Sport - 25 settembre 2024, 08:00

Destini e motivazioni incrociate, torna il “Derby della Lanterna”: quella partita che nessuno può e vuole perdere

Momento delicato per Genoa e Samp in un campionato cominciato per entrambe con qualche difficoltà, tra defezioni e risultati che mancano. Ma i tecnici assicurano: in campo i migliori

Destini e motivazioni incrociate, torna il “Derby della Lanterna”: quella partita che nessuno può e vuole perdere

Per qualcuno sarebbe stato meglio evitarla, piazzata lì a metà settimana di un fine settembre in salita, dove anche quello che solitamente era l'orgoglio della disfida, ossia il clima tra le due tifoserie, ha dato qualche segnale di scricchiolio. 

E invece per gli addetti ai lavori, tradotto i due tecnici, questo Derby della Lanterna numero 126 sembra essere quasi visto come un “bonus match”, una sfida dove chi ne uscirà vincitore avrà tutto da guadagnare e chi invece soccomberà continuerà in quel periodo non propriamente brillante di inizio stagione nel quale sono incappate sia Genoa che Sampdoria.

E così sarà di certo perché un vincitore, questa stracittadina, lo dovrà necessariamente avere. Tra tempi regolamentari e calci di rigore si stabilirà chi accederà agli ottavi di finale di Coppa Italia, eppure i motivi per ben figurare e, soprattutto, vincere travalicano il semplice risultato. C'è chi dice sia il Genoa ad avere tutto da perdere, forse per la categoria superiore di questa stagione, eppure mister Gilardino è stato chiaro, innanzitutto con la squadra e poi, con l'ambiente: “guai ad avere la presunzione di essere superiori, in questa partita tutto si azzera” è stato il messaggio della vigilia. Ne è parso conscio anche mister Sottil, a caricare la squadra presentando “la Partita”, quella con la “P” maiuscola, un appuntamento “utile anche per forgiare identità e mentalità” della sua nuova Samp.

Quel che da ambo i lati pare però chiaro è la necessità di vincere una partita del genere. Perché se è vero che perdere inclinerebbe ancor più il piano del momento difficile di una delle due, vincere potrebbe corroborare non poco al morale di squadra e tifoseria. Nel caso dei blucerchiati dopo il successo della solidità col Sudtirol, in casa rossoblù per rifarsi dell'opaca prestazione e sconfitta col Venezia.

Rispetto a qualche giorno fa però, il tecnico genoano non avrà a disposizione Ekuban e il neo lungodegente Malinovskyi, oltre a Messias per il quale si sono allungati i tempi di recupero. Ci saranno invece Ankeye e Miretti, ma nessuno dei due da titolare nell'ormai solito 3-5-2 dove tornerà quasi certamente titolare davanti Pinamonti a fare coppia con Vitinha.

Qualche possibilità di scelta in più Gilardino la ha nella retroguardia, dove si giocano due maglia da titolare Vogliacco, De Winter e Bani con Vasquez unico quasi certo del posto. In mezzo Thorsby è l'indiziato numero uno per affiancare Badelj e Frendrup laddove la coperta è davvero corta.

In casa Samp, mister Sottil è stato chiaro: "Il nostro obiettivo è passare il turno con tutte le armi a disposizione - ha spiegato il tecnico - Schiererò la migliore formazione possibile". Parole chiare che, al netto della pretattica, lasciano presagire un undici blucerchiato in versione tipo e quindi con Silvestri in porta, Bereszynski, Romagnoli e Veroli in difesa; al centro del campo Akinsanmiro, Yepes e Benedetti, sugli esterni Depaoli e Iannou; in attacco Tutino al fianco di Coda, grande ex della partita.

Possibili varianti di formazione sono rappresentate da Vulikic in difesa, Venuti sulla fascia destra e Meulensteen con Vieira in mezzo al campo. Nel reparto avanzato attenzione anche ad un inserimento a sorpresa di La Gumina.

Fischio d'inizio del signor La Penna di Roma1 (con Paterna e Marini al VAR) alle ore 21:00.

PROBABILI FORMAZIONI

Genoa (3-5-2): Leali; Vogliacco, Bani, Vasquez; Sabelli, Frendrup, Badelj, Thorsby, Martin; Pinamonti, Vitinha. Allenatore: A. Gilardino

Sampdoria (3-5-2): Silvestri; Bereszynski, Romagnoli, Vulikic; Depaoli, Akinsanmiro, Meulensteen, Vieira, Ioannou; Coda, La Gumina. Allenatore: A. Sottil

M. Pastorino - R. Vassallo


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