Sport - 08 ottobre 2024, 11:32

Genoa, crisi 777: via jet e yacht privati. La replica di Blazquez: "Da A-Cap tutto l'interesse a preservare o aumentare il valore del club"

Continua il declino della holding che ha dovuto lasciare anche gli uffici di Miami. Le speranze dei tifosi tra nuovi soci e cessione

Genoa, crisi 777: via jet e yacht privati. La replica di Blazquez: "Da A-Cap tutto l'interesse a preservare o aumentare il valore del club"

Con le questioni di campo sospese nel giudizio, in attesa di vedere quel che sarà delle due settimane di lavoro della truppa rimasta a disposizione di Alberto Gilardino in quel di Pegli, il mondo Genoa non rimane certo senza argomenti da affrontare.

Sono quelli relativi al ramo societario, quello per il quale settimana scorso il CEO rossoblù Andres Blazquez ci ha messo la faccia coi rappresentanti dei club dell'ACG. A far da tramite tra il Nuovo e il Vecchio Continente è ancora una volta il sito norvegese Josimar, sempre attento alle sorti di 777 Partners.

L'ultima difficoltà palesatasi per Josh Wander e Steven Pasko, i due soci fondatori della holding statunitense, riguarda beni privati messi in vendita. Si tratta di uno yacht di lusso marca Azimut da 67 piedi ormeggiato a Miami chiamato "777" dal valore di circa 1,9 milioni di dollari, e di un jet Bombardier Global 6000, motori Rolls Royce con 13 posti passeggeri, valutato approssimativamente 20 milioni. In questo caso, a beneficiare delle cessioni sarebbe la Hudson Cove Capital Management

Questo dopo lo sfratto per morosità dagli uffici di Miami e Newport della scorsa estate, da quelli di Londra più recentemente, e dalla messa in liquidazione di Bonza, la compagnia aerea australiana. Più che voci, una vera e propria situazione di crisi apertasi palesemente a maggio, quando la holding si era affidata all'advisor B Riley formalmente per razionalizzare i suoi investimenti.

Per non parlare del mondo calcistico. La cosiddetta "galassia" ormai sembra essere in definitiva fase di dissolvimento. Prima il Vasco da Gama e poi lo Standard Liegi (per non parlare del Red Star Paris ormai prossimo alla cessione definitiva) hanno visto i membri di 777 uscire dai propri consigli d'amministrazione per essere rimpiazzati da rappresentanti di A-Cap. Cosa peraltro non ancora accaduta nel Grifone dove resta Pasko seduto nel cda.

Il pallino della gestione sportiva comunque, in casa Genoa ed Hertha Berlino, sarebbe rimasto proprio ad A-Cap la quale avrebbe avuto accesso a un prestito da 40 milioni con un tasso d'interesse al 46%, mentre dalla cessione ai Friedkin dell'Everton (altro club al quale si erano avvicinati i 777 con un multimilionario prestito da circa 200 milioni) dovrebbero maturare alcuni interessi che vanterebbe l'a. E se dal punto di vista economico Don Dransfield sarebbe rimasto quale consulente, il global manager Spors non avrebbe più un vero e proprio ruolo se non quello che è parso essere di "consulenza" al lavoro di Marco Ottolini.

Quest'ultimo è ormai uomo di riferimento di un mercato che, in casa rossoblù, ci si aspetta possa portare nella sessione invernale quei rinforzi che al momento paiono necessari per rinforzare una rosa falcidiata da infortuni e senza dubbio migliorabile per raggiungere quella salvezza indispensabile per mantenere il valore dell'asset Genoa a un certo livello.

Perché pare che un cambio di proprietà non sia ipotesi così remota. D'altra parte lo stesso Blazquez, che nelle ultime ore ha confermato come il timone sia ancora in mano a 777 Partners con l'interesse di "preservare o se possibile aumentare" il valore del club, all'incontro con ACG ha ammesso l'interesse di alcuni soggetti e la possibilità che il Genoa, oltre a vedere l'ingresso di nuovi soci, venga ceduto in un breve/medio termine, con Banca Moelis a giocare un ruolo principale in tutto ciò quale advisor scelto dal creditore A-Cap.

Mattia Pastorino


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