Politica - 26 settembre 2024, 11:59

Sdegno dei gruppi di minoranza del Municipio VI Medio Ponente per le dichiarazioni del consigliere leghista Paolo Carissimo: “Incita all’odio e alla violenza verbale”

“In un post sui social ha usato toni aggressivi e violenti contro l’europarlamentare Ilaria Salis, ricevendo il sostegno di altri membri della maggioranza municipale, chiederemo dimissioni immediate dei responsabili e scuse pubbliche”

Il post condiviso dal consigliere municipale Paolo Carissimo

Il post condiviso dal consigliere municipale Paolo Carissimo

I gruppi consiliari di minoranza del Municipio VI Medio Ponente esprimono sdegno per le dichiarazioni del consigliere Paolo Carissimo, che ha utilizzato toni aggressivi e violenti nei confronti dell'europarlamentare Ilaria Salis con riferimenti inquietanti alla figura del duce e minacce implicite che richiamano alla memoria una deriva antidemocratica e intollerante”. Inizia così la nota diffusa dai gruppi Genova Civica per Ariel Dello Strologo, Lista Rossoverde, Movimento Cinque Stelle e Partito Democratico in merito al post che il consigliere Paolo Carissimo ha pubblicato sui social. Condividendo un’immagine dell’europarlamentare Ilaria Salis, il consigliere ha scritto un post dichiarando che “Premesso che non ho un ideale fascista... Ma se oggi ci troviamo in politica questa gente è perché il duce tempo fa non ha usato abbastanza il bastone...altrimenti questo non avrebbe senso...questi sono italiani indegni”.

Tali dichiarazioni risultano ancora più gravi considerando il contesto istituzionale in cui operiamo - continuano a spiegare i gruppi consiliari di minoranza -, fondato sui valori dell’antifascismo, dell'uguaglianza e del rispetto dei diritti umani. Preoccupa il sostegno ricevuto da altri esponenti della maggioranza municipale, tra cui Marcello Cusato, Piero Angiola e Simona Venni, Presidente della Consulta delle Elette. Questo comportamento è inaccettabile da parte di rappresentanti istituzionali, eletti per difendere i valori democratici. Provvederemo a denunciare l’accaduto presso le competenti sedi mentre, istituzionalmente, chiederemo le dimissioni immediate dei soggetti coinvolti e scuse pubbliche per le gravi affermazioni” concludono.

Redazione


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