Scendono in campo anche i vertici nazionali di Azione per lanciare la corsa del partito alle elezioni regionali all’interno del ‘Patto Civico Riformista’ nella coalizione a sostegno di Andrea Orlando.
Al Grand Hotel Savoia ha fatto tappa Matteo Richetti, capogruppo di Azione alla Camera, accompagnato da Cristina Lodi, segretaria regionale di Azione e candidata alle regionali, e Massimo Musso, presidente di Azione Liguria.
“È uscito dai radar il fatto che siamo di fronte a elezioni anticipate, perché è successo qualcosa - ha detto Richetti ai nostri microfoni - voglio ricordare che chi si candida all'insegna della continuità dovrebbe assumere il fatto che c'è stato qualche problemino di trasparenza tra la funzione pubblica delle istituzioni e i ruoli del privato. Dobbiamo scegliere che mestiere far fare da grande a questa regione. Il tema non è il giudizio di Bucci sindaco o le valutazioni su Bucci persona, questa regione deve cambiare e non si cambia tornando al passato. Non c'è bisogno della Liguria che torna a Burlando o Paita, ma c'è bisogno di una Liguria che guarda alle cose concrete. C'è un'esigenza di concretezza che è l'opposto di chi si proclama sindaco del fare, ma ha molte cose a metà. Non ho posto io il tema di Italia Viva, è una dinamica di Renzi e Conte. Sono orgoglioso che il nostro partito abbia aderito all'idea di cambiare la politica e non di aderire a un campo largo che potrebbe dare di meglio”.
“Il candidato presidente, sindaco e commissario non ha mai messo in discussione quello che è successo in questi otto anni - ha proseguito Cristina Lodi - ricordo le battaglie in consiglio comunale sulla mancanza delle case della salute e sui problemi degli ospedali, ma andava tutto bene. Sul tema dell'abitare la Regione non ha investito nulla, ma dal Comune si diceva che andava tutto bene. In realtà, le persone non riescono più a pagare l'affitto e perdono la casa. Noi abbiamo un'idea ampia di sviluppo e di collegamento con il Nord Ovest attraverso infrastrutture sostenibili che si possono realizzare con il miglioramento dei territori per arrivare a capire che in una regione dove c'è sviluppo le persone rimangono e restano per invecchiare bene. Le persone per potersi sviluppare devono poter stare bene dove vivono, ora c'è la pesante conferma che quello che è accaduto in questi otto anni potrebbe accadere anche nei prossimi. Anche il partito di Bucci è il partito del ‘no’. Ha detto ‘no’ alla cremagliera al posto della funivia, ha detto ‘no’ allo sviluppo dei servizi nido integrati, ha detto ‘no’ a un trasporto pubblico vero ma facendo qua e là degli interventi a pezzetti. Il partito del ‘no’ lo possiamo ribaltare a seconda di come lo si osserva. Ai liguri, diciamo che in Liguria si può stare meglio e noi lo crediamo fermamente”.La visita di Richetti anticipa di qualche giorno l’arrivo di Carlo Calenda, leader nazionale di Azione, atteso lunedì nel capoluogo. Ancora da stabilire l’ora e il luogo dell’incontro.