Eventi - 04 ottobre 2024, 18:30

Cosa fare a Genova e dintorni nel week end: tutti gli appuntamenti per sabato 5 e domenica 6 ottobre

Gli eventi della Jeans Week, la Festa d'Autunno a Busalla, la Castagnata dei Fieschi a Savignone, "Pignasecca e Pignaverde" al Teatro Sociale di Camogli con Tullio Solenghi, il Book Pride a Palazzo Ducale, la Fiera di Cornigliano e tanto altro

Cosa fare a Genova e dintorni nel week end: tutti gli appuntamenti per sabato 5 e domenica 6 ottobre

EVENTI

GENOVA JEANS WEEK

Fino a domenica 6 ottobre

Continua la sei giorni di festa della prima Jeans Week, evento promosso dal Comune di Genova, fino a domenica 6 ottobre: una settimana di iniziative che spaziano dall’arte, alla moda, alla musica, all’artigianato, da scoprire attraverso il Jeans Trail, un inedito percorso contrassegnato da una grande cerniera, che guida genovesi e visitatori in tutte le postazioni espositive, ciascuna distinta da un totem. Sabato 5 ottobre, il cuore pulsante della manifestazione sarà il Jeans Village: uno spazio immersivo affacciato nello specchio acqueo della Darsena, a due passi dal centro storico. Si parte alle 16 con Yoga in Jeans e si prosegue con le degustazioni proposte dai food truck e l’Aperi Jeans nei locali della zona. Dalle 21 si balla con Dj set e musica dal vivo, immersi in un’atmosfera suggestiva tra illuminazione artistica e design. Sabato sera, appuntamento imperdibile con Jeans Party, dalle 18 alla mezzanotte. L’ingresso al Village è gratuito, come tutte le attività, gli spettacoli, il dj set e le lezioni di yoga.

Il programma completo della Jeans Week al link: https://www.visitgenoa.it/it/genova-jeans-week-2024

CASTAGNATA DEI FIESCHI A SAVIGNONE

Sabato 5 e domenica 6 ottobre

Sabato 5 e domenica 6 ottobre prenderà vita a Savignone "La castagnata dei Fieschi", evento patrocinato da Regione Liguria, nel segno della cultura, della tradizione storica e della buona tavola. 

Il Comune di Savignone propone un week end ricco di eventi a partire da sabato 5 ottobre. Alle 10.30 davanti al palazzo comunale, ci sarà la partenza della Staffetta dei Bambini, a cura del Consorzio Pro Loco Genova, in collaborazione con Unicef Liguria. Ad accogliere i partecipanti l'Amministrazione Comunale con un momento di riflessione sul tema dei diritti dei bambini e uno spuntino a base di focaccia locale. Alle ore 16,00, presso la Biblioteca Comunale Elvezio Balabbio - Via Giovanni XXIII, n.1, si terrà la presentazione del libro "Il frutto paziente" di Ilaria Fioravanti e Valentina Venuti; alle 16.45 presso la sala "Marina Garaventa", Via Giovanni XXIII, il cucinosofo Sergio Rossi presenterà “Castagne e cucina al tempo dei Fieschi”. Sempre nella sala dedicata alla concittadina Marina Garaventa, alle ore 18.00, prenderanno vita alcune letture. L'evento a cura di Tommaso Garrè prevede "Cin Cin, Gadda!" con stralci e buon vino all’imbrunire da “Il Castello di Udine” di Carlo Emilio Gadda. Leggeranno: Hana Daneri e Alberto De Gaspari.

In contemporanea agli eventi, ci saranno le aperture straordinarie del Museo degli Alpini, con visite guidate dalle 16.00 alle 18.00. Alle 21,30 presso il Teatro Botto di Savignone la compagnia “Too Little Time Band” presenta, ad oltre quarant’anni dall’uscita del famoso film, la riedizione in versione concentrata del musical capolavoro “Jesus Christ Superstar” con Roberto Tiranti (Jesus), Matteo Merli (Judas), Valeria Bruzzone  (Mary Magdalene), Aldo De Scalzi (King Herod).

Domenica 6 0ttobre si aprirà alle ore 10,00 all’insegna dei mercatini dei creativi e degli hobbisti e dellamostra di pittura di Giovanni Del Serbo che si terrà dalle 10,00 alle 19,00 presso la Cappella Padre Pio. A partire dalle 12.30, grande festa per la pasta e fagioli della sezione locale degli Alpini sulla piazza Italo Ghelfi. A partire dalle 14.30 "Rustie per tutti" e altre golosità. Dalle 15.30 rievocazione del Conio dell'antica moneta detta "Vergagnino", corteo storico con la partecipazione degli sbandieratori del gruppo storico "Sestieri di Lavagna", dell'Associazione "Storica corte dei Fieschi" e del gruppo storico Sestrese. Alle 16.30musica in piazza con il gruppo "Pulin and the little mice". Per i più piccini battesimo della sella al parco comunale, a cura dell'Associazione sportiva equestre savignonese.

BOOK PRIDE

Fino al 6 ottobre

Un’affermazione, ‘Cosa vogliamo’, è il tema della sesta edizione di Book Pride, la fiera nazionale dell’editoria indipendente che torna a Genova dal 4 al 6 ottobre.

Oltre centoventi editori, cinquecento metri quadrati di libri per centottanta appuramenti che uniranno autori ed editori, appunto, ma che vorranno anche far scoprire la città. Qui tutti i dettagli e il programma.

FESTA D'AUTUNNO E SAGRA DELLE TROFIE DI CASTAGNE A BUSALLA

Sabato 5 e domenica 6 ottobre

In anticipo rispetto alla tradizionale collocazione verso la seconda metà del mese, sabato 5 e domenica 6 ottobre tornano, a Busalla, la Festa d’Autunno e la Sagra delle Trofie di Castagne, prelibatezza dell’entroterra genovese servita con il pesto e lo stracchino, preparata a mano dalla gastronomia "Barattino" e dalla pasta fresca "Rina". Proprio le trofie di castagne costituiranno il piatto forte nel menu servito dai volontari della Pro Loco presso l’area della Piccola Velocità adiacente a piazza Colombo, sia il sabato a pranzo e cena, che la domenica a pranzo.

Ad arricchire il programma saranno i mercatini di artigianato, hobbistica e prodotti stagionali, musica, dj set e animazione e giochi gonfiabili per i bambini e, al sabato pomeriggio, e la Castagnata ai giardinetti di Largo Italia, lo spettacolo itinerante con gli artisti di strada Matteo Marcucci il Mago e Fabio Bonelli il Mimo e l’apertura straordinaria della mostra “Per andare. Per non restare senza muoversi” dell’artista Manuela Brondo che, dalle 16 alle 18, presenterà le sue opere presso il Palazzo Municipale.  In caso di allerta meteo l'evento sarà recuperato nel successivo fine settimana, il 12 e 13 ottobre.

FIERA DI CORNIGLIANO

Domenica 6 ottobre

Torna la tradizionale fiera di Cornigliano che domenica 6 ottobre animerà il quartiere dalle 8 alle 21.

Tremila metri quadrati di superficie espositiva per l’appuntamento organizzato dal Comune di Genova, in cui saranno protagonisti quaranta banchi di merci varie e generi alimentari che si alterneranno su via Vetrano, via Verona e via Bertolotti.

La fiera da sempre attira molti visitatori provenienti anche da quartieri diversi. In occasione della fiera di Cornigliano, il 6 ottobre, dalle 6 e fino a cessate esigenze, il traffico da ponente sarà dirottato lungo l'itinerario via Bertolotti - piazza Battelli - vico Saponiera e vigerà il divieto di circolazione e sosta, con la sanzione accessoria della rimozione forzata per gli inadempienti, in via Vetrano, via Verona, piazza Monteverdi e via Bertolotti.

CENTENARIO DEI BERSAGLIERI

Sabato 5 e domenica 6 ottobre

Genova si prepara a celebrare il centenario della Sezione "Medaglia d’Oro al Valor Militare Ten. Gen. Gustavo Fara" dell’Associazione Nazionale Bersaglieri (A.N.B.) con una serie di eventi commemorativi aperti alla cittadinanza. Sabato 5 e domenica 6 ottobre 2024, i Bersaglieri genovesi renderanno omaggio alla loro storia e ai valori che rappresentano: generosità, coraggio e amore per la Patria.

Le celebrazioni, organizzate con il supporto del Comune di Genova, Assessorato alle Tradizioni Cittadine e della Fondazione Teatro Carlo Felice, inizieranno sabato 5 ottobre alle ore 9.30 con una cerimonia al Monumento del Bersagliere nel Cimitero Monumentale di Staglieno per onorare i Caduti. Nel pomeriggio, alle 15.30, seguirà una conferenza presso il Circolo Unificato Esercito, e la giornata si concluderà alle 20.30 con un concerto della Fanfara dei Bersaglieri “Roberto Lavezzeri” di Asti presso il Teatro della Gioventù.

Domenica 6 ottobre, alle ore 10.15, presso l'Arco della Vittoria in piazza della Vittoria, alla presenza delle Autorità civili, religiose e militari, verranno resi nuovamente gli onori ai Caduti e sarà celebrata la Santa Messa con la benedizione del nuovo Medagliere regionale dell'A.N.B. A seguire, i Bersaglieri, insieme alle associazioni combattentistiche, sfileranno con il caratteristico "passo di corsa" lungo via XX Settembre. La Fanfara suonerà nuovamente nel pomeriggio in via San Vincenzo.

È CULTURA

Sabato 5 e domenica 6 ottobre

Il quattordicesimo piano della sede di Bper Banca, in via Cassa di Risparmio a Genova, apre nuovamente le porte al pubblico per mostrare i tesori custoditi al suo interno, in occasione dell’iniziativa “È Cultura.  

Organizzata da Abi Eventi, la manifestazione rappresenta un punto di riferimento per gli eventi culturali promossi dai protagonisti del mondo bancario e finanziario, con l’obiettivo di far conoscere alla cittadinanza la ricchezza culturale che ci circonda.  

ALLA SCOPERTA DELLE IMMAGINI DI CRISTOFORO COLOMBO

Sabato 5 ottobre

Continuano le iniziative organizzate nell’ambito della manifestazione “Alla scoperta delle immagini di Cristoforo Colombo” a cura del Centro Studi Colombiano, in occasione del 700° anniversario della morte di Marco Polo: un ciclo di incontri riguardanti l’influenza che l’impresa del veneziano esercitò su Cristoforo Colombo.

Sabato 5 ottobre, alle 16, nell’atrio di Palazzo Tursi, si svolgerà  “La città di Cristoforo colombo: tour colombiano” in collaborazione con Associazione Guide Turistiche Liguria (AGTL) e Federagit Liguria Confesercenti.

BRIGIDAY E IL 10° COMPLEANNO DI SEMIFORESTI

Sabato 5 ottobre
Il Sestiere di Pré si prepara a vivere una giornata speciale Sabato 5 ottobre, all'insegna della comunità, del divertimento e della cultura. Due eventi straordinari animeranno il quartiere: il "Brigiday", una festa dedicata al cuore pulsante del quartiere e alle sue persone, e il 10° compleanno di Semi Foresti, con attività per grandi e piccini.

Il "Brigiday" inizierà alle ore 10 e proseguirà fino al tramonto, trasformando le strade e i caruggi di Pré in uno spazio di condivisione e cura del territorio. La mattinata sarà dedicata all'abbellimento delle crêuze, con attività di cura delle piante per rendere più belli gli spazi comuni.
Nel pomeriggio ci sarà spazio per la convivialità con lo "Sbarazzo di Santa Brigida", dove potremo svuotare insieme cantine e armadi, dando nuova vita agli oggetti che non usiamo più. Ma non è tutto: il &"Vegalù", il nuovo spazio gioco educativo del quartiere, verrà inaugurato con tanti giochi e attività per i più piccoli, seguiti da una lezione aperta di ukulele e da un aperitivo multiculturale "Porta e Condividi", con la musica del gruppo "COMPÁS del ALMA&".

Allo stesso tempo, la Biblioteca Semi Foresti di Via Prè e Librîdo in Piazza Truogoli di Santa Brigida ospiteranno le celebrazioni per il 10° compleanno di Semi Foresti.
Dalle 10 del mattino, troverete un banchetto con gli elaborati della sartoria sociale, libri da sfogliare e una raccolta fondi per sostenere la biblioteca. A partire dalle 15:30, i bambini potranno divertirsi con letture animate e laboratori creativi dedicati ai colori.
Alle 17:00, in Piazza Truogoli, lo spettacolo teatrale del Teatro Icaro coinvolgerà tutti in un momento magico, mentre dalle 18:00 inizierà la musica dal vivo con artisti del quartiere e non solo, tra cui: Raffaele, Murga Invexendâ e Flow-Verse, per una serata piena di energia.

Questi eventi rappresentano un'occasione per vivere insieme il sestiere, conoscersi, prendersi cura degli spazi comuni e celebrare la bellezza del nostro centro storico. Il Sestiere di Pré vuole continuare a crescere, e lo fa grazie a giornate come questa, che mettono al centro la comunità e la partecipazione.

L'invito è aperto a tutti: residenti, amici e visitatori curiosi.

QUARTA GIORNATA NAZIONALE DEI LOCALI STORICI D’ITALIA

Domenica 6 ottobre

La quarta edizione della Giornata Nazionale dei Locali Storici d’Italia, organizzata dall’Associazione Nazionale Locali Storici d’Italia, vede anche la partecipazione della Liguria con i suoi locali storici d’eccellenza: il Ristorante Da Ö Vittorio dal 1860 a Recco.Nonostante i 27 bombardamenti che martoriarono Recco durante la Seconda guerra mondiale, il locale conserva al suo interno l’antica palazzina rosa delle origini e la saletta che un tempo era ingresso della trattoria. È cenacolo della focaccia al formaggio e degli antichi sapori liguri. Moltissime le foto di soste illustri, tra cui Elettra Marconi, il Presidente della Repubblica Luigi Einaudi, Tara Gandhi, Bartali e Coppi, Tognazzi e Vianello, Gassman, Manfredi, Wanda Osiris, Dizzy Gillespie e Luigi Tenco. I cantautori Fossati e Darling hanno ringraziato per l’ispirazione. Quattro generazioni della famiglia del fondatore Vittorio. L’iniziativa prevista è un aperitivo offerto e visita guidata del locale, la prenotazione non è obbligatoria, maggiori dettagli si possono avere chiamando il numero 018 574029 oppure inviando una mail a info@daovittorio.it.

A Genova l’appuntamento è al Ristorante Zeffirino dal 1939. Il suo pesto Frank Sinatra se lo faceva spedire in America. Per una tournée di un mese in Cina, Pavarotti se ne portò dietro un quintale e portò al seguito anche lo chef-patron. In Vaticano, da quarant'anni è il pesto ufficiale di tre Papi. Elegante e raffinato, il più famoso ristorante di Genova venne creato dal modenese Zeffirino Belloni che, dopo il successo di una trattoria a Quinto sul Mare, tentò la fortuna in centro rilevando un antico locale a fianco del Ponte Monumentale, nel palazzo che era del Teatro Margherita, e ne fece un mito di gusto ligure e frequentazioni illustri. Stirpe di 5 generazioni di chef. Il Ristorante propone una visita guidata dalle 11:30 alle 12:00 e dalle 18:30 alle 19:00, prenotazione obbligatoria chiamando il numero 010 591990 oppure inviando una mail a info@zeffirino.com.

Sempre a Genova durante la giornata sarà possibile gustare le famose gocce di Rosolio alla Confetteria Romanengo Pietro fu Stefano dal 1780 di Via Roma. Questa è la confetteria più illustre d'Italia. Verdi scrisse che “condiva squisitamente ogni sorta di frutto”; Umberto di Savoia, per le nozze con Margherita, volle i suoi frutti canditi; nel 1857, il Consiglio comunale di Savona regalò i suoi “demizuccheri” a Vittorio Emanuele II in visita alla città; il cantautore De Andrè l’ha resa protagonista di una canzone. Confetti, caramelle, cioccolatini, violette, praline, petit-fours, paste al frutto e meringhe vengono da antiche ricette: quella del torrone fondant ai pistacchi verdi la fornì la regina Elena del Montenegro. In Soziglia, un museo segreto conserva confezioni di oltre due secoli. Sette generazioni.

COPPA EUROPA BOULDER

Sabato 5 e domenica 6 ottobre 

Sabato 5 e domenica 6 ottobre, Genova si appresta a ospitare per la prima volta nel suggestivo scenario della Piazza delle Feste, nel Porto Antico, un importante evento internazionale di arrampicata sportiva, con il patrocinio del Comune di Genova e della Regione Liguria.  

Centoventotto dei migliori climber europei si affronteranno in questa incantevole location per la seconda e ultima tappa della Coppa Europa Boulder, inserita nel programma ufficiale di Genova 2024 Capitale Europea dello Sport. 

La Piazza delle Feste, con i suoi 2.000 metri quadrati di superficie e una capienza di 500 spettatori, accoglierà per la prima volta una competizione di arrampicata sportiva a livello internazionale, determinante per l'assegnazione dei trofei del circuito.

SCHERMA IN PIAZZA A PORTOFINO

Sabato 5 ottobre

Sabato pomeriggio alle 18.30 Portofino sarà teatro del nuovo appuntamento con ‘Scherma in piazza’, evento di avvicinamento agli Europei Assoluti 2025, in programma a Genova (fasi eliminatorie al Jean Nouvel, finali nel nuovo Palasport) dal 14 al 19 giugno. 
Dopo la prima tappa di Chiavari alla presenza della campionessa olimpica di spada Giulia Rizzi, è tempo per l’appuntamento di Portofino curato dal Club Scherma Rapallo con la collaborazione del Comune di Portofino e Portofino Yacht Marina.

Due i campioni del fioretto pronti a illuminare la serata: il livornese Filippo Macchi, argento individuale e a squadre a Parigi 2024, e il compagno Guillaume Bianchi. Due eccellenze conosciute dal grande pubblico durante le Olimpiadi, in particolare Macchi dopo la finalissima persa 15-14 contro l’hongkongese Cheung Ka Long a seguito di discusse scelte arbitrali. 

CICLOTURISTICA NASTRO ROSA 2024

Domenica 6 ottobre

Genova si prepara ad accogliere domenica 6 ottobre la Cicloturistica Nastro Rosa 2024, una pedalata ecologica cittadina non agonistica, organizzata dalla ASD Ciclistica Molassana per raccogliere fondi a favore della ricerca sul tumore al seno, nel mese dedicato appunto al Nastro Rosa di Fondazione AIRC, e per valorizzare e promuovere i percorsi ciclabili genovesi.

L’evento, aperto a tutti i cittadini dai 6 anni in su, rappresenta un’occasione unica per scoprire la città su due ruote, aderire a un modello di vita sano e sostenibile e, soprattutto, sostenere una buona causa: il ricavato della manifestazione – inserita nel cartellone diGenova 2024 Capitale Europea dello Sport – sarà infatti devoluto alla Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro.

MUSICA E SPETTACOLI

PIGNASECCA E PIGNAVERDE

Fino al 14 ottobre

Diffidente, scettico e chiuso il primo; ottimista, sognatore e aperto il secondo: Pignasecca e Pignaverde tornano a teatro per raccontare la genovesità (e i suoi stereotipi) in ogni sua sfaccettatura. A portare sul palco la celebre commedia, scritta da Emerico Valentinetti e portata al successo da Gilberto Govi grazie alla sua indimenticabile interpretazione, sarà ancora una volta Tullio Solenghi, che dopo il successo de "I Maneggi per maritare una figlia" torna a vestire i panni del celebre attore nella nuova produzione del Teatro Sociale di Camogli e del Teatro Nazionale di Genova. 

Lo spettacolo sarà in scena dal 4 al 17 ottobre proprio al Teatro Sociale di Camogli.

CONCERTO D'ARCHI A CASTELLO D'ALBERTIS

Domenica 6 ottobre

Le più belle melodie della “scuola genovese” dei cantautori interpretate dall’ensemble del Quartetto d’Archi IANUA” risuoneranno domenica 6 ottobre alle ore 18:00 nella Sala delle Carrozze di Castello d'Albertis il Museo delle Culture del Mondo

Un viaggio musicale attraverso le canzoni degli artisti che hanno fatto la storia della città di Genova: Luigi Tenco, Gino Paoli, Bruno Lauzi, Fabrizio De André, Ivano Fossati e i New Trolls, con un omaggio a Paolo Conte.

Il concerto sarà preceduto dalla visita libera al Museo alle ore 17:00, per scoprire la suggestiva dimora del Capitano D’Albertis, che domina la città con una vista mozzafiato sul porto. Costruito tra il 1886 e il 1892 in stile neogotico, il castello fu donato dal Capitano alla città di Genova e oggi ospita il Museo delle Culture del Mondo, dove si può ammirare la collezione di oggetti da lui raccolto nel corso dei suoi numerosi viaggi per mare e per terra come testimonianza del fascino di mondi lontani. Prenotazioni  al seguente link:https://www.eventbrite.it/e/emozioni-vestite-di-musica-e-poesie-la-grande-scuola-genovese-tickets-1024365915027?aff=oddtdtcreator

Costo: il biglietto di € 20.00 comprende l’ingresso al Museo e il concerto.

QUARTO PIANETA FESTIVAL

Sabato 5 ottobre

La giornata di sabato 5 ottobre al Quarto Pianeta Festival si apre con un importante incontro dedicato alle politiche abitative e al welfare sociale. Il seminario, dal titolo “Le città invisibili”, vedrà la partecipazione di esperti del settore come Silvia Capurro, Amedeo Gagliardi, MassimoMaugeri ed Enrico Pinna, con un intervento conclusivo di Luca Borzani. L'obiettivo è stimolare una riflessione su come coniugare qualità ambientale e sociale nelle politiche urbane.

La mattinata inizierà alle ore 10 con la presentazione di esempi virtuosi di politiche abitative: Mariateresa Imparato, presidente di Legambiente Campania, racconterà da remoto l’esperienza di una comunità energetica nata in un quartiere periferico di Napoli, progetto che ha rafforzato la coesione sociale. A seguire, Amedeo Gagliardi aggiornerà i partecipanti sul recupero dell’ex Ospedale Psichiatrico di Quarto, mentre AlfonsoGiancotti, professore alla Sapienza di Roma, parlerà del Piano Integrato di Santa Maria della Pietà, che prevede il coinvolgimento di diverse realtà del terzo settore e stakeholder territoriali.

Altri interventi affronteranno il tema della mobilità sostenibile e della qualità della vita, con contributi di Enrico Pinna, presidente di AMS, che analizzerà il caso Cornigliano, e Alessandra Repetto, di Genova Ciclabile.

La seconda parte del seminario, a partire dalle 11:30, darà spazio agli interventi di Marco Beltrami, ex amministratore unico di AMT, Agostino Petrillo, sociologo urbano del Politecnico di Milano, Enrico Testino, vicepresidente del Circolo Pianacci, e Diego Zoppi, del Consiglio Nazionale degli Architetti. Sarà poi aperto un dibattito con il pubblico, per concludere alle 12:45 con l'intervento di Luca Borzani.

Nel pomeriggio, il festival continuerà con due appuntamenti culturali di grande rilievo. Alle 18:00, presso l'Aula 7, andrà in scena lo spettacolo teatrale “Ongaro & Basaglia, vite da matti”, scritto e diretto da Mirco Bonomi e prodotto dal Teatro dell’Ortica. La rappresentazione esplorerà l’amicizia e la collaborazione tra Franca Ongaro e Franco Basaglia, figure chiave della riforma psichiatrica in Italia.

La giornata si chiuderà con il concerto “Fantasia di inni nazionali” alle 21:00, promosso dalla GOG. L’Orchestra AllegroModerato, diretta da Andrea Stringhetti, eseguirà musiche di Edward Elgar e Edvard Grieg.

Il Quarto Pianeta Festival, che si svolge negli spazi dell’ex Ospedale Psichiatrico di Quarto a Genova, continuerà fino al 13 ottobre, con un programma ricco di eventi dedicati a temi sociali, culturali e ambientali.

DISCOBRUNCH

Domenica 6 ottobre

Domenica 6 ottobre dalle ore 11:00 fino alle 17:00 torna Discobrunch in via Domenico Fiasella 82r a Genova, presso Record Runners. Per i neofiti, il locale in stile new yorkese, e’ un negozio di dischi in vinile e curiosità con bar e ristorante annesso, un “basement” suggestivo nel centro di Genova.

Il format, ormai appuntamento consolidato della domenica genovese, e’ promosso da Sinestesie e fa parte del ciclo DISCHIBOLLENTI, una serie di appuntamenti artistici che valorizzano il vinile e la musica mixata e selezionata in 12” e 7”. Per gli amanti della musica e della buona cucina e’ l’occasione di godersi il brunch della domenica davanti a un bicchiere di vino, in buona compagnia e immersi in un’atmosfera magica e rilassata.

L’evento, spiegano gli organizzatori, è aperto a persone di tutte le età ed è l’occasione per invitare giovani, famiglie e appassionati a condividere un’esperienza artistica e musicale a 360 gradi.

La location, per chi non la conosce, è un piccolo museo di rarità in vinile, poster, quadri e oggetti da collezione con rimandi al cinema, ovviamente alla musica e alle icone pop.
La musica invece sara’ curata da Dischibollenti che presenta dj Cutsweet con una selezione di jazz, soul, hip hop e vere perle in vinile.

In cucina chef Mauro di Record Runners e il suo staff prepareranno un brunch dai sapori autunnali che sarà servito dalle 11:00 alle 16:00. Si ricorda che l’ingresso al locale è libero ma è altamente consigliata la prenotazione del tavolo.

Ecco gli orari:

11:00-13:30 per i mattinieri.

13:30-16:00 per chi si sveglia tardi.

MOSTRE E MUSEI

LIGHT AND DARKNESS

Fino al 12 gennaio

Il Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone presenta il nuovo progetto fotografico Light and Darkness, dedicato alle opere fotografiche di due artisti, l’italiano Andrea Lippi e il giapponese Katsuhito Nakazato.

Ospitata, dal 28 settembre al prossimo 12 gennaio, al Museo d’Arte Orientale Chiossone e alla Galleria d'Arte Moderna di Genova, la mostra mette a confronto il punto di vista dei due artisti sulla relazione tra luce e oscurità negli ambienti naturali e urbani del Giappone, al fine di far conoscere e promuovere i luoghi e i contesti del Paese, tra contemporaneità e tradizione, grazie alla fotografia e alla sua capacità espressiva.

Rappresentando idealmente l’antitesi tra luce Light e oscurità Darkness agli artisti vengono attribuite due sedi e due atmosfere diverse.

Ad Andrea Lippi è associata la sezione della luce Light ed espone negli ambienti luminosi e aperti del Museo Chiossone fotografie in bianco e nero realizzate dal 2015 al 2024. Tra i suoi lavori passati spicca infatti il progetto “Lights of Japan”, che l’artista ha sviluppato viaggiando più volte in Giappone negli ultimi dieci anni ed esponendo poi in diverse mostre, sia in Italia che in Giappone, e pubblicando nel 2017 l’omonimo progetto editoriale, grazie anche alla conoscenza con gli storici dell’arte Noriyuki Kai e Midori Sewake. La selezione delle fotografie, a cura di Aurora Canepari, è pensata per entrare in dialogo con le opere d’arte antica esposte nel museo, con cui condividono il grande spazio al piano terra.

Le immagini di Lippi rappresentano il Paese del Sol Levante dalle grandi città di Tokyo e Kyoto, fino al sacro monte Koya e alla neve di Shirakawa, trasmettendo una visione del Giappone tradizionale ma contemporaneo, autentico, estetico, sublimato nei suoi segni più affascinanti. Attraverso il sapiente uso di luci e ombre, Lippi affronta i temi della natura, della spiritualità e della percezione artistica giapponese.

Alle opere di Katsuhito Nakazato, raccolte nella sezione Darkness, si addicono gli spazi del piano ammezzato della Galleria d’Arte Moderna di Nervi dove presenta, per la prima volta in Italia, una selezione di opere tratte da due dei suoi più importanti progetti, De Chirico’s Shadow e Tōkei, selezionate dalla storica dell’arte e curatrice giapponese Miki Shimokawa.
Il progetto De Chirico’s Shadow, in particolare, trova una giusta dimora alla GAM, poiché ispirato da uno dei più importanti artisti italiani dell’arte moderna, Giorgio de Chirico. L’artista, infatti, a dieci anni vide le sue opere e rimase profondamente colpito dal suo mondo onirico e surreale, a metà tra la realtà e i sogni. Anni dopo, da adulto, ogniqualvolta gli sia capitato di incontrare scene dalla stessa atmosfera inquietante, ne ha catturato l’immagine con la sua macchina fotografica. Nel 2002 ha raccolto tutte queste immagini “metafisiche” nel suo progetto editoriale intitolato appunto Kiriko no machi (キリコの街) / De Chirico's Shadow (L’ombra di De Chirico), premiato nel 2003 con il premio Society of Photography Award. “È interessante – spiega Miki Shimokawa – osservare in un contesto tipicamente italiano come quello di Villa Serra, nei bellissimi parchi di Nervi, il Giappone visto da un fotografo giapponese, ispirato dal mondo surreale di un pittore italiano. Nelle foto di Nakazato non si riconoscono le tipiche caratteristiche del Giappone, al contrario si ha l’impressione che ritraggano un mondo ultraterreno.”
Lo stesso distacco dal Giappone “tipico” lo abbiamo anche nella selezione di opere tratte dal progetto Tōkei, pubblicato nel 2006. Qui l’artista ci svela un luogo insolito di Tokyo, Mukojima, un quartiere che preserva il fascino storico del periodo Showa, prima della Seconda Guerra Mondiale, in un complicato dedalo di vicoli fiancheggiati da vecchie abitazioni in legno, case a schiera (o nagaya), e laboratori. “Vagabondando smarriti per le strade – racconta Nakazato - si percepiscono gli strati accumulati della vita della città. Un paesaggio urbano originale ora scomparso da Tokyo (anzi da tutto il Giappone) torna a vivere, evocando un sospiro nostalgico per cose che ormai sono solo ricordi.” In questi scatti emergono le atmosfere più cupe dell’artista, in visioni notturne, con sola luce artificiale, un tratto distintivo già apprezzato anche nella serie De Chirico’s Shadows.

Bio degli artisti:

Andrea Lippi, toscano, dal 2003 è fotografo e video-maker. Nel 2015 visita per la prima volta il Giappone e se ne innamora. Nel 2017 pubblica “Lights of Japan”, e l’anno successivo porta il progetto in mostra a Osaka, con il patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura. Nel 2022 esce il suo secondo libro “AppenninoGiappone”. Dal 2006 insegna fotografia, composizione e post-produzione. Nel 2024 “Lights of Japan” ha ricevuto due menzioni d’onore ai premi TIFA e TIBA.

Katsuhito Nakazato nasce nel 1956 nella prefettura di Mie, si laurea nel 1978 alla Hosei University in Geografia ed è fotografo professionista dall’età di 28 anni. L’interesse per la lettura degli spazi e dei paesaggi, unita all’amore per la fotografia, lo hanno reso autore di acclamati lavori incentrati sullo studio del paesaggio, delle anomalie del tessuto urbano e dell’influenza antropica su questo. È professore emerito della Tokyo Zokei University.

ATTRAVERSANDO LA STORIA. IL MONDO ARTISTICO DI FLAVIO COSTANTINI

Fino al 3 novembre

Nel corso della sua lunga carriera artistica Flavio Costantini (1926 – 2013) si è trovato spesso a confrontarsi con le contraddizioni, le ambiguità e gli inganni della storia, indagando i drammatici eventi del Novecento, di cui attraverso vari cicli pittorici ha suggestivamente rievocato alcuni tra i più emblematici  episodi: dalle dinamiche sovversive scatenate dal movimento anarchico, di cui ha ricostruito con meticolosa e dettagliata attenzione gli attentati compiuti negli anni a cavallo tra Otto e Novecento, all’affondamento del Titanic che, simbolicamente, segnò la fine di un’epoca, come ben presto sarebbe stato tragicamente evidente sui fronti insanguinati della Grande Guerra, sino all’eccidio della famiglia dello Zar che, nel corso di quel conflitto, sancì la vittoria di una rivoluzione destinata a sovvertire gli equilibri politici del globo.

La mostra alla Wolfsoniana, integrandosi coerentemente con lo spirito della collezione di Micky Wolfson che, legato a Costantini da antica amicizia, ha ugualmente inteso documentare, attraverso la varietà dei materiali raccolti, la complessità e i profondi e significati storici e sociali di quella tormentata epoca, si propone dunque di offrire una suggestiva e affascinante testimonianza della produzione di un artista unico per stile e soluzioni espressive. Nonostante il rimando a diverse tendenze contemporanee (a cominciare dalla pop art), Costantini, nella sua straordinaria e coinvolgente attitudine nel ricreare i gusti, le mode e le ambientazioni del tempo, si è servito di un originale linguaggio artistico, caratterizzato dal punto di vista formale da spericolate soluzioni prospettiche e, rispetto ai contenuti, da una maniacale indagine storica.

Questo suo peculiare processo di elaborazione delle vicende destinate a confluire nelle sue celebri serie tematiche sarà testimoniato in mostra da una selezione delle pubblicazioni e dei materiali documentari (lettere, fotografie, ricerche, schizzi eccetera) conservati presso l’Archivio Flavio Costantini, attivo a Carrara dal 2019.

Orari:

  • fino al 31 marzo: da martedì a domenica, ore 11-17
  • dal 1° aprile al 30 settembre: dal martedì al venerdì, ore 11 – 18; sabato, domenica e festivi, ore 12 – 19

lunedì chiuso

  • In caso di allerta idrogeologica ROSSA diramata dalla Protezione Civile, la struttura resterà chiusa e tutti gli eventi in programma saranno cancellati

TANDEM - XIX MOSTRA INTERNAZIONALE DI ILLUSTRATORI CONTEMPORANEI ED ESPOSIZIONE FRANCO MATTICCHIO

Fino al 1 dicembre

Dal 13 settembre al 1° dicembre 2024 sarà visitabile presso Castello D’Albertis Museo delle Culture del Mondo, Genova la XIX edizione della Mostra internazionale di illustratori contemporanei, annuale evento espositivo, realizzato e curato dall’Associazione Tapirulan, con la collaborazione del Comune di Genova. Il tema di questa edizione è “Tandem”. Molti staranno pensando alle biciclette a due o più posti, ma tandem ha molti significati, a cominciare da quello che deriva dal latino, traducibile come “finalmente”. Allora, grazie alla mostra e agli artisti esposti, “finalmente” scopriremo molti di questi significati. 

Presso Castello D’Albertis sono allestite 2 mostre. La prima è dedicata agli illustratori che hanno partecipato all'annuale concorso di illustrazione di Tapirulan, interpretando il tema TANDEM: sono esposte 52 opere di altrettanti artisti selezionati dalla giuria. La seconda sezione ospita una mostra interamente dedicata all’ospite d’onore Franco Matticchio, dal titolo “Vietato l’ingresso”, con oltre 150 opere che ripercorrono 50 anni di carriera dell’artista.

SERPENTI

Fino al 31 dicembre

Da giovedì 25 luglio al 31 dicembre il Museo di Storia Naturale “G. Doria” di via Brigata Liguria 9 ospita la mostra “Serpenti”. Nella grande sala a piano terra del museo sono stati allestiti speciali terrari che ospitano 100 esemplari appartenenti a 50 specie provenienti da tutto il mondo: boa, anaconde, pitoni e tanti altri serpenti. Tutti gli animali provengono da allevamenti e nessun prelievo è stato effettuato in natura.

L’esposizione è arricchita da numerosi pannelli didattici che illustrano gli aspetti morfologici e fisiologici dei serpenti, la sistematica, il commercio illegale delle loro pelli e forniscono notizie interessanti utili a comprendere la loro importanza ecologica. 

All’ordine dei serpenti appartengono circa 3.400 specie; sono rettili dal corpo allungato e privi di zampe che si sono evoluti da lucertole con zampe corte nel periodo Cretaceo. Quasi tutti i serpenti sono carnivori. La pelle non cresce insieme al serpente per cui periodicamente viene cambiata con il processo della muta. La maggior parte delle specie depone le uova, ma alcune costruiscono nidi e li proteggono durante il periodo di incubazione. Questi rettili rappresentano uno dei più antichi e più diffusi simboli mitologici, associati quasi sempre all’immagine del male e del peccato e, ancora oggi, sono spesso vittime di pregiudizi ingiustificati e vengono inutilmente uccisi. 

MOSTRA PERSONALE DI MAURO SCARPANTI

Fino al 20 ottobre

La stagione espositiva estiva di CELLA Art Gallery chiude con la prima personale ligure del fotografo piacentino Mauro Scarpanti. L'inaugurazione è prevista per sabato 5 ottobre alle ore 17; le opere saranno visibili sino al 20 ottobre. Scarpanti fotografa il mare, elemento da lui fortemente amato e molto conosciuto essendo da anni un sub amatoriale, ma in questa mostra lo rappresenta nella dimensione prettamente estiva: ritrae gli ombrelloni, le sdraio, le persone, i lidi rivieraschi, le barche. E soprattutto le spiagge.

Cosa muove questa sua ricerca? Principalmente la memoria. I ricordi delle estati dell’infanzia riaffiorano: le storie del passato ritornano e la mente le traduce in immagini. Le visioni di allora si intrecciano con le esperienze e le emozioni di oggi, i ricordi si fondono con il tempo presente in una sorta di doppia visione. Ed ecco che nascono le sue immagini così particolari. Il sommarsi delle foto di uno stesso paesaggio sono attimi catturati che, sovrapponendosi, generano un racconto che rimane sospeso nel momento soffuso del ricordo, e il ricordo non è mai nitido e definito nella mente, ma si confonde tra le reminiscenze del tempo. Fotografie pensate come istantanee della memoria. 

LUZZATI. IL MEDIOEVO FANTASTICO

Fino al 7 gennaio

Il Medioevo è un filo rosso nell’arte di Lele Luzzati e l’esposizione inaugurata il 3 giugno 2024, per celebrare come ogni anno la data di nascita del Maestro, ne è un esempio tangibile. Da Dante a Jacopo da Varagine, da Boccaccio ad Ariosto, da Tasso a Boiardo e poi ancora Cristoforo Colombo, Marco Polo, i paladini: sono tantissimi i temi e i personaggi medioevali affrontati da Luzzati nella sua carriera di scenografo e costumista, illustratore e scrittore, ceramista e decoratore, autore di teatro e cinema d’animazione (ben due volte candidato all’Oscar). 
E ci sono le città, prima fra tutte la sua Musa, Genova, che sarà esposta in varie raffigurazioni medioevali e poi Roma, Gerusalemme, Napoli, Venezia… Le loro architetture storiche, la loro storia, i loro protagonisti.  
Una esposizione che non può tralasciare anche il contributo che Luzzati diede al cinema, a cominciare dalla sigla animata realizzata per ”L’armata Brancaleone” di Mario Monicelli (1966). Una mostra approfondita sul Medioevo che comprende anche opere di altri grandi artisti, a cominciare dal mirabile ciclo di 15 ceramiche policrome di Umberto Piombino dedicate a Cristoforo Colombo, concesse gentilmente da ERG a titolo gratuito per la realizzazione dell’esposizione.

Ingresso libero - Orari: giovedì e venerdì, ore 15 – 19; sabato e domenica, ore 10 – 19

OSSI DI SEPPIA. UGO MULAS, EUGENIO MONTALE

Fino al 16 febbraio

Dal 18 luglio 2024 al 16 febbraio 2025 il FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano ETS, in collaborazione con l’Archivio Ugo Mulas, ospita, presso l’Abbazia di San Fruttuoso a Camogli (GE), la mostra Ossi di Seppia.  Ugo Mulas, Eugenio Montale, un intenso e suggestivo dialogo tra due linguaggi artistici, la fotografia e la poesia, e tra due grandi maestri della cultura italiana, Ugo Mulas e Eugenio Montale, che verte sulla stessa materia: l’impressione e il concetto del paesaggio ligure.

A cura di Guido Risicato e Archivio Ugo Mulas, la mostra, allestita in diversi ambienti dell’Abbazia, presenta venticinque fotografie in bianco e nero scattate da Ugo Mulas nel 1962 a Monterosso, nelle Cinque Terre, luogo dove Eugenio Montale ha trascorso la sua infanzia e che ha ispirato il poeta nella composizione della raccolta Ossi di Seppia.

LA MOSTRA DELLE ILLUSIONI

Fino al 15 gennaio

È stata prorogata fino al 15 gennaio 2025 la Mostra delle Illusioni allestita ai Magazzini del Cotone (modulo 1) del Porto Antico di Genova, una divertente mostra dedicata all'affascinante mondo delle illusioni ottiche, realizzata dalla società Innovation CGMZ, che si occupa da anni di mostre a carattere storico-divulgativo e di intrattenimento. 

Infoinfo@lamostradelleillusioni.com, Tel. 389.554.0263 (anche Whatsapp)

POETI ED EROI. DAL PENNELLO ALLA SPADA

Fino al 6 ottobre

Al Museo d'Arte Orientale E. Chiossone è visitabile fino al 6 ottobre la mostra Poeti ed eroi. Dal pennello alla spada, a cura di Aurora Canepari. L’evento è aperto al pubblico. 

La rassegna presenta un focus tematico sulla figura maschile nell’arte giapponese partendo da due figure centrali della cultura tradizionale: il poeta, o letterato, o artista, e l’eroe che, a seconda del periodo storico, è meglio incarnato da un personaggio mitologico o da un semplice uomo capace di gesta eroiche e sovversive, portatrici di valori etici e popolari. 

La mostra vuole proporre al pubblico lo spunto per ragionare sugli stereotipi di genere e culturali, attraverso l’esposizione di numerose opere della collezione conservate nei depositi, contestualizzando la nascita e l’ascesa dell’icona del samurai. Questa figura storica del Medioevo, che nell’immaginario collettivo rappresenta l’uomo giapponese, è il risultato di un lungo processo di narrazione e idealizzazione, il cui fascino è giunto inalterato fino a noi.

A partire dal secolo XII infatti si afferma l’incontrastato potere della casta militare, i cui guerrieri erano chiamati samurai o bushi, che dominò ininterrottamente il Giappone per quasi sette secoli attraverso un sistema feudale governato dal supremo capo militare, lo shōgun. Nell’anno in cui Genova guarda al suo Medioevo, risulta di particolare interesse osservare quali siano state le dinamiche dell’equivalente periodo storico in Giappone e stimolare un confronto tra la figura del samurai e quella del cavaliere. 

L’esposizione si articola partendo dalla figura del poeta con i ritratti dei poeti classici, realizzati dal celebre Hokusai, affiancati dai preziosi oggetti da scrittura che popolavano la scrivania del letterato e si conclude con l’immagine del guerriero, il samurai, narrato attraverso l’esposizione di armi e oggetti dell’aristocrazia militare (buke), elmi kabuto, dipinti e stampe di guerrieri (mushae). 

Oltre al confronto tra il mondo del letterato e del guerriero e i loro punti di contatto e identità, il percorso mette in luce la straordinaria capacità narrativa dell’arte figurativa giapponese: dalle opere che ritraggono gli attori di teatro kabuki mentre recitano le gesta di samurai ed eroi del popolo, alla famosissima serie di stampe di Utagawa Kuniyoshi, nota come Suikoden e i cui protagonisti sono i più fulgidi esempi di coraggio e valore fino alle battaglie della guerra Genpei (1180-1185) che hanno ispirato il più famoso poema epico cavalleresco giapponese, lo Heike Monogatari, narrato in mostra attraverso una straordinaria coppia di paraventi dipinti.

TUTANKHAMON: LA TOMBA, IL TESORO, LA MALEDIZIONE

Fino al 15 gennaio

E' stata prorogata fino al 15 gennaio 2025, nella prestigiosa location di Porta Siberia, la Mostra Tutankhamon: La tomba, il tesoro, la maledizione.

Il percorso espositivo offre l’occasione per il visitatore di conoscere la storia delle origini del Faraone Bambino e di rivivere passo per passo la ricostruzione storica della più grande scoperta archeologica, avvenuta nel 1922, grazie all’abilità e alla tenacia dell’archeologo Howard Carter. 

LA METAFORA DEL VIAGGIO

Fino al 31 ottobre

Approda a Genova e ad Alassio “La Metafora Del Viaggio”, l’esposizione personale di Bruno Catalano, tra i maggiori esponenti del panorama artistico contemporaneo. Organizzata con la collaborazione di Comune di Genova, Comune di Alassio e Regione Liguria, l’esposizione è composta da sette sculture monumentali della straordinaria serie “I Viaggiatori”. 

Caratterizzate dalla totale mancanza della parte centrale del corpo e da personaggi eterei, privi di materia, in un gioco di "non finito", quasi michelangiolesco, le opere di Catalano portano lo spettatore a perdersi negli sfondi scelti per le installazioni e a chiedersi perfino come queste figure possano reggersi in piedi.

Tutte le opere di Bruno Catalano rappresentano un "uomo che cammina", una figura caratterizzata sempre da un bagaglio, una valigia, una borsa o uno zaino, che regge con una mano e che lo configura come un viaggiatore che non si sa però da dove viene, né dove vada, lasciando inevitabilmente frammenti di sé lungo il cammino.

I Viaggiatori di Bruno Catalano

“I Viaggiatori” di Bruno Catalano sono personaggi che la scultura immortala nel mezzo di un lungo viaggio, la cui durata, origine e destinazione rimangono a noi ignote. Nella sua opera, questi uomini e queste donne tratti dal mondo del quotidiano assumono una dimensione eroica e diventano simboli di continuità e trasformazione. Con la loro statura monumentale esplorano e raccontano i temi universali dell’esistenza umana: l’identità, la migrazione, il viaggio stesso. Questi individui trasportano all’interno dei loro bagagli dei frammenti di vita e di storia. Il loro destino si lega inevitabilmente alle loro radici, e li mantiene in un equilibrio precario tra il passato e il futuro. Bruno Catalano rappresenta esseri umani, figure sospese che viaggiano, attraversate dalla luce, dal vento e dallo sguardo. Corpi incompiuti dove le parti mancanti diventano finestre nelle quali riconoscersi, metafore di movimento e connessione con il viaggio della vita.

Simone

Con “Simone”, Bruno Catalano ha realizzato il ritratto a figura intera di un giovane veneziano il cui aspetto, al di là della lacerazione caratteristica dell'intera serie dei “Viaggiatori”, evoca il gusto dell'eleganza italiana. Indossa un abito con cravatta e la sua silhouette trasmette l’immagine di una sobrietà elaborata. Da queste vesti nei toni del grigio emergono due tocchi di bronzo brillante: uno è la mano del personaggio che porta la sua grande borsa di cuoio e l'altro è il suo volto. Con espressione serena, il suo sguardo va lontano come per proiettarsi nel futuro, con fiducia e determinazione.

Khadine 

L’uomo qui rappresentato è un personaggio ricorrente nella serie dei “Viaggiatori”, amico e modello di Bruno Catalano. “Khadine” avanza con andatura calma e sicura con la sua valigia alla mano. Dall’alto, sembra scrutare un orizzonte lontano e indiscernibile per noi. Il percorso di quest’uomo senegalese, diviso tra due paesi e due continenti, traccia un parallelo con la questione della diaspora africana, il suo passato e la sua eredità in un mondo globalizzato.

Hubert 

In piedi, in attesa, “Hubert” è stato immortalato in un momento di assenza in cui il suo spirito aleggia altrove. Vestito solamente di un paio di jeans, a torso e piedi nudi, è un viaggiatore umile, che si accontenta di seguire il corso delle cose. Il blu del pantalone contrasta con la pelle bronzea, brillante e grezza, esposta al sole e agli elementi. Il corpo, nonostante il vuoto lasciato, lascia intravedere un chiasmo degno dell’arte statuaria greco-romana, mentre una mano casualmente infilata in tasca conferisce al personaggio tutto lo sdegno e la spensieratezza della gioventù.

Benoît 

All'origine di ognuno dei “Viaggiatori”, Bruno Catalano vede nei suoi soggetti, uomini o donne, un bagliore di ispirazione: uno sguardo, un'espressione, una statura, un dettaglio. Trova in loro la forza, l'originalità e l'umanità di un'opera d'arte. È il caso di “Benoît”, collaboratore e amico di Bruno Catalano alla fonderia d'arte. Il suo aspetto e la sua espressione rinviano a figure mitologiche dell’antichità, come una presenza anacronistica che si ritrova qui, stranamente legata ai ritmi frenetici del presente.

Pierre David Triptyque

Tracce di un viaggio che è allo stesso tempo mobile e immobile. Perché il viaggiatore non è solo chi ha lasciato tutto per un sogno e un altrove. È anche chi, calzato di tutto punto, valigia in mano, nella sua postura diritta e degna, rappresenta ognuno di noi. È con questa idea che Bruno Catalano ha creato “Pierre David Triptyque”, una chiara metafora della nostra condizione umana. Qualunque sia il nostro itinerario, ecco ciò che resterà di noi, effimeri viaggiatori su questa Terra: qualche traccia di materia consunta, derisoria. Un paio di scarpe, una valigia, simboli del lascito di ogni essere umano dopo il suo passaggio. Nella maturità della sua opera, l’artista mostra sempre più il passaggio del tempo; con “Pierre David Triptyque”, propone un emblema grezzo ed eloquente della nostra mortalità, del nostro essere semplici viaggiatori della vita. 

Blue de Chine

“Blue de Chine” è un’opera dedicata a tutti quei lavoratori che giungono da terre remote. La patina di colore blu che avvolge la scultura è un'evocazione all'abbigliamento distintivo degli operai e dei marinai. Bruno Catalano era lui stesso uno di loro, partito dal Marocco e arrivato a Marsiglia con nient'altro che una modesta valigia. Questa scultura celebra l'umanità in movimento e il coraggio dei lavoratori migranti che hanno contribuito a plasmare il mondo in cui viviamo.

Non Finito        

Scultura dal drappeggio che confonde, che ricopre tutta la figura, invisibile, indecifrabile, ineffabile: “Non Finito” rappresenta l’infinità di direzioni, ritocchi, modifiche, su un oggetto d’arte, consentiti dall’argilla. Concretamente, per mantenerla malleabile e morbida, lo scultore avvolge la scultura ogni sera con un canovaccio bagnato. L’artista scrive una poesia in tre dimensioni per questo canovaccio, che gli consente di continuare il lavoro su una statua incompiuta, allegoria del work in progress. L’aspetto mistico di questa scultura esprime lo straordinario spettro delle possibilità della creazione. Scrutando oltre i riferimenti allo stile classico, possiamo notare una reverenza verso i grandi maestri, con i ricchi drappeggi che hanno tanto affascinato questo artista autodidatta. Infine, la scultura parla del lavoro nella sua dimensione assoluta, quotidiana, dell’artista come anche dell’operaio. Bruno Catalano, prima operaio in catena di montaggio, marinaio e poi elettricista, nutre e onora il lavoro manuale fatto di gesti reiterati, con le sue minime variazioni, sempre alla ricerca della perfezione.

Chiara Orsetti

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