Un pomeriggio di scontri con tre poliziotti finiti al pronto soccorso, fortunatamente non in condizioni gravi, e un'atmosfera diversa dagli altri Derby della Lanterna.
Che sarebbe stata una sfida diversa da quelle a cui solitamente Genova ha abituato il mondo del pallone ce lo si attendeva da giorni, e così è stato nell'intorno.
Un clima decisamente più teso, uno stadio tutt'altro che lontano dal tutto esaurito con 28.575 biglietti solamente venduti a fronte degli oltre 33mila solitamente disponibili e dove, nonostante cori, sciarpe e bandiere non siano mancate c'è stato invece un grande assente: le coreografie.
Nessuna delle due tifoserie ne ha allestito una, come da tradizione, alla discesa in campo delle squadre. In nessun settore.
Alla base della scelta dei Figgi do Zena nei distinti, ad esempio, una complicazione nella gestione dell'allestimento: "Amici Genoani, la coreografia che i nostri ragazzi e le nostre ragazze volevano realizzare nel settore Distinti per il derby di Coppa Italia non potrà essere svolta - si legge nel comunicato del gruppo - Era tutto pronto, abbiamo lavorato per settimane, ma le restrizioni imposte in queste ore non ci consentono il giusto tempo per allestirla allo stadio. Il materiale acquistato con le vostre offerte non andrà perso, lo riutilizzeremo per una futura coreografia. Per la prima volta dopo tanti anni, siamo costretti a prendere questa decisione. Certi della vostra comprensione, vi ringraziamo per il supporto che ci avete dimostrato".
Insomma, una scelta legata all'ordine pubblico che potrebbe essere la giusta spiegazione anche per quanto vistosi nelle due gradinate.
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