’amministrazione comunale non è stata in grado di immaginare preventivamente che cosa ci potesse essere in quell'area stessa.
E, a “intoppo trovato”, incolpare poi qualcuno o qualche cosa perché le opere non possono andare avanti. Dalle grandi opere materiali, infrastrutturali, comunicative, immateriali: bisogna ripartire seriamente da una programmazione, da una valutazione dei benefici, da una definizione dei finanziamenti e di un monitoraggio continuo una volta partiti i lavori. Soprattutto, anche nel momento in cui vengono avviate, dal garantire-come è stato detto nella nota della Uil regionale e dal commissario- contratti adeguati e non al massimo ribasso: quindi posti di lavoro dignitosi e di qualità per i lavoratori, continuativi .
Invece oggi un'altra caratteristica è l'affidamento di opere che poi vengono interrotte per l'impossibilità da parte delle aziende realizzatrici , vincitrici delle gare, di proseguirli per impossibilità di sostenerle dal punto di vista economico . Annunciare, dire sì a tutto e non riuscire a realizzare niente, è tipico di una destra che oggi boccheggia e che dimostra che nulla in questi 8 anni tra comune e regione è stato fatto, a prescindere da quanto era stato programmato, enunciato e promesso. Senza dimenticare che il commissario alla messa in sicurezza era Toti che deve ancora portare a termini la messa in sicurezza del Bisagno ma anche il completamento in quella direzione del Rio Rovare e del Rio Noce. Fare e fare bene. Questo ci proponiamo. Non come sta succedendo oggi”
Politica - 12 ottobre 2024, 16:00
Area Gavette e opere pubbliche, Cristina Lodi (Azione): "La differenza tra il dire e il fare e il fare bene Genova"
La consigliera comunale e candidata al consiglio regionale interviene sulla questione della bonifica dell'area in cui è stato trovato anche amianto
Vuoi rimanere informato sulla politica di Genova e dire la tua?
Iscriviti al nostro servizio gratuito! Ecco come fare:
- aggiungere alla lista di contatti WhatsApp il numero 0039 348 0954317
- inviare un messaggio con il testo GENOVA
- la doppia spunta conferma la ricezione della richiesta.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun iscritto potrà vedere i contatti altrui, il vostro anonimato è garantito rispetto a chiunque altro.
LaVocediGenova.it li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro.
Per disattivare il servizio, basta inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp con testo STOP GENOVA sempre al numero 0039 348 0954317.